Ottobre, una parola sarda al mese: “V” come “Vaccinu”

incipit, particolare di fregio, in Giampaolo Mele, Die ac NocteRadici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

VACCÍNU sd. ‘cloasma’. Non si capisce affatto questo termine riferito al cloasma calorico, il quale si manifesta con momentanee macchie rosso-bluastre sulle gambe surriscaldate delle donne che sono state troppo accoste al braciere. Nella lingua italiana, vaccino è il noto prodotto, di recentissima invenzione rispetto all’antica tradizione della medicina sarda, creato per inoculare nel corpo del paziente l’antigene di virus o batteri altamente infettivi. Vaccínu in realtà è uno dei tanti modi sardi per descrivere il cloasma, ed ha base etimologica nell’akk. aḫu(m) ‘simile a’ + īnu ‘vino’. Infatti tra le tante figure cui il cloasma assomiglia ci sono pure le macchie di vino.

Salvatore Dedola,
glottologo-semitista

Nell’immagine: l’incipit, particolare di fregio, in Giampaolo Mele (a cura di), Die ac Nocte. I Codici Liturgici di Oristano dal Giudicato di Arborea all’età spagnola (secoli XI-XVII), Cagliari: AMD Edizioni, 2009

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