Storie di migrazioni, in barca a vela dalla Sardegna in Africa

Su Nuraghe Film, partecipanti con al centro Maria Assunta Orrù

Sabato 18 maggio, all’interno del XXV ciclo della rassegna “Su Nuraghe Film”, è andata in scena l’emigrazione femminile raccontata dal regista Nicola Contini, in una narrazione che attraversa tre generazioni di donne sarde: Marie, Maria e Isabelle.
“Marie – Maria” è il titolo del cortometraggio inserito nel progetto “Storie di emigrati sardi”, promosso dall’Assessorato del Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, dalla F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia) e dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, al fine di raccontare, attraverso il cinema documentario e di fiction, il mondo dell’emigrazione dalla Sardegna nel corso delle vicissitudini storiche fino ai giorni d’oggi.
Introdotta dal presidente Battista Saiu, Maria Assunta Orrù, sarda di seconda generazione, nata in Belgio, ha introdotto alla visione della pellicola attraverso l’intreccio di vicende personali in parallelo alla storia dell’emigrazione femminile che tra realtà e finzione scenica si dipana attraverso la vita dei personaggi: Marie, Maria ed Isabelle. Protagoniste in una famiglia segnata dall’emigrazione, sin dai tempi dei nonni, minatori in viaggio su una barca a vela verso l’Africa. Vicende emozionanti di Maria e dei suoi cari attraverso parole sovrapposte, immagini che si sfuocano e disegni animati con risultati che hanno impegnato lo spettatore ad attenzione e maggiore attenzione.
A fine proiezione, pensieri, considerazioni e ricordi, tra dolcetti biellesi e vino di Sardegna.

Efisangelo Calaresu

Nell’immagine: alcuni partecipanti alla serata con al centro Maria Assunta Orrù

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