Presepio vivente a Candelo, solidarietà per la Sardegna

Raccolte offerte per il Comune di Torpè (Nuoro) – Immagini nella sezione Fotografias

Ricetto di Candelo
Sardi al Ricetto di Candelo, ingresso dall'antica porta.

Domenica 22 dicembre 2013 è andata in scena a Candelo una moderna sacra rappresentazione del Natale, ambientata all’interno del Borgo medievale del Ricetto e nelle immediate vicinanze, Piazza Castello e Municipio compresi, con l’obiettivo benefico di raccogliere offerte in favore della Sardegna alluvionata. Un gesto di solidarietà concreta proposta dal sindaco Giovanni Chilà a cui hanno aderito in modo unanime tutti i consiglieri che hanno destinato l’equivalente del proprio gettone di presenza al Comune di Torpè; il loro gesto è stato seguito dalla generosità di assessori e dipendenti comunali.
L’Associazione Turistica Proloco ha attivato una raccolta fondi “pro Torpè” con raccolta di contributi all’ingresso del Borgo medievale durante la rappresentazione del Presepio vivente, magistralmente organizzato da Mariella Biollino, realizzato con la collaborazione delle locali Associazioni e la partecipazione straordinaria dei Circoli dei Polesani, dei Sardi, dei Pugliesi e dei Calabresi presenti nel Biellese.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, alloggiato nella Sala delle cerimonie, è stato presente con tre quadri di scene di vita e antichi mestieri: le “Donne del Filet”, intrecciando fili e ricami a meandro su telai di legno; le infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini”, fornendo gratuitamente analisi immediate di glicemia, colesterolo e misurazione della pressione e le “Voci di Su Nuraghe”, intonando in Limba, canti della tradizione natalizia isolana. Una colonna sonora resa ancora più suggestiva dal suono delle launeddas di Tore Agus e di Matteo Muscas. All’incrocio tra le rue, suonatori, cantori e personaggi in abiti tradizionali della festa, interrompevano il loro cammino per intonare un canto.Continua a leggere →

Gita ad Annecy, mercatini di Natale e Madonna d’Oropa degli emigrati

Annecy, bancarelle di Natale
Annecy, bancarelle di Natale.

Domenica 1° dicembre, la comitiva dei partecipanti alla gita in Savoia organizzata dalla Confraternita di Graglia, tra cui un gruppo di soci di Su Nuraghe, si è ritrovata sotto un cielo stellato. Durante il viaggio, i più “svegli” hanno potuto ammirare l’alba sulla pianura e gli splendidi colori dell’aurora che illuminava le cime innevate. Dopo una sosta in Autogrill, il viaggio è ripreso, addolcito dalla torta sarda preparata e offerta da Caterina e dalle caramelle di Anna e tutti, questa volta, hanno potuto godere del superbo spettacolo del Monte Bianco sotto il sole. Dopo il tunnel, però, il sole si è nascosto dietro una coltre di nebbia alta e vi è rimasto per tutta la mattinata.
Giunti ad Annecy, il gruppo si è sgranato ed ognuno ha avuto modo di visitare a suo piacimento le bancarelle natalizie, immerse nel profumo di cibi e di spezie, gli addobbi natalizi, il caratteristico mercato regionale, le belle chiese così legate alla nostra zona (Notre Dame è stata costruita da Italiani, nella Chiesa degli emigranti si prega davanti ad una statua della Madonna d’Oropa), il lungo-lago, il centro storico tra canali e scorci pittoreschi, messi ancor più in evidenza dal sole che, nel frattempo, aveva avuto ragione delle nebbie.
Nel pomeriggio la partenza alla volta di Chamonix, dove la nebbia, in agguato, ha lasciato solo intravedere il Monte Bianco dal versante francese. Breve visita alla località turistica, ai negozi tipici, ammirando le costruzioni caratteristiche, tra cui la curiosa facciata “trompe l’oeil” della sede delle guide alpine, affollata di personaggi vestiti ed equipaggiati come si usava agli inizi del secolo scorso. Con una temperatura ben al di sotto dello zero, si cammina su un sottile strato farinoso di neve fresca, ma ormai grigiastra, facendo molta attenzione (Il problema dello sgombero della neve non è solo italiano…).
Purtroppo in inverno le giornate sono corte e quindi… si ritorna!

Agostina Becchia

Dolci sardi e prodotti alpini al “Mercativo del vischio” di Graglia

Mariolina, Renata, Caterina, Antonietta e Mario, confezione di dolci sardi
Mariolina, Renata, Caterina, Antonietta e Mario, e le confezioni di dolci sardi.

Domenica 15 dicembre si è svolto a Graglia il “Mercatino del vischio”, un felice sposalizio tra tempi moderni e tradizione, tra l’antica Confraternita di Santa Croce e della Santissima Trinità di Graglia e il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Una sinergia all’insegna della generosità di persone che hanno deciso di donare il loro tempo per preparare l’evento natalizio, giunto alla nona edizione. In molti si sono impegnati col cuore, con arte e maestria, mettendo le mani in pasta per realizzare i prodotti tipici, rigorosamente artigianali, esposti sulle bancarelle: merletti, ricami, lavori a maglia e marmellate; formaggi dei due versanti delle Alpi, macagno e tome con formaggi francesi della Savoia; dolci e frittelle; miele biellese di San Carlo, farina dell’antico mulino della Cerea, l’ultimo ad acqua della Valle Elvo, con macina di pietra; vin brulè e l’immancabile “confortino d’Graja”.
La presenza della Comunità sarda, rappresentata da Mariolina, Renata, Caterina, Antonietta e Mario, è stata caratterizzata da una montagna di dolci a base di mandorle, noci, uvetta, sapa.
Anche in questo caso, il ricavato andrà a sommarsi alla generosità di molti che ancora stanno raccogliendo fondi per aiutare gli alluvionati, in particolare l’azienda serricola di Mastio Antonio Battista, sita in località “Su Manganu”, a Galtellì (Nuoro).
Fino al 6 gennaio 2014 è ancora possibile fare versamenti diretti sul Conto Corrente postale 12892113 intestato a Circolo Su Nuraghe Via Galilei, 11, 13900 Biella, specificando “Pro Sardegna alluvionata“.

Efisangelo Calaresu

Panettoni sardo-solidali, dolce sardo di matrice continentale

Panettoni di Villacidro
Panettoni di Villacidro in vendita al Caffè Sant'Andrea di Vercelli.

Natale è tempo di speranza e circostanza per porre in essere anche piccoli gesti concreti di carità e solidarietà. Occasione per affacciarsi anche solo con uno sguardo più attento alla vita ed al prossimo, senza «avere paura della tenerezza», come Domenica scorsa, 15 Dicembre, ha esortato papa Francesco in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa di Torino.
«Non temete» (Isaia XXXV, 4), un atteggiamento per guardare al futuro, da focalizzare perlopiù sui soggetti più indifesi, come anziani e bambini. Questi ultimi, soprattutto, per il quale lo scrittore russo Dostoevskij ha posto nella sua estrema sensibilità una domanda, «esplicita e implicita» insieme, destinata a rimanere senza risposta: «perché soffrono i bambini?». La sofferenza, una realtà che coinvolge ed accomuna tutti gli essere umani, in una sorta di «ecumenismo del sangue» – parafrasando sommessamente le parole del pontefice di Roma -, ove gli uomini sono coinvolti e “chiamati” in prima persona a prescindere dalle proprie caratteristiche fisiche, etniche, religiose, sociali, culturali ed economiche.
A tale riguardo degna di attenzione si pone l’iniziativa natalizia dell’Associazione Davide Ciavattini di Roma. Trattasi di una ONLUS nata principalmente in appoggio al reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, «con lo scopo di riunire e creare il collegamento tra coloro che si dedicano in modo esclusivo o prevalente, in ragione della loro attività professionale, alla cura delle leucemie e delle malattie ematologiche», i bambini malati e le loro famiglie, durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera. Un Ente che raccoglie anche offerte, contributi, elargizioni e lasciti che provengano da cittadini, dallo Stato o da altri Enti pubblici e privati, destinandoli al raggiungimento dei fini sociali.Continua a leggere →

Antichi mestieri, suoni e canti sardi al presepe vivente di Candelo

Mappa Candelo
Mappa del borgo medievale del ricetto di Candelo con le postazioni delle scene di vita e antichi mestieri.

Candelo, 22 dicembre 2013 – Nell’ambito del “Borgo di Babbo Natale” la Città di Candelo organizza il presepe vivente “Natale insieme“. Inizio alle ore 14.30, in Piazza Castello con musica natalizia tradizionale (Tu scendi dalle stelle, ecc; no quella natalizia commerciale); seguono scene dell’Annunciazione, del palazzo di Erode. Una Betlemme che si anima con il Coro dei bambini, soldati romani e dame che, con Erode si spostano lungo le rue, preceduti da squilli di tromba e rulli di tamburi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione e la partecipazione delle Associazioni, dell’Oratorio, dei Gruppi di Candelo e con la partecipazione straordinaria dei Circoli dei Polesani, dei Sardi, dei Pugliesi e dei Calabresi presenti nel Biellese. Una manifestazione a più voci con i Candelotti, la Banda Musicale di Candelo “San Giacomo“, il Coro di ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Cesare Pavese“, “CandeloinCoro“, le Pro Loco di Ronco e di Ternengo.
Il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella sarà presente all’interno del ricetto di Candelo con tre quadri, scene di vita e antichi mestieri. Nei locali della Sala delle cerimonie, le “Donne del Filet” lavoreranno in pubblico con i loro telai di legno, intrecciando antichi ricami a mendro caratteristici della tradizione bosana; le infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo “Dott. Emilia Cavallini“, in collaborazione con la Farmacia Barioglio di Candelo, forniranno il loro servizio gratuito per analisi immediate di glicemia, colesterolo e misurazione della pressione (indispensabili presentarsi a digiuno); le “Voci di Su Nuraghe“, intoneranno in Limba, canti della tradizione natalizia isolana, accompagnati dal suono delle launeddas di Tore Agus, Matteo Muscas e Maurizio Caria.
Tra le rue del borgo medievale sarà possibile vivere e partecipare a un immaginario, quanto suggestivo e coinvolgente Natale.

Giovanni Usai