Pizza al Circolo tra amicizia e prodotti genuini di Sardegna

volontari
Volontari di Su Nuraghe.

Sabato 7 maggio, pizza al circolo – La serata conviviale che annunciava la “pizza al Circolo”, ha fatto registrare il “tutto esaurito”. Gli ampi spazi di Su Nuraghe, adiacenti alle cucine in cui è stato costruito un forno a legna, si dimostrano sempre più insufficienti ad accogliere tutti i soci che vorrebbero partecipare.
Diversi gli ingredienti del successo della partecipazione: professionalità e generosa disponibilità dei soci, prodotti di Sardegna sani e genuini, un ambiente sereno in cui incontrarsi tra amici.
In decenni di attività e di presenza sul territorio biellese, gli isolani e, in particolare, i Soci di Su Nuraghe si sono distinti per la bravura in cucina: proverbiali sono i loro maialini arrosto!Continua a leggere →

Ultimo abbraccio riconoscente ad Antonio Carta

Venerdì 6 maggio, a Vigliano Biellese, nella chiesa di Santa Maria Assunta, si sono svolti i funerali di Antonio Carta, socio cofondatore del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella. Una nutrita rappresentanza della Comunità sarda l’ha accompagnato con i canti della funzione religiosa e il “Deus ti salvet Maria” intonato durate la liturgia funebre della benedizione della salma. Un abbraccio non solo simbolico, testimonianza riconoscente per aver contribuito a far nascere la comunità organizzata dei Sardi di Biella sotto le insegne di Su Nuraghe.

Antonio Carta
Antonio Carta.

Antonio Carta nasce ad Alghero nel 1923 in una famiglia di ferrovieri, terzo di cinque figli. Studia a Sassari dove frequenta le Scuole Medie. A diciassette anni, dopo l’inizio del Secondo conflitto mondiale, si arruola volontario nell’Esercito e viene incorporato nell’Artiglieria Corazzata, specialità Carristi. Inviato nella spedizione di oltremare, prende parte alla Campagna militare in Africa Occidentale (Scampa per pochissimo alla grande tragedia di El Alamein). Nel corso della Campagna di Sicilia viene fatto prigioniero dagli Inglesi.
Dopo la liberazione, conclusa una breve parentesi in Sardegna, emigra verso il Piemonte, qui trova lavoro come autista e meccanico presso la famiglia del conte Carlo Felice Trossi.
Nel 1949 si innamora di una ragazza piemontese, Maria Basso, che sposa nel 1950. Dal loro amore, nello stesso anno nasce il figlio Giovanni.
Per lunghi anni svolge il lavoro di meccanico e di autista di auto e di pullmann.
A metà degli anni Sessanta, stanco di girare per l’Italia, decide di fermarsi e cambia attività: infatti apre un bar degustazione nel rione San Paolo di Biella. Sempre affezionato alle tradizioni isolane inizia ad importare per la sua clientela sarda e continentale prodotti tipici della nostra Isola: vini, formaggi, dolci e articoli dell’artigianato sardo.Continua a leggere →

Sa Die 2011, tra sentimento di appartenenza e paure per l’Isola

Biella, 30 Aprile 2011, organizzata dai giovani soci di Su Nuraghe la celebrazione di Sa Die de sa Sardigna

festa
Gruppo di partecipanti alla festa.

Con due giorni di ritardo, rispetto alla data canonica del 28 aprile, si festeggia anche a Biella: “Sa Die de sa Sardigna“, la “Festa de su Populu sardu“.
Presenti i ragazzi del circolo, emigrati loro stessi o figli di emigrati, impegnati in prima persona ad organizzare la ricorrenza per sottolineare la forza del legame alla terra natia.
Poco importa che ad esserci nati siano loro stessi o i genitori o, a volte, soltanto i nonni; quando si chiede loro “di dove sono”. La risposta è sempre la stessa: “Io sono Sardo”.
Quindi, quale modo migliore se non passare una serata al Circolo Su Nuraghe, quell’angolo di Sardegna presente a Biella, all’insegna dell’amicizia, magari guidati da una base musicale nella versione “Karaoke” o nel ritmo di qualche ballo (sardo e non), con soci e simpatizzanti di tutte le generazioni per condividere insieme “due note”; non si cerca di sicuro la perfezione dell’intonazione o la cadenza precisa del passo, l’importante è che la serata venga “gustata” in compagnia di amici, quasi come un buon bicchiere di Nuraghus o di Carignano del Sulcis, rosso, rosato o passito che sia, e con gli immancabili dolci della tradizione isolana, magistralmente preparati dalle socie e generosamente offerti a tutti i presenti.Continua a leggere →

Ite dies, che giorni per i Sardi! 28 aprile 1794 – 28 aprile 2011

28 aprile 1794, i Sardi si ribellano al re – 28 aprile 2011, alle proteste dei pastori si aggiungono le vibranti proteste dei Sardi emigrati per il caro traghetti, che rende problematico trascorrere le ferie nell’Isola natia. Diciamo pure che sono molto “incazzati”.

Biella, Nuraghe Chervu, pietra dedicatoria
Biella, Nuraghe Chervu, pietra dedicatoria.

Nel comunicato della Regione Sardegna si proclama: “Sa Die de sa Sardigna non deve essere solo una rievocazione dei moti antifeudali che portarono alla cacciata dei Piemontesi, ma una festa che coinvolge tutta l’Isola nell’ambito dell’Unità d’Italia”.
L’Assessore alla Cultura Sergio Milia ha osservato: “vogliamo che i Sardi si sentano più uniti fra di loro in una realtà che deve trovare riscontri nel rapporto con uno stato che “non solo ora” è distratto rispetto alle rivendicazioni dell’Isola”. Ma va? Sembra stia dicendo più semplicemente che se ne fregano della Sardegna.
La notte tra il 28 e il 29 aprile1794 i Sardi si ribellarono alla tracotanza piemontese e allo stato di rigida dipendenza e di inferiorità in cui il sovrano e il suo governo tenevano la Sardegna, sopprimendo con brutalità qualunque impulso di rivendicazione, anche il più legittimo; animatori di questo fermento furono gli elementi più colti e progrediti, principalmente avvocati, magistrati, ecclesiastici. Ma troppi erano ambiziosi e corruttibili. Questi uomini, in quegli anni ebbero nelle loro mani il destino dell’Isola; avrebbero potuto trionfare su un governo imbelle, obbligandolo a concedere all’Isola una radicale riforma ai suoi antiquati ordinamenti e una effettiva autonomia vitale e operante se, “locos” e come sempre “malunidos” nei momenti culminanti non li avessero divisi e opposti gli uni agli altri, rivalità, gelosia e ambizioni.Continua a leggere →

Una bella gara sportiva in amicizia, un bel 25 Aprile

Immagini della gara nella sezione fotografias.

Giro del Brich
Gruppo di partecipanti al nastro di partenza.

Il bosco sempre verde, ogni anno in primavera è ancora più verde. Quel colore che rimanda alla speranza, quella stessa che ha caratterizzato la lotta di Liberazione e che ha dato il via alla nostra Repubblica; oggi 25 Aprile si è tenuta la gara podistica non competitiva, il “Giro del Brich”, meglio conosciuta come “Gran Premio Ronco Castello di Zumaglia”, organizzata ogni anno (generalmente il Primo Maggio, ma questo anno è stata anticipata) dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Questa giornata di festa, religiosa e laica ad un tempo, ha visto la partecipazione di oltre cento atleti, cento persone con origini, culture, tradizioni diverse. Da vent’anni, la gara organizzata da Su Nuraghe all’insegna dello sport ha anche lo scopo di far scoprire il piacere di stare assieme, familiarizzare, godersi la natura, semplicemente respirare aria sana in serena compagnia sui bei declivi alpini dei monti biellesi.
Il sole, leggermente coperto, ma pur sempre caldo illuminava i volti stanchi dei corridori. Il vento alzatosi a fine gara faceva sventolare le bandiere dei Quattro Mori e aiutava a sparecchiare la tavola imbandita per il rinfresco appena concluso, composto da prodotti tipici sardi.Continua a leggere →