Cibo e identità, il pesce nella cucina sarda e in quella piemontese

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Al “Museo delle Migrazioni” di Pettinengo, proseguono le iniziative culturali dedicate al recupero dei sensi. Prossimo appuntamento domenica 4 settembre alle ore 16:00 nel cortile di via Fiume, 12.

Momenti di incontro gratuiti per visitare gli allestimenti museali. Sarà anche possibile ascoltare la conversazione dell’antropologo Battista Saiu che parlerà di “Mangiare in Sardegna e in Piemonte”, con al centro il pesce.

Ovvio ingrediente per isole e penisola, sorprendentemente presente in zona alpina a caratterizzare il cibo della festa.

Dalla Valle Susa al Biellese, alici in salamoia sono l’ingrediente indispensabile per la “bagna cauda” biellese, cucinata in diversi modi, a volte con ingrediente segreto gelosamente custodito e tramandato.

Le acciughe in salsa verde alla piemontese, quest’ultima preparata in diverse varianti nella provincia “granda” in occasione di feste e di ricevimenti importanti; generalmente a base di prezzemolo, da alcuni condito con aglio, capperi, mollica imbevuta di aceto.

Mare e monti che si incontrano e che, grazie alla migrazione interna del secondo dopoguerra, permettono una maggiore reperibilità dell’esotico ingrediente.

Alla fine dell’incontro, degustazione e assaggio. In omaggio alla comunità veneta, la più numerosa presente nel Biellese, verrà offerto “il groto”, vino proveniente dalle Cantine “Aldegheri” di Sant’Ambrogio Valpolicella, associato a grissini alle noci, offerti da Brusa pasticcere e panettiere in Biella.

Eulalia Galanu

Nell’immagine, cartello che pubblicizza “acciughe salate” con la titolare di prodotti siciliani venduti a Biella (archivio)

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