Sa Die de sa Sardigna, festa sarda a Biella 22 e 23 giugno

cerimonia a Nuraghe Chervu

Nei giorni 22 e 23 giugno 2019, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza la XXV edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo, patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con Città di Biella e FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia).
Sabato 22 giugno, ore 21:00, Chiostro di San Sebastiano, serata all’insegna di balli, danze e suoni di Sardegna, allietati dalla presenza di due gruppi folk: “Amedeo Nazzari”, di Bareggio (Milano) e “Naramì”, di Vigevano (Pavia).
Nati all’interno dei Circoli sardi di appartenenza, i componenti delle due formazioni, indossano gli abiti tradizionali dei rispettivi paesi di origine, offrendo un mosaico di colori del composito sistema vestimentario isolano.
Ricco il programma di balli e danze al suono di organetto diatonico e launeddas di Tore Agus, da Pula (Cagliari) e di Maurizio Caria, di Biella. A fare da contrappunto, i canti proposti dalle Voci di Su Nuraghe del Circolo sardo di Biella, dirette da Roberto Perinu, coordinate da Giacomo Canu, con accompagnamento musicale di Valentina Foddanu.
Domenica 23 giugno, ore 10:30, Missa Majore nella Basilica San Sebastiano – luogo della memoria caro ai Sardi e ai Biellesi – per pregare e cantare in lingua materna, sarda e piemontese.
Sul sagrato della chiesa, prima di sa Missa majore, la Santa Messa decorata da Voci di Su Nuraghe, la giornata sarà salutata dalle salve bene augurali dei Fucilieri sardi e dalle note della “Filarmonica Cossatese”. Nel tempio civico della Città di Biella, custode delle spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora, amico e senatore del Regno di Sardegna, generale comandante e studioso dell’Isola, sarà celebrata la santa liturgia, officiata da Frate Martino Martyuniuk, Padre guardiano basilica di San Sebastiano.
Per l’occasione verrà impiegato il “Calice della Sardegna” – rivestito d’oro proveniente dalle miniere di Furtei, del Sud Sardegna. Arricchito da motivi in filigrana d’argento lavorato “a corbula”, in esso sono incastonate pietre dure a significare le 16 sub regioni isolane, prototipo di quello utilizzato a Cagliari per le maggiori solennità isolane celebrate nel santuario di Nostra Signora di Bonaria; vaso sacro custodito a Pettinengo presso il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli.
Ore 12:00, cerimonia a Nuraghe Chervu. Dopo la sfilata dal piazzale della Pasticceria Brusa, Carabinieri del Comando Provinciale di Biella e Agenti di Polizia Penitenziaria della Caserma “Alessando Salaris” di Biella innalzeranno il Tricolore sulle note della Filarmonica Cossatese affiancati da aderenti ad Associazioni d’arma invitate alla cerimonia.
A seguire, la benedizione delle Donne del Grano e quella religiosa in lingua sarda, impartita dal sacerdote. Infine, le salve bene augurali dei Fucilieri di Su Nuraghe e, alle ore 13:30, pranzo sociale, al ristorante “Vida Loca” di Mongrando di via Roma, 41. Prenotazione, 01534638.

Battista Saiu

Nell’immagine: cerimonia a Nuraghe Chervu (archivio)

sa die de sa sardigna

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