La Città di Merano (BZ) ricorda i Caduti della Grande Guerra con una lastra di granito che andrà ad arricchire il lastricato di memoria di Nuraghe Chervu

descrizioneMerano, nel 1915, quando l’Italia entrò in guerra a fianco dell’Intesa, era parte dell’Impero austro-ungarico. Al termine del conflitto, dopo la conferenza di pace di Parigi, la città fu annessa ufficialmente al Regno d’Italia nel 1920 assieme al resto del Tirolo meridionale.

La pietra spedita a Biella reca inciso il nome della Città in due lingue, italiano (Merano) e tedesco (Meran). E il numero dei suoi caduti, militari, durante la Prima guerra mondiale, ovvero 380. È una pietra di memoria speciale perché i Caduti che ricorda erano per la quasi totalità cittadini austriaci, e non italiani, inoltre ad assai ampia maggioranza di madrelingua tedesca.

«Il calcolo del numero dei caduti meranesi – precisa il Sindaco Dario Dal Medico – è frutto della ricerca effettuata dall’Ufficio Cultura del nostro Comune in collaborazione con l’Archivio Storico di Merano, il Palais Mamming Museum, l’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia e i responsabili del Cimitero Militare Austro-Ungarico di Merano».

Il lastricato in corso d’opera di Nuraghe Chervu, dedicato alla Brigata “Sassari” e ai Caduti della Grande Guerra di tutti i Comuni italiani, è stato spesso definito come uno dei monumenti ai Caduti più inclusivi d’Italia. Proprio per questa sua caratteristica, l’Amministrazione comunale di Biella e il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, promotori dell’iniziativa insieme con la Prefettura del Comune laniero piemontese, hanno fugato ogni dubbio proveniente dall’ufficio cultura della cittadina altoatesina: i caduti di Merano saranno ricordati assieme a tutti gli altri senza discriminazioni di sorta.

L’obiettivo del monumento infatti, sottolinea Battista Saiu, storico presidente del Circolo “Su Nuraghe” «è far sì che la memoria collettiva, ormai affievolita, di quella guerra assurda, sia invece rinvigorita e tramandata affinché non si ripeta mai più».

N.S.R.

Nell’immagine, notizia riportata a p. 37 del quotidiano “Alto Adige” del 13 settembre 2023 con il sindaco di Merano, Dario dal Medico ritratto con la lastra inviata a Biella.

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