L’Italia ratifichi la Carta europea delle lingue regionali minoritarie

Oggi a Cagliari – Convegno promosso dalla Fondazione Sardinia “Sulla mancata ratifica da parte dello Stato italiano della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie”

Stemma SardegnaVenerdì 28 novembre 2014, a Cagliari, dalle ore 16,30 – presso il salone di Palazzo viceregio, l’associazione Fondazione Sardinia ha promosso un incontro tra uomini di cultura, associazioni e operatori della lingua e cultura sarda con senatori e deputati della Repubblica, consiglieri regionali e dirigenti di partiti politici in vista della presentazione presso il Parlamento del disegno di legge per la ratifica da parte dello Stato italiano della Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie.
La Carta – espressione del trattato europeo del 5 novembre 1992 – indica le forme di tutela che gli stati si impegnano a applicare e definisce, inoltre, una serie di misure riferite a settori cruciali della vita pubblica quali l’insegnamento, la giustizia, i servizi pubblici, i media, le attività culturali, la vita economica e sociale.
Allo stato attuale, è stata ratificata da 25 paesi, tra i quali i principali partner del processo di costruzione dell’Unione Europea. L’Italia ha firmato la Carta il 27 giugno 2000, ma dopo circa 15 anni non ha ancora provveduto alla sua ratifica.
La lingua sarda rappresenta la lingua minoritaria più vasta d’Italia e la sua sopravvivenza è di fondamentale importanza, anche a fini di conservazione dell’immenso patrimonio artistico e immateriale.
È, dunque, necessario ed urgente aprire subito un tavolo di confronto e coordinamento tra i rappresentanti delle forze politiche sarde, studiare tutte le strategie utili in modo che la ratifica della Carta avvenga il prima possibile e presentare delle proposte concrete affinché venga garantito un livello di tutela adeguato.
Coordina: Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia
Intervengono: Sen. Luciano Uras; Sen. Roberto Cotti; Gianmario Demuro, assessore alle Riforme; Claudia Firino, assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione; Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori Pubblici; Franciscu Sedda, segretario nazionale Partito dei Sardi; On. Francesco Agus, presidente I comm. Consiliare; On. Gavino Sale; On. Paolo Zedda.

1 commento

  1. LE LINGUE EUROPEE E MINORITARIE, COME I NOSTRI SINGOLI DIALETTI, SONO UN PREZIOSO BENE COMUNE, LA NOSTRA STORIA, LE NOSTRE TRADIZIONI CHE SICURAMENTE DEVONO ESSERE CONSERVATE.
    SAREBBE UN GRAVE ERRORE NON RATIFICARNE LA CARTA EUROPEA. SPERIAMO BENE.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.