Brani poetici in sardo, piemontese e castigliano, dedicati all’emigrante

Martedì 25 agosto 2020, alle 21:00, nuovo appuntamento transoceanico con La Plata (Argentina) – Laboratorio Linguistico – incontro in lingua sarda materna, piemontese e castigliano. All’incontro sarà presente Alessandra Zedda, assessore al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna.

Palmanova del Friuli, Caserma Fabio FilziIn tempo di globalizzazione anche delle nostre vite, dove la malattia diventa pandemia, tutto sembra sgretolarsi. Sfumano i punti fermi culturali, economici e sociali. In quella che Zygmunt Bauman, sociologo filosofo polacco recentemente scomparso, definisce la “modernità liquida”, tutto si diluisce, non essendo “in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo”. Se nel “liquido” siamo, diventiamo il nulla, la poesia può essere àncora, boa di salvataggio per dare voce a valori attraverso contenuti, rima e musicalità dei versi.
Così è il sonetto Fizu de Sardigna / Figlio di Sardegna, di Tore Spanu, composto per il Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”. Qui i sentimenti prendono forma attraverso la figura della madre, madre che si raddoppia nel caso dell’emigrato: Sa prima chi ti creschet e ti amat / Sa segunda chi ti preparat pro sa gherra (La prima che ti cresce e ti ama / La seconda che ti prepara per la guerra).Continua a leggere →

Da Biella a Cagliari i proverbi africani del piemontese padre Oliviero Ferro

Con la pubblicazione di proverbi africani, inizia un nuovo appuntamento mensile di Su Nuraghe di Biella grazie alla collaborazione di Padre Oliviero Ferro, piemontese di nascita che, dopo il seminario a Novara, ha lavorato in Italia, (Sardegna) Macomer e Cagliari, Salerno, Gallico-Reggio Calabria, Taranto. Missionario in Africa per 13 anni e mezzo nella Repubblica Democratica del Congo e in Camerun, ora svolge il ministero a Zelarino-Mestre, cappellano del Porto commerciale a Marghera.
Dal 10 settembre è stato designato a Cagliari. Il suo rientro in Sardegna, forte dell’esperienza in terra d’Africa, viene affrontato con quello spirito missionario basato sulla conoscenza della cultura e della storia dell’altro. Il piemontese Padre Oliviero, attingendo alle regole consuetudinarie africane che attraversano generazioni e millenni, ha scoperto come molte sentenze sapienziali siano universali e dialoghino con quelle presenti in Sardegna, in Piemonte e nel continente europeo.
In vista della nuova destinazione isolana, i proverbi africani da lui studiati vengono tradotti in sardo campidanese nella versione del dott. Giulio Solinas di Quartu Sant’Elena – medico dei quartesi per più generazioni che da oltre mezzo secolo si dedica alla scrittura in lingua sarda campidanese.
Dal Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant” di Biella, ai pulpiti di Cagliari, catechesi bilingue veicolata in lingua materna a ricordarci che siamo fratelli, tutti figli dello stesso Padre.Continua a leggere →

Da Sassaia a Sassari. I cimeli della famiglia Martinero esposti al Museo delle Migrazioni di Pettinengo

scarponi chiodati di Giorgio Martinero

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero.

Una delle collezioni più interessanti tra quelle esposte in questo piccolo ma affascinante museo è quella donata dalla famiglia Martinero, originaria di Sassaia nell’alta Valle del Cervo, che ha però mantenuto, nel corso delle ultime quattro generazioni un fortissimo legame con la Sardegna. Si tratta di oggetti, legati alla vita quotidiana e alle professioni dei bisnonni, dei nonni e dei genitori di Maria Martinero, curatrice dell’allestimento.
“Giorgio Martinero nato a Sassaia (Valle Cervo) 1844 -1908. Pioniere del Perù – 1873. E impresario in Sardegna 1883” si legge nel bigliettino scritto a mano contenuto in una delle “scarpe chiodate di un tempo” utilizzate dall’emigrante imprenditore nei cantieri in Sudamerica e poi in Sardegna. Da notare che per entrare nell’isola, legata al Piemonte e ai Savoia fin dal 1720 divenuti Re di Sardegna, e dal 1861 parte integrante del Regno d’Italia, Giorgio dovette chiedere e ottenere un “Nulla Osta per conseguire passaporto per l’estero”. Il documento ufficiale che autorizza il nostro pioniere del Perù ad espatriare in Sardegna, passando quindi da Sassaia a Sassari, dopo essere stato per anni ad Arequipa (città gemellata con Biella dal 1985), a fare lavori di restauro presso gli edifici della Corte Suprema, è stato orgogliosamente incorniciato dalla famiglia e si può ora ammirare esposto al museo.Continua a leggere →

Il ricordo dei Caduti turritani nella Grande Guerra: uno spazio nell’installazione di Biella

Il Sindaco di Porto Torres Sean Wheeler e Moreno Nocco

Anche Porto Torres avrà un posto nell’installazione voluta dal Comune di Biella e dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe. L’Amministrazione comunale di Porto Torres ha recapitato ai promotori del progetto lanciato nella città piemontese una pietra che riporta il numero dei Caduti turritani nella Grande Guerra. La lastra, con incisa la scritta “Porto Torres – 82” per indicare il numero dei militari di Porto Torres che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale, è stata consegnata nei giorni scorsi dall’appassionato di storia Moreno Nocco al Sindaco Sean Wheeler.Continua a leggere →

Lingua materna in poesia e nuraghes gemellano Biella e La Plata

Macomer, Nuraghe Elighe

Martedì 25 agosto 2020, alle 21:00, appuntamento transoceanico tra Biella e La Plata (Argentina) – Laboratorio Linguistico in lingua materna – All’incontro sarà presente Alessandra Zedda, assessore al Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna

Lingua materna del tempo presente per imparare a leggere e a scrivere nella lingua del cuore, attivando momenti di fraterna conoscenza tra chi è dovuto partire o è nato lontano dalla terra di origine. Biella e La Plata sono due realtà che hanno in comune anche la costruzione di un nuraghe nelle rispettive città di adozione. Opere, entrambe, identificative dell’Isola, recentemente portate ad esempio dalla Regione Autonoma della Sardegna per il progetto “Casa Sardegna”, “finalizzato – scrive l’assessore al Lavoro Alessandra Zedda nella giunta regionale presieduta dal governatore Christian Solinas – a rafforzare e consolidare il legame identitario della Sardegna con gli emigrati e i loro familiari in Italia e all’estero attraverso le massime espressioni isolane della cultura e dello sport: il nuraghe, il Cagliari Calcio e la Dinamo Sassari”.Continua a leggere →