«Quattro Mori di Sardegna» agli Special Olympics di Biella

Immagini dello Special Olympics nella sezione Fotografias

Atleti dello Special Olympcs a Nuraghe Chervu
Atleti dello Special Olympcs a Nuraghe Chervu.

Domenica 24 giugno 2012 – Biella ha accolto con grande calore e partecipazione le migliaia di atleti giunti in città per disputare la XXVII edizione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia 2012.
Al suo arrivo, la numerosa rappresentanza proveniente dalla Sardegna è stata accolta e dai corregionali che gremivano gli spalti dello stadio La Marmora-Pozzo. Lo sventolio delle bandiere crociate con i Quattro Mori di Sardegna – le uniche presenti sugli spalti – ha commosso la delegazione isolana che si è fermata davanti al settore delle tribune dove maggiore era la presenza dei Sardi. Tanti i Biellesi e i sostenitori degli atleti speciali giunti da ogni parte d’Italia. Il Team proveniente dalla Sardegna, formato da oltre 150 persone, un centinaio di atleti per le discipline di calcio, nuoto, bocce, basket, atletica leggera e bowling, erano accompagnati da Carlo Mascia, Direttore Regionale Special Olympics Italia e da Andrea Siddi, Coordinatore Regionale Calcio Special Olympics Italia Team Sardegna.
La delegazione sarda era formata dalle società: Ge.Na.Sassari, con 19 atleti; Kayak Cagliari, con 8 atleti; Olimpia Sarrabus, con 15 atleti; Millesport Cagliari, con 24 atleti e, la più numerosa Olimpia Sulcis, con 26 atleti.Continua a leggere →

Messe d’oro, d’argento e bronzo per gli atleti speciali sardi

bandiere
Bandiere dei Quattro Mori salutano le delegazioni degli atleti speciali sardi.

Una messe di oro e di argento per gli atleti speciali giunti a Biella dalla Sardegna e da ogni parte d’Italia. Un medagliere ricco di insegnamenti ancor più che dell’oro, dell’argento e del bronzo delle medaglie formate da tre metalli che rimandano a simboli di resistenza e di incorruttibilità, di luce e di valori morali ancor più che a prestazioni fisiche.
Le abilità di uomini e donne non si misurano solo nella materialità del corpo. Questi ragazzi speciali hanno insegnato molto a tutti noi, lasciandoci catturare dal loro sguardo che ricercavano i nostri occhi distratti.
L’oro, simbolo del sole, illuminazione, di ciò che è luminoso per sé, rappresenta l’incorruttibilità e la qualità del sacro; saggezza durevolezza; l’equilibrio di tutte le proprietà metalliche; nobiltà, onore, superiorità, ricchezza.
L’argento, metallo nobile come l’oro, è generalmente messo in relazione con la luna. Come metallo prezioso, per il suo prezzo meno elevato rispetto all’oro, fu simbolo di benessere borghese, utilizzato fin da un precedente lontano passato per fabbricare oggetti votivi, essendo – per la fede popolare – un metallo che protegge dai demoni. Anche per questo, in epoca più recente, alle pallottole d’argento dei fucili si attribuì la capacità di ferire o uccidere le “streghe delle intemperie”, quando si sparava in direzione delle nuvole temporalesche.Continua a leggere →

«Mannigos de memoria», incontri in “Limba sarda” a Biella

Martedì 26 giugno, ore 21, ultimo incontro mensile in lingua sarda prima della pausa estiva – breve resoconto – illustrazioni di Salvatore Falchi, artista che vive e lavora in Sardegna nel settore edile con la passione per la pittura – tema dei suoi quadri: la Sardegna

Costumi di Sardegna
Costumi di Sardegna, opera di Salvatore Falchi.

Comente semper, s’ultimu martis de onzi mese nos semus appidos tra cumpagnos a faedhare in saldu in su Circulu su Nuraghe de Biella.
Su discusu est istatu su dominiu in Saldigna, de sos Ispagnolos dae su 1323 e finas a su 1760, cando essende suta sos Piemontesos, unu Vice Re in Saldigna, hada impostu a sos Sardos de no podere pius faedhare s’Ispagnolu in sos ufiscios de su Rennu, ma sa Limba italiana chi nemmancu issos faedhaiana. In cussos sempos, sos nobiles piemontesos impreaiana su Franzesu e pagos connoschiana sa limba chi at ateros imponiant.
Seculos de Ispagna, in su bene e in su male no si che cazzant cun una luge noa. In custos 300 e passa annos, chi semus diventados “Italianos”, puru comente limba, puru chena faedhare s’Ispagnolu in sos ufiscios, sunu restatas peraulasa medas; como sunt gasi su 60% de peraulas sardas chi derivant dae s’Ispagnolu. Comente mewdas bortas, sue de sos Piemontesos est istadu un’oldine no rispettadu dae sa zente e nemmancu dae medas prinzipales de Sardigna, notarios e peidros pro primmos. Est beru chi s’est imparada un’atara limba noa, s’Italianu in sos ufiscios e iscolas, però “sa lassada” de sa limba ispagnola est restada in sa limba sarda.

Gavinu

Sa lassa de is Ispanniolus – eredità Spagnole in Sardegna

Sartiglia
Sartiglia, opera di Salvatore Falchi.

Is Ispanniolu funti stetius meris de sa Sardigna po prus de 350 annus, a incumentzai de su 1323 e in totu cussu tempus no podiant no lassai arrastu. Arrastu chi agataus in sa vida comuna, festas e usantzia e prus de totu in su chistionai. Nosu eus sighiu a chistionai su sardu (sa Carta de Logu de Leunora di Arborea est de su 1300) ma totu is cosas prubicas fiant iscritas in catalanu fintzas a su 1647 e poi in ispanniolu. In cuss’annu fiant cambiaus is meris e su castiglianu, incumentzendi de su cabesusu, est imperau invecis de su catalanu. Iat a parri chi po nosu sardus sa cosa no fessit de importantzia ed invecis no. Ancora una borta, po curpa de is atrus, si seus pretzius tra logudoresus e campidanesus.
Nosu, campidanesus oi naraus leggiu, Cat. lleigi e gocius, Cat. goix e is logudoresus feu, Cast. Feo e gosos, Cast. Gozos.
E pagu mali chi is austricus chi eus tentu po meris de su 1708 a su 1718 funt stetius pagu presentis ondeghinò oi tenemus arrastu de tudescu puru!
In su 1720 est arribau su primu Visurrei piemontesu e in su 1760 est incumentzau s’obbrigu de imperai s’italianu in tutus is offitzius e in is iscolas e sa controida de imperai s’ispanniolu. Cussa fiat sa lei ma sa pratiga fiat un’atra.Continua a leggere →

Dal Piemonte per l’Emilia, solidarietà con musiche di Verdi

Venerdì 29 giugno, ore 21, Teatro Regio di Torino – Accogliamo l’invito che giunge dalla Regione Piemonte e dalla Città di Torino a pubblicizzare il concerto di solidarietà in favore delle popolazioni terremotate della Città di Mirandola – Lettera del Sindaco di Torino Piero Fassino

Locandina“Accogliendo l’appello del Presidente della Repubblica, con il Presidente della Regione Emilia Romagna e del Presidente dell’Anci, la città di Torino ha deciso di “adottare” Mirandola, uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto che da giorni sta martoriando l’Emilia.
L’obiettivo è soccorrere le popolazioni e sostenere la ricostruzione del tessuto urbano e produttivo di Mirandola. Per farlo ci rivolgeremo alle tante e diverse articolazioni economiche, sociali, culturali della nostra città, sollecitando ciascun attore a promuovere e realizzare progetti di intervento di partner analoghi.
Il 29 giugno il Sindaco di Mirandola sarà ospite della nostra città per definire il programma di “adozione” di Torino.
Vogliamo cogliere questa occasione per un’iniziativa di visibile e concreta solidarietà, con un Concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio che si svolgerà alle ore 21.00 di venerdì 29 giugno.
La musica è da sempre simbolo di quelle terre, avendo anche dato i natali a uno dei massimi compositori italiani: Giuseppe Verdi.
Grazie alla disponibilità dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, del direttore Renato Palumbo, del soprano Oksana Dyka, del tenore Gregory Kunde e del baritono Gabriele Viviani – protagonisti del Ballo in maschera – siamo riusciti a presentare un programma con le più famose arie, cori e sinfonie verdiane. Brani che non possono lasciare indifferenti grazie alla potenza della musica e al costante richiamo al senso civico, uno dei concetti centrali del pensiero politico di Verdi.
L’intero ricavato della serata sarà devoluto al fondo per la ricostruzione di Mirandola. Tutti gli artisti hanno infatti subito condiviso la nostra volontà di portare un aiuto concreto e hanno deciso di prestare la loro opera gratuitamente.Continua a leggere →

Ambulatorio Infermieristico Sardo, nuova apparecchiatura

Ambulatorio Infermieristico Sardo
Volontari e infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo.

Biella, 21 giugno 2012 – Presso l’Ambulatorio Infermieristico Sardo “dott. Emilia Cavallini”, si è svolta una breve cerimonia per salutare l’arrivo di una nuova apparecchiatura prodotta dalla Ditta Roche per le analisi del colesterolo, trigliceridi e glicemia.
La nuova dotazione è dovuta alla generosità di alcuni Soci, parenti di Alessandro Bosincu che, in questo modo, hanno voluto ricordare il loro congiunto prematuramente scomparso all’età di 32 anni.
La Comunità sarda di Biella intente celebrare anche con questi “piccoli gesti”, che nascono spontaneamente tra gli associati, la Giornata Nazionale contro leucemie, linfomi e mieloma, nel ricordo del giovane Alessandro Bosincu, affetto da talassemia, l’anemia mediterranea che non perdona. Lo fanno con un gesto di generosità esteso ai Concittadini biellesi. Infatti, tutti potranno avvalersi di un ulteriore servizio gratuito offerto all’intera Città.
Nel mese di giugno, i medici e le infermiere dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo Dott.Emilia Cavallini, con accesso da via Costa di Riva 12, offrono il loro servizio gratuito con l’apertura sperimentale quotidiana, fino a giovedì 28 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 11.00 – nei giorni di: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì.Continua a leggere →