Un fiore al mese da Su Nuraghe, Giugno: ape su rosa

ape su rosa, ibrido di rosa floribunda

L’elemento più prezioso che viene importato nell’alveare è il polline, un pulviscolo microscopico presente sugli stami dei fiori; le api lo raccolgono in due cestelle presenti sul paio di zampe posteriori e l’utilizzano all’interno dell’alveare per nutrire le giovani larve e produrre la pappa reale. Ha un elevato valore biologico e nutrizionale per l’uomo in quanto contiene tutti gli elementi necessari all’organismo: proteine e aminoacidi, sali minerali, vitamine, carotenoidi e xantofille, fitosteroli, flavonoidi, oligoelementi. È stato calcolato che per produrre un cucchiaino di polline un’ape deve lavorare 8 ore al giorno per un mese intero!
La rosa è la regina dei fiori. Apprezzata da secoli per bellezza e profumo è la pianta ornamentale più diffusa al mondo.
Molte leggende e tradizioni ci parlano di questo fiore, in particolare la rosa rossa, conosciuto e coltivato fin dai tempi più remoti. Pare che le piante di rosa fossero coltivate nei mitici giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie dell’antichità.
Una leggenda narra che in principio le rose erano tutte bianche. Un giorno la dea Venere, nel correre incontro ad uno dei suoi amanti, inciampò in un cespuglio di rose le cui spine punsero dolorosamente il piede della dea. Le rose bagnandosi col sangue, immediatamente diventarono rosse per la vergogna di aver arrecato dolore alla dea: da allora rimasero così per sempre, senza mai più tornare al colore naturale.
Un’altra leggenda narra che un giorno, durante la caccia, Adone, un giovane cacciatore bellissimo di cui la dea Afrodite si era innamorata, fu attaccato ed ucciso da un feroce cinghiale. Di fronte all’aggressione, Afrodite non riuscì a fare nulla, e nel soccorrere l’amato si ferì con dei rovi e dal sangue delle ferite, sbocciarono delle rose rosse. Zeus commosso profondamente dal dolore della dea, permise ad Adone di vivere ancora per un certo periodo di tempo.
Nell’iconografia cristiana per la forma, il colore ed il profumo simboleggia il sangue di Cristo, diventando successivamente anche il fiore che ricorda i martiri ed i tormenti da questi subiti a causa della Fede.
La rosa assume un significato diverso anche in base al colore. Ad esempio la rosa rossa è il simbolo dell’amore per eccellenza, in quanto il colore rosso simboleggia la passione, il fuoco, il sangue.
La rosa bianca rappresenta la purezza e la verginità.
La rosa gialla è segno di gelosia.
La rosa arancione rappresenta energia.
La rosa rosa indica felicità ed ammirazione.
Anche la rosa blu, che non esiste in natura ma è colorata artificialmente, assume un significato che in questo caso è duplice: positivo, legato alla fiducia ed all’onestà; negativo, legato all’inganno ed alla falsità. Lo specifico colore (e quindi significato) rende la rosa un fiore versatile a seconda del messaggio che si vuole comunicare alla persona.
La rosa compare in molti emblemi di famiglie nobili. Celebri quelli delle famiglie inglesi degli York(bianca) e dei Lancaster (rossa)che tra il 1455 e il 1485 si affrontarono in una sanguinosa lotta dinastica conosciuta con il nome: “La guerra delle due rose”.

Paolo Detoma

Nell’immagine: ape su rosa (ibrido di rosa floribunda), foto Roberto Parolaro

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