Na paròla piemontèisa al mèis, maggio / masc, “G” come “Giù për ij burit”

Omaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi

incipit A, Sacramentarium Episcopi WarmundiAbbiamo scritto in una delle rubriche passate, ciascuna delle quali è dedicata ad una parola della lingua piemontese, che anche se il Piemonte delle ere passate non s’affacciava sul mare, la sua lingua possiede tutta una serie di parole che descrivono piante, animali, pesci tipici delle zone costiere e delle acque mediterranee. Ma quando si tratta di descrivere la natura montagnosa dei suoi territori storici – anfratti e balze, dossi e dirupi – il piemontese possiede una gamma terminologica difficile da eguagliare, anche facendo appello al lessico di lingue nazionali, come l’italiano. Nella frase seguente, sempre uscita dalla penna del biellese Tavo Burat, abbiamo un esempio della dovizia e specificità terminologica del piemontese chiamato a descrivere il territorio ancestrale dei propri abitanti:
Giù për ij burit e drutse, su për grup, l’orët passà, calà ant la dus ancreusa, rivà ant ël sit, miràcol t’i-j trovras doa at conteran soe vite e ’l mond përdù [Tavo] = Giù per depressioni e frane, su per ripidi pendii, oltrepassato il piccolo dosso, disceso nell’antro profondo, giunto nel sito, miracolo lì troverai, dove ti racconteranno le loro vite ed il mondo perduto …”.Continua a leggere →

Da Casalgrasso una pietra a ricordo dei Caduti della Grande guerra nell’area monumentale di Biella

Sindaco, Consiglieri e Alpini di Casalgrasso

L’Amministrazione Comunale di Casalgrasso, piccolo paese in provincia di Cuneo, con il locale Gruppo Alpini ha aderito con entusiasmo all’iniziativa del Circolo “Su Nuraghe”, sostenuta dal Comune di Biella nell’ambito del programma ufficiale del centenario della Grande Guerra a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede la posa in opera di pietre di riuso nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu” dedicata alla Brigata “Sassari” e ai Caduti Biellesi. Le provenienti da tutti i Comuni d’Italia portano inciso il nome della località e il numero dei Caduti.Continua a leggere →

Maggio, una parola sarda al mese: “Q” come “Quidássi”

incipit Q, in Giampaolo Mele, Die ac NocteQUIDÁSSI sass. ‘darsi da fare, sbrigarsi’; quidare log.; quidái, coidái camp. ‘curare, aver cura’; cfr. sp. cuidar; quidádu, –áu log. e camp. ‘cura, diligenza’; cfr. sp. cuidado; datti quidadu log. e sass. ‘datti da fare’, ‘non indugiare’. Negativo: scoidái camp. ‘trascurare’; disquίdu log. e camp. ‘negligenza, trascuratezza’ (cfr. it. disguido); scoίdu camp. ‘negligenza, trascuratezza’.
Wagner si ferma alla solita convinzione che queste voci provengano dallo spagnolo. A sua volta, DELI dà manforte a Wagner e precisa che la voce spagnola (produttrice secondo loro anche di it. disguido) ha base etimologica nel lat. cogitāre ‘pensare’. Sbagliano ambedue. Infatti la vera base etimologica è l’akk. qu’’ûm, quwwû, qummû, qubbû ‘to await, stare in attesa; wait for, aspettare; wait on (someone, in service); trust in, riporre la propria fiducia in’, ‘look after, occuparsi di; take care of, prendersi cura di’. Pertanto è chiaro che quidare, guidare derivano dallo stato costrutto qubbī-tare (dove –tàre è un frequentativo seriore).Continua a leggere →

Stereotipi dei bimbi biellesi presentati al convegno “comunicazione parlata”

Chiara Meluzzi con Camilla Masullo

Si parlerà ancora di linguistica legata al contesto biellese nel corso del prossimo convegno internazionale “La comunicazione parlata”, in programma nei prossimi giorni a Vercelli, ma trasmesso in streaming sulla piattaforma Google Meets e, in diretta, aperta a tutti, su Youtube.
A guidare come sempre un gruppo di giovani (ex) laureandi dell’Università di Pavia è la prof.ssa Chiara Meluzzi (ora Università di Milano), coordinatrice per la parte linguistica del progetto “Lingua, identità e migrazione” svolto dall’Associazione culturale “Su Nuraghe” di Biella negli anni scolastici 2017-18 e 2018-19 sostenuto della Regione Piemonte e della Regione Autonoma della Sardegna.Continua a leggere →

4 maggio 1861 – 4 maggio 2021 da Armata Sarda a Esercito Italiano

Bandiere, dal Regno di Sardegna al Regno d'Italia

160 anni fa, il 4 maggio 1861, l’Armata Sarda diventava Regio Esercito Italiano.
Vista la Legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d’Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Regio Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda.
Tutte le relative iscrizioni ed intestazioni che d’ora in avanti occorra di fare o di rinnovare, saranno modificate in questo senso
”. Firmato il Ministro della Guerra M. Fanti.Continua a leggere →