Disincantata, “Sardegna in tutto e per tutto” – Flavio Soriga a Biella

Martedì 17 marzo 2009 – I libri illuminano – incontro con Flavio Soriga – Biblioteca Civica di Biella e Biblioteca “Su Nuraghe”

Flavio SorigaMartedì 17 marzo 2009 alle ore 21, nelle sale di via Galileo Galilei, 11 a Biella, il giovane scrittore sardo presenterà le sue opere: L’amore a Londra e in altri luoghi (2009) e Sardinia Blues (2008).
La serata con lo scrittore Flavio Soriga è organizzata dalla Biblioteca Civica di Biella in collaborazione con la Biblioteca “Su Nuraghe” di Biella.

Sardinia Blues è un romanzo in cui “delinea una Sardegna profonda e sperduta, individuabile per lo più nella zona costiera della provincia di Oristano, ed al contempo quasi esotica, ambientata in un contesto socio – ambientale del tutto differente rispetto ai cliché dell’immaginario di chi sardo non è, e fa riferimento, in una sorta di processo di associazione di idee collegato al nome dell’isola, a quanto concerne la Costa Smeralda o la Barbagia raccontata da scrittori quali Salvatore Niffoi e Grazia Deledda“.
L’amore a Londra e in altri luoghi parla “di un matrimonio di rito indiano in una villa del Cinquecento e due uomini che amano la stessa donna. Un padre che va via, una madre ferita, un ragazzo che lascia la sua piccola isola di fronte all’Africa e cerca una vita normale in una grande città, lontano dall’incanto dei tredici anni, dalla poesia dei ricordi. Ambientato tra Roma e la Toscana, la Sardegna e Islington, una raccolta di storie, di vite, di città, un libro intenso e poetico in cui Soriga racconta la passione e la gelosia, l’incontrarsi e il perdersi, la magia del ritrovarsi, la fatica e la facilità dell’amore“.

Flavio Soriga è nato ad Uta (CA) nel 1975, vive attualmente a Roma.
La sua attività letteraria è piuttosto variegata, ricca di opere, produzioni, collaborazioni e riconoscimenti artistici personali.

Flavio Soriga

breve scheda

Opere letterarie pubblicate:
Diavoli di Nuraiò (Ed. Il Maestrale, 2000).
Neropioggia (Ed. Garzanti, 2002).
Sardinia Blues (Ed. Bompiani, 2008).
L’amore a Londra e in altri luoghi (Ed. Bompiani, 2009).
Il Nero nell’antologia italo – statunitense: A.A.V.V., The Dark Side (trad. Il lato oscuro), a cura di R. Santachiara, Ed. Einaudi Stile Libero.
Un contributo sulla rivista Panta – Visioni tra cinema e letteratura.

Partecipazione e contributi ad Eventi, Iniziative Culturali e Manifestazioni:
Nel 2003 ha rappresentato l’Italia al progetto Scritture Giovani del Festival Internazionale di Letteratura di Mantova.
E’ tra gli ideatori del Festival letterario Isola delle Storie di Gavoi (NU).
Organizzatore del Festival Settembre dei Poeti di Seneghe (OR).
Ha tenuto un laboratorio di scrittura creativa presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Sassari.

Contributi e partecipazioni tra i mass – media:
Nel 2004, con Giovanni Peresson, ha realizzato lo spettacolo dal titolo Meridiani Inquieti, relativamente al quale è stato realizzato anche un CD.
Autore nel 2007 del programma televisivo di Diego Cugia su RAIUNO Apocalypse Show.
Conduttore della trasmissione Fannulloni su www.youdem.tv (canale 813 di Sky), in cui ogni settimana ospiti provenienti dal mondo della musica, della scrittura, dal cinema e dal teatro raccontano i loro esordi e gli sviluppi della carriera personale.
Collaboratore con varie testate giornalistiche della carta stampata, tra cui La Nuova Sardegna e L’Unità. In particolare, nel 2008 è stato pubblicato un rilevante articolo sull’annoso e gravoso costo sociale dei “sopravvissuti” alla Talassemia in Il Corriere della Sera, La mia vita al ritmo delle trasfusioni.

Riconoscimenti artistico – letterari:
Premio Italo Calvino 2000 per la raccolta di racconti Diavoli di Nuraiò.
Premio Grazia Deledda Giovani 2002 per il romanzo Neropioggia.
Premio Mondello Città di Palermo 2008 per il romanzo Sardinia Blues.
Nel Febbraio 2007 ha ricevuto la donazione giovani scrittori della Abraham Woursell Foundation di New York assegnatagli dall’Università di Vienna.

Sardinia Blues

nelle parole di Gianni Cilloco

Romanzo di ampio respiro, innovativo sotto il profilo dello stile e dello sviluppo della trama, intriso di concetti ed idee di sottofondo legati alle correnti filosofiche e sociologiche che descrivono con le metafore della “modernità liquida” la cosiddetta postmodernità, intesa come incertezza, insieme di tentativi ed approcci di frustrante omologazione ed emarginazione sociale del singolo nella situazione quotidiano-esistenziale contemporanea individuale. Ne derivano pregnanti riflessi sia sul linguaggio usato per la stesura dell’opera, sia sull’evolversi della stessa traccia del romanzo, connotati entrambi da caratteri di fluidità e, al contempo, di sincopatezza. In particolare il codice espressivo dell’autore si articola e progredisce nel corso della narrazione similmente ad una vera e propria ballata blues, intriso da una imperante colloquialità, senza uso di punteggiatura, ricco di ripetizioni e termini lessicali giovanili, in uno stile quasi musicale, nutrito di repentine accelerazioni e di improvvise pause.
Sardinia Blues viene ambientato in una stagione folle, vitale e, allo stesso tempo, statica, l’estate, la quale viene raffigurata nell’evolversi della trama come se il tempo si fosse fermato ed i luoghi si fossero “stilizzati” e sfumati nella loro riconoscibilità, quasi che ci si accinga all’osservazione di un’istantanea, un’immagine di un fumetto o di un fotogramma cinematografico. Si delinea una Sardegna profonda e sperduta, individuabile per lo più nella zona costiera della provincia di Oristano, ed al contempo quasi esotica, in un contesto socio – ambientale del tutto differente rispetto ai cliché dell’immaginario di chi sardo non è e fa riferimento, in una sorta di processo di associazione di idee collegato al nome dell’isola, a quanto concerne la Costa Smeralda o la Barbagia raccontata da scrittori quali Salvatore Niffoi e Grazia Deledda. Eppure, nonostante ciò, il mondo narrato da Flavio Soriga è propriamente Sardegna in tutto e per tutto, secondo un’idea assai lontana dal disincanto, una sorta di “paradiso del non esistere”, ove la quotidianità dei protagonisti è legata ad una visione della vita che si palesa, a momenti intermittenti e dualistici, edonistica e malinconica, cinica e riflessiva, sempre secondo un costante punto di osservazione nutrito di credibilità e realismo.
I protagonisti sono tre giovani trentenni, ognuno reduce da delusioni affettive, professionali ed esistenziali, le cui avventure, ai confini tra l’idealismo ed un’eccentrica arditezza, si muovono tra incursioni notturne in municipi per rubare carte di identità da dare agli immigrati irregolari, balli sfrenati e serate ad alto tasso alcolico, in pochi e limitati locali, amori fugaci, fantasie di evasione e ricordi, sfida, stoicismo, orgoglio e rivalsa. Tali personaggi vengono chiamati per cognome, in una sorta di contestuale e ambivalente attaccamento alle proprie radici e spersonalizzazione generazionale tipica del malessere esistenziale dell’oggi nei confronti delle incertezze del presente e del futuro. Eppure in tutti costoro si evidenzia il tentativo di reagire ad una sorta di latente “noia dell’essere” attraverso il sarcasmo e l’ironia che contraddistingue la realizzazione di imprese “scapestrate”, una sorta di eroismo reattivo contro la disperazione dell’esistenza che trasuda dalla vita degli stessi protagonisti e dall’ambiente sociale nel quale trascorrono i loro giorni. Il protagonista – voce narrante Pani, con riferimenti propriamente autobiografici da parte dell’autore, aspetto, tra l’altro, pregnante e costante in tutta lo sviluppo del romanzo, risulta ulteriormente caratterizzato nella sua stessa persona fisica in quanto talassemico, condizione che, secondo una chiave di lettura ulteriormente ambivalente, elemento di forza identitario e, al contempo, connotato di debolezza per l’incertezza riguardo al presente ed al domani, affronta in modo assai ironico ed orgoglioso, nonché con la conseguente leggerezza di chi sa che solo con questo atteggiamento di fondo si possono affrontare con maggiori possibilità le delusioni, gli ostacoli, i disincanti e gli imprevisti della vita del mondo contemporaneo.

Battista Saiu


Nelle immagini: copertina di Sardinia Blues; ritratto di Flavio Soriga.

Flavio Soriga

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