Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Agosto 2024, “I” come “ILUSION, INCENS, INGHILDON”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi” che fanno capo al Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella – “gàida, gage/gagi, gagiura”” sono le parole che accompagnano il l’ottavo mese dell’anno come si ritrovano in “Barba Tòni”, Barbo Toni Boudrìe e nella ricca produzione letteraria di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Ilusion s.f. illusione || as arlamo ij sagrin dël cheur an gage j’ilusion a-j dësfrangio peuj an viage [Tavo] = le pene che si liberano dal cuore in pegno le illusioni le sfrangiano poi in viaggio

Incens s.m. incenso || dzora al brich pì àut ëd la colin-a, sla barasa ‘d cisampa mojà, ant l’incens ëd le nebie it ciamrai, … bufand la cuchija marin-a [Tavo] = sopra la balza più alta della collina, sulla duna intrisa di brina, nell’incenso di nebbie ti chiamerò, … soffiando sulla conchiglia marina

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Uno sguardo sul creato: Orthetrum cancellatum (Frecciazzurra puntanera femmina)

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Immagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Martina Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.

Il declino delle libellule.

L’Orthetrum cancellatum (Frecciazzurra puntanera), è una libellula comune sia in Piemonte che in Sardegna. Frequenta un’ampia serie di ambienti acquatici, anche quelli senza vegetazione ripariale. I maschi pattugliano insistentemente il loro territorio difendendolo dagli altri maschi. Volano radente all’acqua e si posano anche a terra. Controllano la deposizione delle femmine, in modo che non vengano fecondate da altri maschi, come fanno molte specie a lei imparentate.

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Nicola Diana e Tribeba in concerto a Pettinengo: omaggio alle “radici” sonore dei migranti

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Sabato 3 agosto, alle ore 21, la suggestiva Piazza San Rocco di Pettinengo si è trasformata in palcoscenico per ospitare un evento musicale d’eccezione: il concerto di Nicola Diana con le sue launeddas – uno strumento antichissimo della tradizione sarda – e del gruppo tradfolk “Tribeba”, composto da Guido Antoniotti, Alessandro Zolt e Massimo Losito, che hanno incantato il pubblico con un vasto repertorio di musica per scacciapensieri e strumenti autocostruiti (una scopa-saxofono, un’arpa ricavata da una antenna a parabola, una lampada dell’Ikea).

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Tre Musei a convegno a Pettinengo nell’Anno Europeo delle Radici

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Migrazione come interdipendenza del mondo, legame che unisce tutte le cose e le persone, come le dita di una mano, diverse eppure ciascuna parte a proprio modo del tutto.

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Sabato 3 agosto 2024, all’Oratorio di San Grato d’ Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, tra le 9:30 e le 13:30, a Canton Gurgo (Pettinengo), si è svolto un interessante convegno sulla migrazione e le sue molteplici conseguenze su persone e territori, dal titolo: “a sonu de trunfa, al suono della ribeba, al suono dello scacciapensieri”, strumento migrante per natura.

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“Terra mia”, Poesia di Nicola Loi per “Su Nuraghe” di Biella in difesa dalle pale eoliche della Sardegna in fiamme

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Mentre si accavallano notizie che parlano di Sardegna in rivolta, giunge al Circolo culturale Sardo di Biella una nuova poesia di Nicola Loi di Ortueri, dal titolo “Terra mia”, accorata difesa dall’invasione, eolica e fotovoltaica. Nuova colonizzazione, che vorrebbe industrializzare, stravolgere l’Isola per alimentare quella che vien detta transizione energetica, devastando terra e mare che la circonda.

“No bastaiant sos macos foghistas”, “non bastavano i folli incendiari”, si lamenta nell’incipit il Poeta, con riferimento ai roghi di questi ultimi giorni: “Terra brujada de pagu valore”, “terra bruciata di poco valore”: facile preda per speculatori pronti a conficcare nuove pale eoliche.

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