Le “bale d’ors” del Carnevale di Biella

Conferenza del prof. Saiu a Domodossola: “Riti e cibi del Carnevale”

La Catlina mostra le bale d'orsVenerdì 20 febbraio, alle ore 20, a Domodossola, nuova conferenza del prof. Battista Saiu sul tema: “Riti e cibi del Carnevale”.
Dopo la conferenza del 18 gennaio u.s. tenuta a Varese in cui Saiu ha fornito una lettura dei simboli di fertilità custoditi nel restaurato coro di sant’Antonio della Motta, un nuovo appuntamento con la tradizione è in calendario a Domodossola, territorio in cui si estende la sua indagine etnologica.
Particolare interesse suscita la presentazione della specialità gastronomica: le “bale d’ors”, un dolce della tradizione biellese che per l’occasione verrà realizzato e servito dai cuochi dell’Istituto Alberghiero “Mellerio-Rosmini”.
Biella, Città dell’orso, ha tra le caratteristiche del suo Carnevale centinaia di paioli di fagiolate distribuite nelle piazze, un animale sacrificale, il “Babi” e il suo doppio il “Gipin”, montanaro che raggiunge il principale centro abitato per prenderne possesso, e le “bale d’ors”, dolce caratteristico della gastronomia europea, giunto nel Biellese attraverso popolazioni alemanne e del Vallese, i cui ultimi discendenti risiedono nell’Alta Valle del Cervo.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/52457/

Oggi, la “Città della lana” pare abbia perso le “bale d’ors”; quelle che la Catlina/Cosima Colaianni mostra (foto), è stato difficile trovarle, provengono da Pralungo, paese localmente noto per il famoso “codice”, nodoso randello, attributo dell’uomo “selvaggio”, contrassegno dell’orso mitico europeo.


Nelle immagini: La Catlina, (Cosima Colaianni), storico personaggio del Carnevale biellese, mostra le “Bal ad l’ors”; locandina della serata ossolana.

Locandina della serata

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