Vittoria “sarda” degli studenti di Mosso: Budelli resta pubblica

Gli studenti di Mosso: «felici per la sentenza, ma ora l’isola deve diventare regno dei giovani» – Budelli ora è di tutti, ma la grande colletta non si ferma

eco di biellaHanno raggiunto la loro personale cima – anche se la scalata continua – i ragazzi della scuola media di Mosso, autori nei mesi scorsi del fortunatissimo progetto di crowdfunding per l’acquisto dell’isola sarda di Budelli al fine di farne il “quartier generale” dei giovani. Il tribunale di Tempio Pausania ha infatti messo la parola fine alla vicenda della proprietà del magnifico terreno, assegnandolo definitivamente al Parco Nazionale della Maddalena.
La notizia è immediatamente rimbalzata dalle cronache nazionali e dai caldi scenari isolani all’alta Valle di Mosso, dove i giovani guidati da Giuseppe Paschetto, professore di Scienze e mente dell’iniziativa, hanno esultato di gioia. «Siamo felici! – affermano – Il nostro obiettivo di restituire alla collettività l’isola della spiaggia rosa è stato raggiunto». Ma la sfida non è ancora finita. La raccolta pubblica di offerte, per la quale è stato allestito anche un apposito sito (nonsisbudellilitalia.com), prosegue senza tregua. E a spiegarne il senso sono gli stessi ragazzi: «Molti pensano che se non fosse stato per tutto il rumore che abbiamo fatto, Budelli non sarebbe diventata di tutti così in fretta. Ci piace pensare che sia così! Ma ora bisogna pensare al secondo obiettivo: Budelli deve diventare l’isola dei giovani. Wwf e il Parco Nazionale di La Maddalena ci hanno sostenuti in quest’idea fin dall’inizio e ora possiamo impiegare la nostra colletta per questo scopo».Continua a leggere →

Sassarini biellesi, documenti inediti in mostra a Biella

Martedì 24 maggio, ore 21, inaugurazione mostra “Sassarini biellesi Combattenti e Caduti nella Grande Guerra 1915-1918” – presentazione del Capitano prof. Federico Zorio – Apertura fino al 24 giugno 2016 – martedì, venerdì e sabato, dalle ore 21, alle ore 23 – Catalogo della mostra disponibile durante la serata inaugurale – Vino d’onore – Ingresso libero

mostra sassarini biellesiIn occasione delle manifestazioni per il centesimo anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Circolo Culturale Sardo di Biella offre alla popolazione biellese e all’Isola di origine, un frammento inedito di storia comune, fondante uno dei miti più solidi della Grande Guerra: la Brigata “Sassari”.
Nel 2008, quando venne inaugurata l’area monumentale di Nuraghe Chervu, nel fare il computo dei Caduti dell’attuale Città di Biella, scoprivamo che i dati riportati sulle lapidi risultavano incompleti.
Nel mentre, il capitano Federico Zorio iniziava la ricerca presso gli Archivi di Stato di Biella e di Vercelli passando in rassegna i fogli matricolari dei mobilitati e chiamati alle armi dal 1874 fino alla leva dell’anno 1900.
Oggi, dopo otto anni di lavoro, grazie a Federico Zorio, siamo in grado di conoscere i nomi dei 3.121 Caduti dell’attuale Provincia di Biella: tra loro, sei emigrati biellesi Combattenti Caduti in Francia nella Legione garibaldina e 22 “Sassarini biellesi” chiamati alle armi. Sette non hanno più fatto ritorno.
A loro, i Sardi del presente dedicano questo lavoro che riproduce i fogli matricolari e i monumenti che ne riportano i nomi, ringraziando Federico Zorio per averne permesso l’identificazione e l’Archivio di Stato di Vercelli la pubblicazione.Continua a leggere →

Su Rosariu cantadu a Pettinengo, pregare in lingua materna

Chiesa di s. Grato e s. Eusebio di Gurgo

Lunedì 23 maggio, alle ore 20.00, a Pettinengo, nella chiesa intitolata a San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, i Sardi di Biella si uniranno agli abitanti di Canton Gurgo pregando in lingua materna. Anche quest’anno, i quotidiani appuntamenti serali del mese mariano, animati da un nutrito gruppo rionale, vedranno la presenza della comunità sarda in continuità di fede e cultura con l’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano nelle zone affidate alla sua guida da papa Giulio I, con l’istituzione a Vercelli (16 dicembre dell’anno 345), della prima diocesi di quello che diverrà l’attuale Piemonte.
Nella cultura sarda preghiera e poesia sono sempre cantate, a significare l’eccezionalità, l’uscire fuori dall’ordinario, altro dall’usuale. Un po’ come i toni cantillatori propri dei testi sacri, trasmigrati dal giudaismo nell’universo cristiano. “Idiota è colui che legge la Torah senza cantillare”, afferma un’antica sentenza ebraica.
In Su Rosariu cantadu dei Sardi, con semplici melodie, la parola si espande nel tempo e nello spazio architettonico, favorendo il rapporto col trascendente: forme di lirismo verbale che rendono speciale il parlare direttamente con Dio o mediato attraverso santi intercessori.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Chiesa di s. Grato e s. Eusebio di Gurgo, ingresso.

Giovani a Su Nuraghe raccontano le bellezze naturali dell’Asinara

gruppo di partecipanti a su nuraghe film

Sabato scorso, a Biella, Su Nuraghe Film, la rassegna cinematografica per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore, dedicata ai Sardi di seconda e di terza generazione, ha visto la presenza di un gruppo di coetanei ad accompagnare Luciano Sanna, giovane imprenditore che con il fratello è titolare dell’impresa di famiglia, la Filatura pettinata M.G., una delle migliori imprese italiane che contribuisce a rendere il comparto produzione e commercio all’Ingrosso di filati di lana e seta, un elemento fondamentale del tessuto economico produttivo italiano.
In cartellone “Sinuaria”, film che nel titolo ripropone l’antico nome dell’Asinara, messo a disposizione da I.S.R.E., Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna. Il breve cortometraggio della durata di 15 minuti, è ambientato nell’Isola a Nord della Sardegna, girato nel 2015, scritto e diretto dal cagliaritano Roberto Carta. Racconta la storia di Michele Murtas, detenuto il cui talento nel tagliare i capelli lo trasformerà nell’idolatrato parrucchiere delle mogli di guardie, assistenti e funzionari dell’istituto penitenziario.
A fine serata, nel rispondere alle domande del pubblico, alcuni presenti hanno ricordato le loro esperienze sulla piccola Isola, quando bambini, in compagnia dei genitori impiegati nella struttura penitenziaria, andavano a giocare su quelle spiagge sempre molto esclusive, divenute Parco Nazionale dell’Asinara, area naturale protetta, istituita nel 1997 con la dismissione del carcere di massima sicurezza.

Salvatorica Oppes

Pasqualino Senes, pizzaiolo professionista a Su Nuraghe

Pasqualino Senes davanti al forno di Su Nuraghe

Sabato 21 maggio, dalle ore 19.30, le pizze sfornate a Su Nuraghe saranno opera del pizzaiolo professionista Pasqualino Senes di Pozzomaggiore. Nella primavera del 1961 la sua famiglia lascia la Sardegna. Così, all’età di dieci anni, Pasqualino arriva a Biella con i suoi cinque fratelli.
Sedicenne lavora alla Filatura di Pollone. Caporal maggiore nell’Esercito, finito il servizio militare, apre la prima pizzeria Il coccodrillo, a Santhià, coronando nel nuovo lavoro, la passione per la cucina, osservando e avendo a modello la bravura di La Canova, pizzeria napoletana operante in quegli anni a Biella. Poi, fino alla pensione, a Ponderano gestisce Pulcinella, l’attuale pizzeria Mangiafuoco.
Fin da piccolo, mi è sempre piaciuto cucinare – afferma con un lampo di compiacimento negli occhi – imparare e conoscere le diverse tecniche di manipolazione dei cibi. Durante tutta la mia attività lavorativa ho partecipato a fiere, esposizioni e a molti corsi di aggiornamento: Stresa, Milano, Padova, Lignano Sabbiadoro, incontrandomi con pizzaioli del Nord Italia, per perfezionarci, scambiarci esperienze“.Continua a leggere →