Bosa nelle immagini dei Sardi acquisiti del Circolo di Biella

Obiettivo Sardegna, partecipanti alla serata

Video con le immagini di Bosa

Sabato 3 dicembre presso la sede di Su Nuraghe di Biella si è tenuto il secondo appuntamento “Obiettivo Sardegna”, dedicato alla proiezione di immagini realizzate dai “Sardi acquisiti” del Circolo.
“I figli adottivi” della serata, Giuseppe Naccari e Gloria Reticelli di origini venete/pugliesi/biellese, hanno presentato Bosa, città della Planargia a Sud di Alghero ed i luoghi che hanno avuto modo di conoscere durante le loro vacanze che qui si svolgono dall’estate 2005.
Come detto, durante la presentazione “sono stati proposti nelle immagini i colori, i luoghi, le persone, ma non è stato ovviamente possibile trasferire i profumi, i sapori, i suoni e, soprattutto, l’affetto che ci lega agli amici che ci aspettano ogni anno sull’Isola e che ricambiano l’ospitalità facendoci visita in Terra biellese”.
Per concludere in allegria la serata “su cumbidu” con dolce e formaggi del territorio biellese, il tutto “innaffiato” da vino della zona del lago di Viverone,
Come dolce è stato preparato da Cristina, amica della coppia, il “palpiton”, torta tipica mongrandese a base di pere, amaretti, cioccolata e cacao in polvere, uvetta, pane ammollato nel latte, uova, burro, scorza di limone e liquore. La parte salata è stata invece offerta dal Caseificio Valle Elvo di Occhieppo Superiore il cui Presidente, Gianni Longo e l’Amministratore Mario Simone sono amici di Giuseppe.Continua a leggere →

Vescovo di Cagliari, Su signale de sa Rughe in Limba sarda

mons. Arrigo Miglio, Serafina Mascia

Il recente congresso nazionale della F.A.S.I., Federazione Associazioni Sarde in Italia, svoltosi a Cagliari alla fine del mese di ottobre, ha accolto tra i partecipanti l’arcivescovo metropolita di Cagliari, mons. Arrigo Miglio che ha celebrato la santa Messa in una sala dell’albergo dove erano alloggiati i delegati provenienti dai circoli sardi d’Italia.
La Santa liturgia è iniziata con “Su signale de sa Santa Rughe”, il segno della Croce in Lingua sarda, pronunciato dal celebrante e dai fedeli. Il gesto, accompagnato dalle parole in Limba, confermano la sensibilità e l’attenzione del vescovo di origine piemontese, Presidente della Conferenza episcopale sarda, per la lingua e la cultura del popolo che lo ha accolto a Cagliari e a Iglesias come amato pastore. “Pastore con l’odore delle pecore, pastore in mezzo al proprio gregge”, seguendo l’invito di papa Francesco rivolto ai sacerdoti della sua diocesi durante un’omelia nella basilica di San Pietro in Vaticano.Continua a leggere →

Obiettivo Sardegna, Bosa vista con cuore continentale

Giuseppe Naccari e Gloria Reticelli

Sabato 3 dicembre, alle ore 21, a Biella, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, secondo appuntamento con “Obiettivo Sardegna”, proiezione di immagini di Bosa realizzate da Giuseppe Naccari e Gloria Reticelli. Ingresso libero

“Obiettivo Sardegna” è il nuovo appuntamento culturale che vede protagonisti soci “continentali”, coloro che hanno scelto di far parte della grande famiglia di Su Nuraghe. Pur non avendo origini e ascendenze sarde, una coppia di “Biellesi” salirà in cattedra per presentare l’Isola che hanno scelto di amare attraverso frequentazioni, facendo base a Bosa. Giuseppe Naccari e Gloria Reticelli, soci che si avvalgono del servizio di bigliettazione offerto da Su Nuraghe, in collaborazione con Eurotarget Viaggi, Centro servizi F.A.S.I.(Federazione Associazioni Sarde in Italia), sono, il primo, già impiegato comunale, nato a Biella 61 anni fa da genitori veneti, Margherita, di Vicenza, Piero di Portotolle, cantoniere nel comune di Camburzano. La moglie è insegnante della Scuola primaria, nata a Biella 58 anni fa da Rosanna di Occhieppo Superiore, operaia tessile e da Vito, magazziniere presso Avandero, “Biellese”, originario della provincia di Bari.
Il loro è un vecchio amore per le belle isole italiane. Ma né le permanenze ad Ischia, né le vacanze in Sicilia erano mai riusciti a soddisfare le loro aspettative. La scoperta della Sardegna ha fatto scattare quel qualcosa da cui discende la fedeltà e la voglia di partire che ogni anno li porta a Bosa, come uccelli migratori a ritrovare il nido abbandonato l’estate precedente.

Efisangelo Calaresu

Mexina antigas, medicine antiche, racconti in Lingua sarda a Biella

Parlare in Lingua sarda a Biella – laboratorio linguistico – incontri mensili – prossimo appuntamento martedì 29 novembre, ore 21, partecipazione libera a tutti, anche per chi non è o non parla sardo ma conosce ed usa la lingua materna anche diversa dal sardo – coordina Biagio Picciau

insegna processionale in paglia di frumentoS’amigu Brunu Orrù de Sinnia est una vera minniera de contus e paristorias chi donnia mesi nos arregalat in “Ajò a fueddai” de “Sinnai notizie.
Custa borta s’at arregordau algunas mexina antigas chi meda de nosu emus intendiu de aiaias nostras a piciocheddus. Mexinas chi no tenendi perunu fundamentu de iscientzia, atru no sunt che pratiga de donnia di in s’antigoriu, amesturada cun bona parti de brusceria.

S’INTZERRA
Prima de totu est de nai ca s’intzerra podiat essiri de duas calidadis: sa calidadi femina, chi sanàt luegus, e sa calidadi mascu chi fiat mala a sanai.
Po sanai custa calidadi s’imperàt s’ollu de trigu, chi si oteniat pistendi su trigu candu ancora non fiat cotu beni e boghendindi su suci. Atras bortas s’imperàt unu impiastu fatu cun tzrufuru, oll’e procu e cinixu de sramentu. In atras parti de Sardinnia fiant sciacuaduras de lati virgini, oberusiat, de lati de brebei chi no iat mai angiau. Opuru, ancora, si podiat fai sa mexina de “s’ngiriu de s’agu” chi si fiat, fendi girai un’agu po tre bortas a giru a giru de s’intzerra e, in su mentris, si naràt su Creu.Continua a leggere →

Messa di suffragio per chi è morto lontano dalla terra in cui è nato

Biella, basilica di san Sebastiano, piazzetta Alberto Ferrero della MarmoraDomenica 27 novembre, a Biella, alle ore 18, nella chiesa di San Sebastiano, Santa Messa di suffragio per tutti coloro che sono morti lontano dalla terra in cui sono nati. Chi vuole, può portare la fotografia del proprio congiunto da mettere ai piedi dell’altare.
La basilica san Sebastiano, tempio civico della Città di Biella e, ancor più, il santuario eusebiano alpino di Santa Maria di Oropa, sono luoghi sacri molto cari ai Biellesi. Entrambi uniti profondamente ai Sardi e alla Sardegna da un forte filo conduttore: Oropa, attraverso sant’Eusebio da Cagliari, evangelizzatore del IV secolo, patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano nella regione alpina affidatagli e nella nativa Cagliari; San Sebastiano, cappella di famiglia dei La Marmora, attraverso le spoglie mortali del conte Alberto Ferrero, Senatore del Regno sardo, Luogotenente e Comandante generale, dedicò la sua vita allo studio della Sardegna sotto diversi aspetti, pubblicando più di cinquanta lavori scientifici, fondamentali per i successivi studi e le moderne conoscenze dell’Isola. Riconoscenti, la punta più alta del Gennargentu porta il suo nome; a lui sono intitolate le principali piazze e le più importanti vie delle città sarde, finanche nel più piccolo paese.Continua a leggere →