Sassarini biellesi, documenti inediti in mostra a Biella

Martedì 24 maggio, ore 21, inaugurazione mostra “Sassarini biellesi Combattenti e Caduti nella Grande Guerra 1915-1918” – presentazione del Capitano prof. Federico Zorio – Apertura fino al 24 giugno 2016 – martedì, venerdì e sabato, dalle ore 21, alle ore 23 – Catalogo della mostra disponibile durante la serata inaugurale – Vino d’onore – Ingresso libero

mostra sassarini biellesiIn occasione delle manifestazioni per il centesimo anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, il Circolo Culturale Sardo di Biella offre alla popolazione biellese e all’Isola di origine, un frammento inedito di storia comune, fondante uno dei miti più solidi della Grande Guerra: la Brigata “Sassari”.
Nel 2008, quando venne inaugurata l’area monumentale di Nuraghe Chervu, nel fare il computo dei Caduti dell’attuale Città di Biella, scoprivamo che i dati riportati sulle lapidi risultavano incompleti.
Nel mentre, il capitano Federico Zorio iniziava la ricerca presso gli Archivi di Stato di Biella e di Vercelli passando in rassegna i fogli matricolari dei mobilitati e chiamati alle armi dal 1874 fino alla leva dell’anno 1900.
Oggi, dopo otto anni di lavoro, grazie a Federico Zorio, siamo in grado di conoscere i nomi dei 3.121 Caduti dell’attuale Provincia di Biella: tra loro, sei emigrati biellesi Combattenti Caduti in Francia nella Legione garibaldina e 22 “Sassarini biellesi” chiamati alle armi. Sette non hanno più fatto ritorno.
A loro, i Sardi del presente dedicano questo lavoro che riproduce i fogli matricolari e i monumenti che ne riportano i nomi, ringraziando Federico Zorio per averne permesso l’identificazione e l’Archivio di Stato di Vercelli la pubblicazione.Continua a leggere →

Su Rosariu cantadu a Pettinengo, pregare in lingua materna

Chiesa di s. Grato e s. Eusebio di Gurgo

Lunedì 23 maggio, alle ore 20.00, a Pettinengo, nella chiesa intitolata a San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, i Sardi di Biella si uniranno agli abitanti di Canton Gurgo pregando in lingua materna. Anche quest’anno, i quotidiani appuntamenti serali del mese mariano, animati da un nutrito gruppo rionale, vedranno la presenza della comunità sarda in continuità di fede e cultura con l’antesignano Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte, introduttore del culto mariano nelle zone affidate alla sua guida da papa Giulio I, con l’istituzione a Vercelli (16 dicembre dell’anno 345), della prima diocesi di quello che diverrà l’attuale Piemonte.
Nella cultura sarda preghiera e poesia sono sempre cantate, a significare l’eccezionalità, l’uscire fuori dall’ordinario, altro dall’usuale. Un po’ come i toni cantillatori propri dei testi sacri, trasmigrati dal giudaismo nell’universo cristiano. “Idiota è colui che legge la Torah senza cantillare”, afferma un’antica sentenza ebraica.
In Su Rosariu cantadu dei Sardi, con semplici melodie, la parola si espande nel tempo e nello spazio architettonico, favorendo il rapporto col trascendente: forme di lirismo verbale che rendono speciale il parlare direttamente con Dio o mediato attraverso santi intercessori.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine: Chiesa di s. Grato e s. Eusebio di Gurgo, ingresso.

Giovani a Su Nuraghe raccontano le bellezze naturali dell’Asinara

gruppo di partecipanti a su nuraghe film

Sabato scorso, a Biella, Su Nuraghe Film, la rassegna cinematografica per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore, dedicata ai Sardi di seconda e di terza generazione, ha visto la presenza di un gruppo di coetanei ad accompagnare Luciano Sanna, giovane imprenditore che con il fratello è titolare dell’impresa di famiglia, la Filatura pettinata M.G., una delle migliori imprese italiane che contribuisce a rendere il comparto produzione e commercio all’Ingrosso di filati di lana e seta, un elemento fondamentale del tessuto economico produttivo italiano.
In cartellone “Sinuaria”, film che nel titolo ripropone l’antico nome dell’Asinara, messo a disposizione da I.S.R.E., Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna. Il breve cortometraggio della durata di 15 minuti, è ambientato nell’Isola a Nord della Sardegna, girato nel 2015, scritto e diretto dal cagliaritano Roberto Carta. Racconta la storia di Michele Murtas, detenuto il cui talento nel tagliare i capelli lo trasformerà nell’idolatrato parrucchiere delle mogli di guardie, assistenti e funzionari dell’istituto penitenziario.
A fine serata, nel rispondere alle domande del pubblico, alcuni presenti hanno ricordato le loro esperienze sulla piccola Isola, quando bambini, in compagnia dei genitori impiegati nella struttura penitenziaria, andavano a giocare su quelle spiagge sempre molto esclusive, divenute Parco Nazionale dell’Asinara, area naturale protetta, istituita nel 1997 con la dismissione del carcere di massima sicurezza.

Salvatorica Oppes

Pasqualino Senes, pizzaiolo professionista a Su Nuraghe

Pasqualino Senes davanti al forno di Su Nuraghe

Sabato 21 maggio, dalle ore 19.30, le pizze sfornate a Su Nuraghe saranno opera del pizzaiolo professionista Pasqualino Senes di Pozzomaggiore. Nella primavera del 1961 la sua famiglia lascia la Sardegna. Così, all’età di dieci anni, Pasqualino arriva a Biella con i suoi cinque fratelli.
Sedicenne lavora alla Filatura di Pollone. Caporal maggiore nell’Esercito, finito il servizio militare, apre la prima pizzeria Il coccodrillo, a Santhià, coronando nel nuovo lavoro, la passione per la cucina, osservando e avendo a modello la bravura di La Canova, pizzeria napoletana operante in quegli anni a Biella. Poi, fino alla pensione, a Ponderano gestisce Pulcinella, l’attuale pizzeria Mangiafuoco.
Fin da piccolo, mi è sempre piaciuto cucinare – afferma con un lampo di compiacimento negli occhi – imparare e conoscere le diverse tecniche di manipolazione dei cibi. Durante tutta la mia attività lavorativa ho partecipato a fiere, esposizioni e a molti corsi di aggiornamento: Stresa, Milano, Padova, Lignano Sabbiadoro, incontrandomi con pizzaioli del Nord Italia, per perfezionarci, scambiarci esperienze“.Continua a leggere →

Gita in Sardegna: ci hanno accolti in modo splendido

Isola di San Pietro

Altre immagini della gita in Sardegna

Per la seconda volta in Sardegna, il nostro Gruppo LIPU Biella-Vercelli ha scelto la costa occidentale e meridionale della Sardegna.
Arrivati in aereo ad Alghero, abbiamo proseguito per Bosa, cittadina antica nella valle del Temo.
Con la guida naturalistica abbiamo visitato gli stagni di Cabras e Santa Giusta popolati di numerosa avifauna e la neonata Oasi delle Orchidee.
Con l’area Archeologica Fenicia di Thàrros abbiamo concluso la giornata.
Dopo la visita del grande insediamento nuragico Su Nuraxi a Barùmini, e del Tempio di Antas a Fluminimaggiore, nel teatro di Iglesias, dopo la visita della città, gli amici sardi ci hanno accolti in modo splendido con uno spettacolo musicale seguito da una degustazione di prodotti tipici locali.
Abbiamo apprezzato l’esibizione di una giovane cantante accompagnata da un bravo pianista e del coro di Iglesias che in passato avevamo il piacere di conoscere in Piemonte, durante un concerto a San Germano Vercellese.
Dopo aver ammirato le bellezze naturali dell’Isola di San Pietro, abbiamo sostato a Sant’Antioco per la visita alla cittadina e l’incontro con Chiara Vigo al Museo del Bisso.
Le grotte di Is Zuddas a Santadi sono state una vera sorpresa con le loro formazioni di cristalli di aragonite.Continua a leggere →