Un fiore al mese da Su Nuraghe, Agosto: ape su fiore di Pittosporo

Pittosporo, Pittosporum

Le immagini di fiori visitati da api, pubblicate in Su Calendariu 2019, edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, ci accompagnano con cadenza mensile per conoscere il mondo delle api e i preziosi prodotti da esse ottenuto.

Per garantire la salubrità dell’alveare e rendere l’ambiente più confortevole sigillando eventuali fessure nelle arnie, ma anche per irrobustire i favi, le api utilizzano la (o il) propoli, sostanza ceroide resinosa raccolta sulle gemme e sulla corteccia delle piante cui aggiungono cera ed enzimi. La sua composizione chimica è complessa e comprende più di un centinaio di molecole eterogenee; tra quelle di maggior interesse per l’uomo ci sono vitamine, sali minerali, alcoli, aldeidi, flavonoidi e terpeni. Alla propoli sono attribuite proprietà antibiotiche, antiinfiammatorie, antimicotiche, antiossidanti, antivirali, analgesiche, cicatrizzanti, immunostimolanti e antitumorali.Continua a leggere →

Anche le pietre migrano: ossidiana sarda al Museo di Pettinengo

descrizione

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli , via Fiume, 12, Pettinengo – Aperto tutte le domeniche, dalle ore 15:00 alle ore 19:00 – Info e visite anche su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Presso il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo, Biella, accanto alla migrazione di animali, simboli e oggetti della vita quotidiana di chi, dalla Sardegna e dal Veneto soprattutto, è approdato nel Biellese, vi è la collezione mineralogica Beducci-Bertolone. Complessivamente comprende oltre 600 campioni raccolti a partire dalla fine degli anni Sessanta del Novecento, attraverso numerosi viaggi in Sardegna, ed è stata donata alla comunità dei Sardi di Biella nel 2014. Per l’allestimento 2019 sono stati scelti ed esposti per la prima volta diversi minerali, tra cui un bel campione di ossidiana di colore nero proveniente dalla regione del Monte Arci (Sardegna).Continua a leggere →

Agosto, una parola sarda al mese: O come Occánnu

Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella

incipit O, in Giampaolo Mele, Die ac NocteOCCÁNNU in log. significa ‘quest’anno’. Wagner lo fa derivare direttamente dal lat. hoc anno ‘in questo anno’; ma ciò non è vero. Intanto noto che in log. si usa anche accánnu, forma già registrata perfino nel codice di Sorres cap. 251: sas degumas de achannu passadu. Anche in còrso il termine comincia in a– (aguànnu). Di occannu c’è un uso particolare con le frutta primaticce: secondo lo Spano in Logudoro s’usa ğesokkannu o sokkannu per indicare il momento quando si mangia il primo frutto, e Wagner interpreta la strana locuzione con l’intrusione del nome di Gesù quasi a ringraziamento del piacevole momento delle primizie.
Si può notare come Wagner sia andato totalmente fuori strada. Lo stesso Wagner ed altri linguisti (vedi DES) credono infine che occannu sia una forma latina dotta, e quest’ipotesi (passata come certezza), buttata in finale quasi a suggellare l’inanità delle proprie ricerche, dimostra come sia impossibile accettare il lavoro di quanti, giunti all’ultima spiaggia, si rinchiudono tra le nubi fumogene dalle quali lanciano l’estrema perfidia, con la quale tentano di confondere un intero problema inducendo surrettiziamente una questione di lana caprina, ossia il dubbio se una voce sia di origine dotta o popolare, quasi che la scelta tra questo altalenare possa essere dirimente nell’indagine etimologica. Possiamo francamente osservare che l’intera questione, così presentata dagli etimologisti che mi hanno preceduto, sia ascientifica, e persino molesta.Continua a leggere →

Ragazzo dalle mani d’oro, dall’Italia in Norvegia per lavorare

Davide Diego Marras con la sua bandiera

In macchina da Biella, macinando migliaia e migliaia di chilometri, Battista Saiu e Matteo Rebuffa hanno raggiunto le regioni del Nord Europa per incontrare giovani che hanno varcato le frontiere italiche alla ricerca di migliori condizioni economiche e di vita.
A Vågåmo, nella contea di Oppland, nel cuore della Norvegia, 350 chilometri a Nord di Oslo, hanno incontrato Davide Diego Marras, 35 anni, partito il 30 aprile di quest’anno da Alghero. Dal 2 maggio lavora come parrucchiere, assunto dalla titolare conosciuta nella Riviera del Corallo durante una sorta di scambio culturale con il Paese scandinavo. Un ragazzo dalle mani d’oro che in Sardegna non riusciva a trovare il suo spazio, nonostante spiccate capacità manuali e creative tra lavori di raffinata sartoria e realizzazione di oggetti artistici, messe prontamente in luce da “Fjuken”, giornale locale per la Valle di Otta, stampato a Skjåk, che gli ha già dedicato le pagine centrali nell’edizione del 9 maggio.Continua a leggere →

Isola e Penisola sempre più povere coi giovani costretti a emigrare

Daniela Barale riceve la Bandiera sarda da Battista Saiu

Nel loro viaggio per le strade del mondo, Battista Saiu e Matteo Rebuffa hanno fatto tappa in diverse città del Nord Europa. Nella loro sosta a Bergen, in Norvegia, alla ricerca di giovani italiani emigrati, hanno incontrato Daniela Barale. Sarda di terza generazione, la giovane da due anni vive e lavora nella capitale dei fiordi, nel Mare del Nord, la seconda città dopo la capitale di stato, Oslo.Continua a leggere →