Venerdì 30 settembre, ore 20.30 inaugurazione mostra – Conferenza del Pastore valdese Claudio Paschet – scelta di campo risorgimentale degli Evangelici – un colportore a Graglia, nelle valli biellesi – La prima scuola elementare di Piedicavallo è aperta da una maestra valdese – Nel ‘900 gli evangelici italiani mantengono fede al progetto risorgimentale – testimonianza evangelica sotto il fascismo – partecipazione alla Resistenza – ingresso libero.
La mostra “Evangelici e Risorgimento” che si inaugurerà nella sala espositiva del Circolo Su Nuraghe il 30 settembre, alle ore 20,30, è una mostra itinerante realizzata dalla Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice grazie al contributo della Tavola Valdese, “Progettoottopermille“.
Questa mostra che si compone di 12 pannelli illustrativi, vuole illustrare la scelta di campo risorgimentale che gli Evangelici, cristiani non cattolici, fecero senza remore, pur essendo la loro chiesa, una comunità religiosa senza potere politico. Essi lessero il processo politico e culturale del Risorgimento non solo come unificazione dell’Italia ma anche, sopratutto, come rinnovamento culturale in una nazione appena formatasi, ancora segnata dalla Controriforma, accogliendone le istanze del liberalismo moderno. Quindi convinti che l’Italia possa diventare una nazione moderna e libera, gli evangelici prendono parte alle sue vicende con uno slancio molto superiore alla loro realtà numerica impegnandosi soprattutto su tre fronti: religioso, culturale, assistenziale.
Negli anni 1859-60 all’unificazione d’Italia si accompagna anche l’espansione della presenza evangelica.
Evangelisti e Colportori, aprono locali di culto, tengono dibattiti, utilizzando gli spazi concessi dal clima di relativa tolleranza che si è instaurato. Il Sinodo valdese crea un Comitato di Evangelizzazione e trasferisce a Firenze la scuola di teologia.Continua a leggere →