Pettinengo, tre musei e un legame tra Sardegna e Biellese

descrizione

Aperti tutte le domeniche fino a ottobre, dalle 14:30 alle 18:30 con visita guidata gratuita

Nel variegato mosaico della Rete Museale Biellese, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, ospitato nell’ex dimora storica della famiglia Mazzia in via Fiume 12, nel cuore del Canton Gurgo a Pettinengo, riveste un ruolo del tutto singolare: è infatti l’unico presidio extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna presente in Piemonte.
Un luogo che racchiude memorie, oggetti e suggestioni capaci di raccontare secoli di spostamenti umani e scambi culturali, diventando punto di incontro fra due terre apparentemente lontane ma unite da antiche rotte migratorie.

Tra i capolavori custoditi, spicca “La Madre dell’ucciso” di Francesco Ciusa, scultura che, premiata alla Biennale di Venezia (1907), è assurta a simbolo del legame profondo tra l’Isola e il Biellese. Una presenza artistica di grande richiamo, capace di attirare visitatori, studiosi e appassionati, con una ricaduta diretta sulla realtà locale.

La collezione del museo, in costante arricchimento, sorprende per varietà e fascino: animali migratori impagliati che evocano rotte naturali parallele a quelle umane, migliaia di campioni minerari provenienti sia dalla Sardegna sia dalle Alpi biellesi, strumenti musicali della tradizione – dalla trunfa sarda alla ribebapiemontese – e una preziosa raccolta di marche da burro e stampi per il pane.
Questi ultimi, piccoli oggetti d’uso quotidiano, racchiudono un messaggio universale: tutto migra, anche i simboli incisi nel legno per decorare o “firmare” il cibo. Segni che, viaggiando con le persone, trasportano con sé identità, memorie e competenze artigianali.

Il Museo delle Migrazioni è parte di un trittico culturale che comprende anche il MuSA – Museo degli Acquasantini e della Sacralità dell’Acqua, nato dalla collaborazione con la Parrocchia di Pettinengo e il DocBi-Centro Studi Biellesi. Qui sono esposti oltre 850 acquasantini, frutto della collezione dello storico Sergio Trivero: una panoramica unica su devozioni e simboli che hanno accompagnato generazioni di fedeli.

A completare il quadro, il Museo dell’Infanzia dell’Associazione “Piccola Fata”, dove una fedele ricostruzione d’epoca di un’aula scolastica consente di rivivere, attraverso gli occhi dei bambini, un frammento di storia e di vita comunitaria.

A unire idealmente questi tre poli, la mostra fotografica all’aperto “Biellesi con la valigia”, che pare camminare con i visitatori tra le frazioni Livera e Gurgo con 44 gigantografie affisse sulle facciate delle case. Le immagini, donate dagli abitanti e arricchite da citazioni dell’enciclica di Papa Francesco, Fratelli tutti, raccontano la metamorfosi di Pettinengo da terra di partenze a luogo di accoglienza, restituendo un’immagine viva di umanità e ospitalità.

Per i visitatori che scelgono di immergersi in questo itinerario culturale, è previsto un dono speciale: presentando una cartolina timbrata da altri due musei della Rete, si riceve in omaggio il volume “Vittorio Besso (1828–1895): Obiettivo Sardegna”, curato da Battista Saiu con contributi di Maria Dolores Dessì, Dino Gentile e Nicola Vassallo.
L’opera, pubblicata in tiratura limitata, restituisce lo sguardo del primo fotografo professionista biellese su una Sardegna ottocentesca in pieno fermento, offrendo un ponte visivo e culturale tra due comunità che, da secoli, si scambiano persone, saperi e opportunità.

Questa sinergia culturale non si limita a preservare memorie: genera un flusso turistico virtuoso, stimola la curiosità dei viaggiatori, incoraggia soggiorni prolungati e crea occasioni di collaborazione economica tra Piemonte e Sardegna. In tal modo, musei, mostre e pubblicazioni diventano motore di sviluppo e ambasciatori di un turismo intelligente, capace di valorizzare territori diversi ma profondamente connessi.

Contatti e informazioni: Idillio – 334 345 2685

Salvatorica Oppes
Nella foto, Sebastiano Falchi di Mara (Sassari) riceve in dono il volume su Vittorio Besso: un piccolo gesto che rappresenta lo spirito di questo progetto.

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