Calendariu 1999 – Quintino Sella

QUINTINO SELLA, nato a Sella di Mosso (Biella) il 27 Luglio 1827
Laureato ingegnere a Torino nel 1847, fu invitato dal governo a perfezionarsi a Parigi all’École des mines. Studiò quindi a Londra e in Germania, dove lavorò anche nelle miniere dello Hartz. Divenne nel 1852 professore di geometria applicata all’Università di Torino, iniziando nel 1860 la vita politica quale deputato del Biellese. Dal 1862 fu ministro delle finanze in vari governi e, anche dopo la caduta della destra (di cui fu capo parlamentare), si dedicò con strenua energia e onestà a ottenere il pareggio del bilancio del nuovo stato unitario. Ciò gli costò l’impopolarità e ovunque vennero diffuse le sue frasi perentorie: “Economie fino all’osso”, “Paghi chi deve e non chi vuole”. Nel 1863 volle erigere, a ricordo di Alberto Ferrero Della Marmora (1789-1863), un monumento funebre nella Basilica di San Sebastiano di Biella: tre lastre di melafiro (roccia effusiva biellese), con un busto di marmo bianco, collocato nella prima cappella laterale destra, sopra la tomba dell’illustre personaggio amico della Sardegna. Nello stesso anno fonda il Club Alpino Italiano.
Il 24 febbraio 1869 sbarcò in Sardegna come membro della Commissione Parlamentare di Inchiesta presieduta da Depretis con il compito di conoscere le reali condizioni dell’Isola, il grado di istruzione pubblica, la situazione dell’agricoltura, delle arti, del commercio, delle strade, dei ponti, dei catasti, della proprietà fondiaria, delle miniere e della destinazione dei terreni ademprivili.
Lavorò alla realizzazione della Carta Geologica dell’Isola di Sardegna, con l’indicazione di tutti i siti minerari.
Nel 1870, dopo la presa di Porta Pia, si recò a Roma, accolto trionfalmente; qui mirò ad abbellire la nuova capitale per renderla degna del suo rango; contemporaneamente cercò l’intesa con il Vaticano, promuovendo la Legge delle Guarentigie.
Nel 1871 presentò al Parlamento la relazione della Commissione di inchiesta: questa fu l’unico risultato concreto del viaggio effettuato in Sardegna. Si trattava, comunque, di una serie di proposte di intervento dello Stato per migliorare le condizioni dell’industria estrattiva e adeguarne nell’Isola le vie e i mezzi di comunicazione. Il Comune di Iglesias, nella seduta del 13 Dicembre 1871, conferiva la cittadinanza onoraria a Quintino Sella in segno di riconoscenza poiché era stato l’iniziatore della Scuola dei Capi Minatori e Capi Officina, acclamandolo Cittadino Ecclesiense e benemerito della Ö patria. All’illustre cittadino s’intitolava pure una delle vie principali d’Iglesias, in tempi in cui il suo nome risuonava impopolare in Italia.
Ebbe, inoltre, un’intensa attività scientifica, fondando la Società Geologica Italiana, introducendo perfezionamenti in campo tecnologico, distinguendosi nella cristallografia e mineralogia.
Morì a Biella il 14 Marzo 1884 a soli 57 anni e il suo corpo riposa nel cimitero montano di Oropa.
Iglesias, prima ancora che Biella, volle ricordare l’azione di Quintino Sella con un monumento, opera dello scultore Giuseppe Sartorio, eretto il 7 Giugno 1885, con la seguente iscrizione:
A QUINTINO SELLA / ONORE DELLA SCIENZA E DELLA PATRIA / PROPUGNATORE DELL’INDUSTRIA MINERARIA / E DELLA SCUOLA DEI CAPI MINATORI DI IGLESIAS / PER PUBBLICA SOTTOSCRIZIONE / CONCORRENDO / GOVERNO – PROVINCIA – MUNICIPII / I MINATORI DI SARDEGNA / ERESSERO

Battista Saiu


Copertina


Ricerca storica: Alessandro Sanna – Maria Dolores Dessì – Testi italiani: Federica Chilà
coordinamento, ideazione, testi e traduzioni: Battista Saiu – Testi campidanesi: Biagio Picciau
Fotografie: Vittorio Besso – Vittorio Sella – fondo Rossetti e fondo Gallo –
Fondazione Sella, Biella – Ministero dei beni culturali e ambientali, Torino – Archivio storico, Iglesias
Grafica: Luciano Rossi, Biella – Pellicole: Pegoraro, Biella – Stampa: Tipolitografia Botalla, Biella