Sardi a Biella, istantanee di vita, di individui e collettività

serata di auguri
Biella, serata di Auguri, saggio di balli sardi.

Una ricca, partecipata e vivace serata si è tenuta lo scorso Sabato 15 Dicembre presso i locali del Circolo Sardo Su Nuraghe di Biella. Vari i temi e le “varietà di colori” che hanno caratterizzato l’evento, in un salone gremitissimo ed addobbato a festa, grazie alle decorazioni, all’allestimento ed all’impegno offerti con generosità da soci di varia età.
Una serata di cultura, attraverso la presentazione della mostra dedicata alle immagini di Su Calendariu 2013, nuova edizione dell’almanacco sociale realizzata attraverso gli studi del naturalista biellese Lucio Bordignon e dedicata alle farfalle che, in Sardegna e in Piemonte, possono “tornare a volare” in  siti geo-minerari oggetto di operazioni di ripristino ambientale.
Una serata di comunità, che ha visto l’apertura delle nuove iscrizioni e del rinnovo delle tessere associative. Nel segno del legame e della condivisione con la città ospitante e lungo il filone del succedersi delle generazioni, la tessera numero “uno” è stata assegnata al sindaco Donato Gentile, la tessera numero “due” al socio più giovane, Raffaele Zanella Maolu, la “tre” al presidente Battista Saiu.
Molto gradite anche l’adesione e la presenza di Nicoletta Favero, consigliere comunale di minoranza, da sempre vicina alla vita ed alle attività proposte dalla grande famiglia dei Sardi di Biella.
Una serata di auguri, allietata dall’animazione musicale e dall’invito alle danze del duo Paolo e Jolanda e culminata nell’offerta della fetta di panettone e nell’immancabile cumbidu per tutti i partecipanti, quest’anno ulteriormente arricchito dalla presenza di sas zippulas, preparate, a lieto auspicio, dalla socia Antonietta Ballore.
Istantanee di vita, di individui e collettività che, similmente alle farfalle di Su Calendariu, “migrano” tra le diffuse aridità del mondo attuale, raccontando di storie e di realtà che ci circondano, che passano accanto ad ognuno talora nell’indifferenza, fra silenzio e frastuono, ma che vivono di momenti e di vicende che avvicinano ed accomunano agli altri rammentando lo “splendore” di ogni essere del Creato.

Ivan Solinas

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