Museo delle Migrazioni, luogo di incontro, di confronto e di memoria

museo migrazioni: benedizione con il grano

Pettinengo (Biella), via Fiume, 12 – Museo aperto tutte le domeniche dalle ore 15 alle ore 18 – Info, contatti, apertura a richiesta: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

Il Museo delle Migrazioni, Cammini di Storie e di Popoli, inaugurato lo scorso 29 Aprile 2017 a Pettinengo (BI), è un luogo nel quale condurre il visitatore alle comuni radici del presente.
In quanto ecomuseo, è «espressione della cultura di un territorio considerato nella sua globalità», il cui obiettivo – come definitivo dalla Legge Regione Piemonte n. 31/1995 e dalla inerente dottrina degli studi etno-antropologici – è quello di «valorizzare le diversità delle nostre società (…), mettendone in evidenza le caratteristiche, le ricchezze, le trasformazioni che ce le hanno consegnate come oggi le possiamo percepire» (cfr. G.L.Bravo, L.Marasso e I.Testa in D.Porporato, Nuove Pratiche di comunità, 2010).
Aderente alla Rete Museale Biellese, le esposizioni ivi inserite vedono protagonisti i migranti “storici” dell’ambito locale, ossia i Piemontesi, i Sardi ed i Veneti, le loro speranze, fatiche ed avventure, vissute contribuendo allo sviluppo delle comunità con le quali si sono integrati a dispetto del frequente pregiudizio e della inevitabile diversità.Continua a leggere →

Quarti di finale: Su Nuraghe Calcio Biella contro Fulgor Valdengo

Su Nuraghe Calcio Biella, OPR Cossato, Pino Lopez

Su Nuraghe Calcio Biella scenderà in campo questa sera, alle ore 22:00, presso il centro sportivo “Vittorio Pozzo” di Ponderano per il primo incontro dei quarti di finale del campionato di calcio a 7 che si svolge sotto l’egida di A.C.S., Attività Sportiva Confederate, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI.
Superati gli ottavi di finale con una vittoria (5-4) e un pareggio (4-4) contro OPR Cossato, i giovani con lo stemma della Sardegna sul petto entrano nei quarti di finale: sfideranno questa sera sul terreno di casa Fulgor Valdengo in andata, a Ponderano per reicontrare la stessa formazione giovedì 11 maggio, alle ore 22, presso il centro sportivo Openkinetik, in piazza Collobiano, 4, bella struttura privata dedicata alla riatletizzazione sportiva.
Nella settimana del 15 Maggio si svolgerà la semifinale. La Finale che proclamerà il campione provinciale si effettuerà nella settimana del 22 Maggio.

Efisangelo Calaresu

Nell’immagine: giocatori di Su Nuraghe Calcio Biella (pettorina verde) e OPR Cossato, con l’arbitro Pino Lopez.

La poesia di Maria Rosa Cugudda a Su Nuraghe di Biella

Sabato 13 maggio, ore 21:00, in via Galileo Galilei, 11, Roberto Perinu e Giovanni Carta presentano il libro Anima di Corallo, la poesia di Maria Rosa Cugudda – Ingresso libero

Maria Rosa CuguddaSe poesia è canto dell’anima, distillato di sentimenti, essenza di valori, allora scorrendo questo saggio il lettore si può abbeverare di ‘vera’ poesia. Perché qui Maria Rosa Cugudda dimostra di saper cogliere dalla vita attimi universali e ce li rende in versi liberi, ma incatenati all’esperienza non sempre lieta del vivere.
Nelle pagine si alternano visioni d’incanto, una natura trionfante e apportatrice di gioia, a spazi grigi, disperati, solitari. Mari azzurri, bagliori di luce, estati infuocate, germogli di spighe, profumi di paglia, mattine di fiori profumate, lasciano spazio a istanti permeati da profumo di tristezza, da pianto, da solitudine. Geme l’animo dell’autrice, ma “in voi parole inutili vane – fredde vuote – ritrovo conforto – alla mia disperazione – e vi chiamo a lenimento – del mio dolore”.
Eppure c’è fame di vita quando, nella sua missione di educatrice, sospinge un ragazzo lontano dalla droga mortale; quando guarda alla morte dei cari, rievocati non in spoglie mortali ma come creature sempre vive; anche quando arriva l’autunno del cuore, e si è travolti dall’uragano che sconvolge la quotidianità mai abbastanza valutata, ma evocata con profondità dall’anima straziata.Continua a leggere →

E come ÈBBA, una parola sarda al mese: cavalla

l'incipit E in Giampaolo Mele, Die ac NocteÈBBA log., ègua camp. ‘cavalla’. Wagner, il padre della linguistica sarda, non è toccato dal fatto che in Sardegna sopravvivano ébba ed égua, senza un possibile masch. *équu. Per lat. ĕquus in Sardegna non c’è alcun riscontro. Ed abbiamo inoltre una divaricazione: cáḍḍu al Nord, cuaḍḍu al Sud. Che non sono la stessa cosa, avendo origini del tutto diverse.
A ben vedere, i problemi relativi alla presenza del lat. f. ĕqua e l’assenza del m. ĕquus si ripetono in similari tradizioni romanze. In quasi tutta Europa successe lo stesso, col corollario che l’uso di masch. ĕquus nel Medioevo si perdette a favore di căballus, che è la matrice dell’it. ‘cavallo’, del camp. cuaḍḍu e dei consimili lemmi della Sardegna centrale.
Sul log. caḍḍu ‘cavallo’ Wagner opera un vero gioco di prestigio, occultandone la problematica mediante la confusione ed il rimescolamento caotico del lemma col consimile caváḍḍu (Bitti: così almeno è la registrazione fatta da Wagner), cabáḍḍu (Nuoro, Orani), ‘ováḍḍu (Fonni, Oliena, Orgosolo, Olzai, Ollolai, Gavoi, Ovodda), caáḍḍu (Dorgali, Modolo, Bottidda), cuáḍḍu (Campidano). Wagner suggella il suo discorso con la citazione medievale del codice di S. Pietro (cavallu), codice di Trullas (cauallu). Così operando, Wagner crede di avere buon gioco a dimostrare che la base etimologica del termine logudorese sarebbe il latino căballus ‘cavallo castrato’, ‘cavallo adibito a lavori ordinari’ (citato da Ovidio e Catone), nonostante che, secondo Varrone, e secondo lo scoliaste di Persio ed altri, questa fosse una voce peggiorativa, rozza, plebea che non riuscì mai ad inficiare e cancellare l’uso privilegiato, presso le stesse masse, di ĕquus (‘cavallo’, specialmente ‘stallone’ quando lo si abbina e lo si confronta idealmente alla fattrice ĕqua).Continua a leggere →

Pomeriggi in amicizia a Su Nuraghe con le donne del filet

Su Nuraghe, Donne del filet

È mercoledì e, come di consueto, i locali del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella si animano della presenza del gruppo delle “donne del filet”, che ogni settimana, il mercoledì pomeriggio si incontrano per lavorare, imparare nuove tecniche con ago e filo, confrontarsi e consigliarsi sui vari lavori… Arrivano alla spicciolata, occupano quasi sempre lo stesso posto e quasi sempre qualcuno porta un dolce da condividere. Oggi i biscotti li ha portati la mamma di Monica, una giovane amica che ha percorso un breve periodo con il gruppo, ma che poi è stata sopraffatta dal brutto male contro il quale aveva combattuto con forza e tenacia eccezionali. La mamma ha promesso che ritornerà, per stare un poco in compagnia… sì, perché le “donne del filet” non condividono solo il lavoro, ma le lega anche una solida amicizia; ci si conosce da anni, ma si è sempre pronte ad accogliere nuove amiche! Quindi, se qualcuna ama lavorare con il filo e vuole passare un pomeriggio in amicizia, è sicuramente la benvenuta in via Galileo Galilei, 11. Chi volesse aggregarsi, può telefonare e chiedere informazioni a Grazia 3294236841.Continua a leggere →