Corsa equestre, ciclo del sole, un Santo per Sardi e Ortodossi

Francesca Cuccuru
Francesca Cuccuru ritratta al centro con alcuni amici presenti alla lezione di cinema.

Serata da grandi occasioni a Su Nuraghe di Biella, presente la prof. Franca Tonella Regis, presidente della Società Valsesiana di Cultura e altri amici giunti anche da Borgosesia e Borgomanero per “S’Ardia” di Gianfranco Cabiddu, un film del 1994 messo a disposizione dall’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna.
Si tratta del primo appuntamento autunnale del decimo ciclo di lezioni di cinema proposte da Su Nuraghe, presentate da sardi di seconda e terza generazione. La serata è stata condotta con brio e professionalità da Francesca Cuccuru, nata a Biella da genitori di Pozzomaggiore (Sassari).
Nel centro del Meilogu, al pari di altre località isolane per la festa di alcuni santi patroni, si disputa, contemporaneamente a quella di Sedilo, un’Ardia, la spericolata corsa equestre in onore dell’Augusto Costantino Magno I Imperatore, Santo per Sardi e Ortodossi.Continua a leggere →

S’Ardia di Costantino, punti di incontro tra isola e continente

San Costantino Pozzomaggiore
Pozzomaggiore, festa di San Costantino: sas iscortas de sa primma bandela, la guardia del corpo del capocorsa.

“S’Ardia” di Gianfranco Cabiddu ci conduce verso l’esplorazione di una parte molto intensa della nostra tradizione sarda. Il regista ci offre attraverso i racconti dei protagonisti la vera essenza di questa emozionante corsa a cavallo che si svolge ogni anno a Sedilo il 6 e 7 Luglio. Il primo cavaliere, “Sa Pandela Madzore”, rappresenta Costantino Imperatore che nella battaglia di Ponte Milvio nel 312 d.C., sconfigge l’ultimo dei suoi rivali, Massenzio. Simbolicamente si vuole rievocare la vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo. La narrazione prosegue attraverso le parole, i volti, la preparazione, i riti, la fede che ci permettono di assistere ad una spericolata corsa che tiene con il fiato sospeso migliaia di persone.
Anche a Pozzomaggiore, nel mio paese di origine, si svolge ogni anno quasi contemporaneamente la stessa celebrazione in onore di S. Costantino. Quest’anno ho avuto la possibilità di osservare una parte molto caratteristica e poco conosciuta della parte che precede l’Ardia: la vestizione dei cavalieri. In particolare, a Pozzomaggiore, si nota l’abbigliamento de “Su caddu de punta”, il primo cavallo e di “Sas iscortas”, la scorta, caratterizzato da una camicia rossa e da un copricapo a forma di corona.Continua a leggere →

150 anni di Unità, un filo solido tra le comunità sarde e valdesi

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 16 alle 19 con ingresso libero fino al 9 ottobre nel “Punto Cagliari” di via Galileo Galilei 11 a Biella.

mostra Evangelici e Risorgimento
Il pastore valdese Claudio Pasquet, il presidente del consiglio di Chiesa della Chiesa Evangelica Valdese di Biella, Ludovica Pepe Diaz ed alcuni ospiti della serata inaugurale della mostra.

L’ospitalità della mostra “Evangelici e Risorgimento“, nel salone “Punto Cagliari” di Biella, non è casuale ma rappresenta un filo solido tra le comunità sarde e valdesi. Così, nella presentazione, che si è svolta venerdì 30 settembre nello spazio espositivo del circolo culturale “Su Nuraghe“, il pastore protestante Claudio Pasquet di Torre Pellice ha dimostrato che fondamentale per l’attuazione del Risorgimento come processo politico e culturale di libertà, fu anche l’apporto di sardi e valdesi.
Legame sottolineato anche dal presidente del circolo Battista Saiu.
È una storia poco conosciuta che merita essere evidenziata – ha affermato il presidente di Su Nuraghe – innanzitutto perché il popolo sardo e gli abitanti delle valli valdesi in Piemonte appartenevano fino all’Unità d’Italia al Regno di Sardegna; inoltre perché alcune curiosità come la presenza di sardi fra i garibaldini o l’influenza dell’evangelico Alessandro Gavazzi nella formazione personale di Garibaldi rappresentano situazioni in cui le cosiddette minoranze hanno lasciato segni importanti della convinta scelta risorgimentale“.Continua a leggere →

150° di Unità, mostra a Su Nuraghe: “Evangelici e Risorgimento”

Venerdì 30 settembre, ore 20.30 inaugurazione mostra – Conferenza del Pastore valdese Claudio Paschet – scelta di campo risorgimentale degli Evangelici – un colportore a Graglia, nelle valli biellesi – La prima scuola elementare di Piedicavallo è aperta da una maestra valdese – Nel ‘900 gli evangelici italiani mantengono fede al progetto risorgimentale – testimonianza evangelica sotto il fascismo – partecipazione alla Resistenza – ingresso libero.

Locandina mostraLa mostra “Evangelici e Risorgimento” che si inaugurerà nella sala espositiva del Circolo Su Nuraghe il 30 settembre, alle ore 20,30, è una mostra itinerante realizzata dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice grazie al contributo della Tavola Valdese, “Progettoottopermille“.
Questa mostra che si compone di 12 pannelli illustrativi, vuole illustrare la scelta di campo risorgimentale che gli Evangelici, cristiani non cattolici, fecero senza remore, pur essendo la loro chiesa, una comunità religiosa senza potere politico. Essi lessero il processo politico e culturale del Risorgimento non solo come unificazione dell’Italia ma anche, sopratutto, come rinnovamento culturale in una nazione appena formatasi, ancora segnata dalla Controriforma, accogliendone le istanze del liberalismo moderno. Quindi convinti che l’Italia possa diventare una nazione moderna e libera, gli evangelici prendono parte alle sue vicende con uno slancio molto superiore alla loro realtà numerica impegnandosi soprattutto su tre fronti: religioso, culturale, assistenziale.
Negli anni 1859-60 all’unificazione d’Italia si accompagna anche l’espansione della presenza evangelica.
Evangelisti e Colportori, aprono locali di culto, tengono dibattiti, utilizzando gli spazi concessi dal clima di relativa tolleranza che si è instaurato. Il Sinodo valdese crea un Comitato di Evangelizzazione e trasferisce a Firenze la scuola di teologia.Continua a leggere →

Giovani sardi, radici profonde e passione per gli animali

Pozzomaggiore è il luogo di origine dei miei genitori mentre Vallemosso è il luogo in cui hanno realizzato il loro progetto di vita insieme.

asinelle
Le asinelle Gaia e Gilda.

Sono Cuccuru Francesca, classe 1978, nata a Biella e cresciuta a Vallemosso. Ho frequentato le scuole dell’obbligo a Vallemosso per poi diplomarmi in lingue all’Istituto Magistrale “Rosa Stampa” di Vercelli.
Alla ricerca di un lavoro “stabile” sono entrata per caso in un salone di acconciature ed è dal 1999 che svolgo questa professione.
Accanto al mio nome vedete l’immagine delle mie asinelle: Gaia e Gilda.
Queste asinelle sono solo due delle quattro che alleviamo io e mio marito Michele con la preziosa collaborazione di mio suocero Remo.
Negli ultimi quattro anni mi sono sentita chiedere ripetutamente: “Perché allevare asini e non un cane o un gatto? Non sarebbe stato più semplice?” Rispondere a chi non conosce la mia storia è sempre complicato.
In poche righe potrei dire che Gaia, Gilda, Nanny e Viola rappresentano la passione per gli animali che io e mio marito condividiamo.
In realtà credo rappresentino il legame vivente con i ricordi più belli della mia infanzia: il nonno Salvatore che “a caddu a s’ainu” (a cavallo dell’asino) portava me e mia sorella Elisa, durante le vacanze estive, nella vigna di “Tennias” a Pozzomaggiore (SS). Pozzomaggiore è il luogo di origine dei miei genitori mentre Vallemosso è il luogo in cui hanno realizzato il loro progetto di vita insieme.