Campo sperimentale di prato rifiorente all’Oasi delle Api

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I cambi climatici di questi ultimi anni hanno ridotto i pascoli delle api minandone la loro stessa sopravvivenza e di conseguenza riducendo la produzione agricola di interesse umano visto che a livello mondiale ben il 75% dipende dal loro servizio di impollinazione. Per questo motivo l’Associazione Biellese Apicoltori, di concerto con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, si è attivata per realizzare all’interno dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, in prossimità dell’Oasi delle Api, un campo sperimentale su cui seminare un miscuglio di essenze potenzialmente utili alle api.

Lo scopo è duplice: abbellire l’area con fioriture scalari durante tutto il corso dell’anno e valutare con metodo scientifico quali essenze meritano effettivamente di essere diffuse sul nostro territorio per aiutare le api. Sarà valutata la frequenza di visite da parte delle api sulle varie fioriture e la corrispondenza dei pollini nel miele che le api dell’Oasi produrranno. Il tutto sotto la supervisione della dr.ssa Paola Ferrazzi, già docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e uno dei massimi esperti italiani in analisi melissopalinologiche.

Sostenitore dell’iniziativa è la Ditta Hobby Farm, con sede a Biella Chiavazza. I lavori di sistemazione del terreno e semina sono affidati all’Azienda Agricola di Mercandino Roberto anch’essa con sede a Biella Chiavazza.

Paolo Detoma

Nel mosaico di immagini alcuni momenti di aratura in preparazione del prato rifiorente dell’Oasi delle Api “Casiddos di Nuraghe Chervu”

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