Novembre, una parola sarda al mese: “I” come “Ianguritti”

incipit I, in Giampaolo Mele, Die ac NocteRadici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

IANGURITTI. Punì li iangurìtti (Sàssari), Punì li iangulìtti (Gallura) significa ‘strozzare, strangolare’. Pure iángula, grándula, rándula ‘ghiandola’ ha la stessa base etimologica, per quanto sia influenzata dal lat. glandula. La iángula ingrussada è l’iperplasia linfoghiandolare (S. Pasquale, Gallura). Il termine ha quindi l’omologo nel lat. glandula ‘tonsilla’, ma non ne deriva. La comune base etimologica di jangulìtti è l’akk. ḫanqu ‘strangolato’ + littu ‘sgabello’ (come dire, ‘impiccato’ col sistema dello sgabello, che gli viene sottratto); il secondo termine del composto può essere pure akk. lītu(m), littu ‘potere, autorità’ (col significato, quindi, di ‘strangolato per ordine dell’autorità’); ma può essere anche l’akk. līṭu(m) ‘ostaggio’ (col significato, quindi, di ‘ostaggio strangolato’

Salvatore Dedola,
glottologo-semitista

Nell’immagine: l’incipit “I”, in Giampaolo Mele (a cura di), Die ac Nocte. I Codici Liturgici di Oristano dal Giudicato di Arborea all’età spagnola (secoli XI-XVII), Cagliari: AMD Edizioni, 2009

Biella, IV Novembre 2020. Fiori e bandiere a Nuraghe Chervu

Giovanni Carta depone fiori a Nuraghe Chervu

Nonostante l’anno che stiamo vivendo, così difficile e denso di preoccupazioni per le nostre comunità, i Sardi di Biella hanno comunque voluto ricordare la ricorrenza del IV Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, rinnovando un gesto che si perpetua ormai da molti anni. Nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, dinnanzi alla pietra che ricorda i Caduti sardi e i Caduti biellesi durante il Primo conflitto mondiale, è stato deposto un omaggio floreale composto da fiori bianchi e rossi, gli stessi colori delle mostrine della gloriosa Brigata “Sassari”.Continua a leggere →

Regione Sardegna, Covid19 ed emigrati sardi nel mondo

Villaputzu, Nuraghe Asoru

Rettificato lo scorso 29 ottobre, la Regione Autonoma della Sardegna ha pubblicato l’avviso pubblico relativo a “progetti regionali emergenziali” rivolto ai nati in Sardegna che abbiano stabile dimora fuori del territorio regionale e che conservino la nazionalità italiana, nonché i coniugi ed i discendenti, anche se non nati in Sardegna, purché abbiano almeno un genitore sardo. Il progetto è altresì rivolto ai figli di cittadini di origine sarda che conservino la nazionalità italiana e alle aggregazioni di Sardi costituiti in Circoli in Italia o all’estero, secondo le leggi dello Stato ospitante e i principi della Costituzione italiana e dello Statuto sardo.

“Con il presente Avviso – si legge nell’oggetto del bando – si intende finanziare una serie di progetti erogati in modalità ‘a sportello’, sia per far fronte alle impreviste spese dei Circoli in relazione alle procedure di sanificazione degli ambienti associativi, sia, soprattutto, rivolti alle persone.Continua a leggere →

Tempus trampadore/Tempo ingannatore: il presente visto dai Sardi nella poesia di Nicola Loi

Suelli, nuraghe Piscu

Su piattaforma Google Meet la poesia di Nicola Loi verrà presentata martedì 24 novembre 2020 alle ore 21:00 in collegamento transoceanico tra Biella e La Plata (Argentina).

Tempus trampadore/Tempo ingannatore” è la poesia che Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) ha appena scritto per essere inserita tra i testi del prossimo appuntamento del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea.
Un progetto a più voci che vede la collaborazione di poeti e scrittori contemporanei, dove la contemporaneità nel senso del tempo presente è il tema che attraversa anche le undici quartine di questo testo. Al ritmo dell’endecasillabo è affidato il messaggio sociale da cui traspare la paura per “…custa pesta, chi torra nos che torrat a serrare”, questa peste che di nuovo ci vuole rinchiudere”, perché siamo ritornati “a tempos de foghile”, ai tempi del focolare”, ossia non si potrà di nuovo uscire di casa.Continua a leggere →

Lingua materna che unisce Biella e La Plata (Argentina)

alcuni partecipanti all'incontro linguisticoMartedì 27 ottobre 2020, il Circolo Sardo di La Plata “Antonio Segni” e il Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe” hanno avuto il loro incontro mensile attraverso il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, continuando la costruzione della seconda parte del “Gemellaggio tra Nuraghes”, tra la città di La Plata e la città di Biella, all’interno del progetto regionale “Casa Sardegna”.
Il contatto transoceanico continua con la lettura di proverbi africani, poesie, storie di migrazioni sarde e italiane attraverso la piattaforma Google Meet.
Lingua e cultura sarda, italiana, piemontese e argentina, arricchiscono e rafforzano i legami tra nativi sardi ed emigranti italiani che vivono in entrambi i continenti.
Tra i testi, i proverbi africani di padre Oliviero Ferro tradotti in lingua sarda da Giulio Solinas e le opere dei poeti contemporanei Tore Spanu e Nicola Loi, pubblicati in precedenza sul sito web di “Su Nuraghe” e su altri mezzi di informazione tradizionali e on-line. Le opere sono state curate in italiano da Roberto Perinu e Battista Saiu, su indicazione degli autori, tradotte in Piemontese letterario nella trasposizione dij Brandé, a cura di Sergi Girardin, di Caraglio (Cuneo) e rese in Castigliano da Matteo Rebuffa, di Candelo (Biella). Continua a leggere →