Su Nuraghe incorona i vincitori del Gran Torneo di carte

su nuraghe, torneo di carte 2016

Si è concluso martedì 9 febbraio il “Gran torneo di carte a scala quaranta”, organizzato dal Circolo Culturale Sardo di Biella, aperto agli aderenti ai Circoli Arci ed Acli presenti nel territorio.
Le gare, iniziate sabato 6 febbraio, hanno visto la partecipazione di giocatori provenienti da altre realtà associative che hanno accolto l’invito all’incontro sui tappeti verdi di Su Nuraghe.
Con l’attento coordinamento di Carlo Avantario, le semifinali e le finali, che si sono disputate nei giorni di sabato e martedì, hanno selezionato i migliori giocatori, incoronando i vincitori dell’edizione invernale 2016. Risultano premiati: 1° Anna Premoli; 2° Luciano Atzei; 3° Franco Agus; 4° Silvano Bezzi.
Ai quattro finalisti, il presidente di Su Nuraghe ha consegnato le medaglie coi nastri bianco-rosso e, dalle mani dei Soci, cesti ricolmi di prodotti sardi: pane carasau di Irgoli; vino e olive di Dolianova; mustazzolos di Oristano; salsiccia del Campidano e birra bionda di Sardegna prodotta negli stabilimenti di Assemini, alle porte di Cagliari.
Durante le gare, tutti i presenti hanno potuto gustare zippulas e parafrittus, dolci tipici del Carnevale isolano, preparati e offerti da Antonietta Ballone.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: vincitori del Gran Torneo di Carte a scala quaranta, inverno 2016.

Mostra ad Amsterdam di Francesca Lai, artista sardo biellese

Francesca Lai Windows of Windows

Francesca Lai, nata a Biella nel 1988 da madre di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno e padre di Tissi, in provincia di Sassari, da alcuni anni vive ad Amsterdam.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico “G. e Q. Sella” di Biella e studiato pittura all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, conseguendo la laurea con il massimo dei voti, si è trasferita in Olanda, per sperimentare un diverso sistema educativo nel campo artistico e per conoscere una realtà diversa; ha studiato per due anni, con ottimi risultati, alla Minerva Art Academy di Groningen, in cui ha potuto confrontarsi con altre tecniche quali video, fotografie e installazioni, scoprendo nuove direzioni ed un approccio sperimentale alle varie espressioni artistiche.
Ora, Francesca ha vinto il premio per giovani artisti del YAA (Young Artfund Amsterdam) e ha ricevuto un contributo per il suo progetto che riguarda “l’esplorazione, attraverso i dispositivi tecnologici, dei confini tra il tangibile e la realtà virtuale”, collocandoli uno dentro l’altro, mescolando le realtà fisiche e virtuali in un mix di natura e tecnologia, unendo la musica con il suo lavoro visivo.
Ad Amsterdam, alla Galleria Bradwolff Projects, è in corso la mostra personale di Francesca Lai “Windows of Windows”, inaugurata domenica 31 Gennaio 2016, aperta fino a domenica 14 febbraio 2016.
Precedenti esposizioni in Italia, Paesi Bassi, Turchia e Germania.

Roberto Tuveri

Voci di Su Nuraghe, canti in Limba per S.Giuseppe di Riva

Voci di Su Nuraghe

Sabato 12 marzo, alle ore 15.45, partendo dalla sede sociale di via Galileo Galilei, una delegazione di Su Nuraghe raggiungerà il sacello di San Giuseppe di Riva, prima tappa dell’antico percorso devozionale che porta al santuario della Madonna nera. In testa le launeddas con lo stendardo processionale di Santa Maria di Oropa e Sant’Eusebio da Cagliari, patrono del Piemonte, a significare nei segni e nelle insegne il profondo legame tra Isola e Terre alpine.
Nel IV secolo, 1700 anni fa, San’Eusebio da Cagliari venne inviato da papa Giulio I a cristianizzare il Piemonte ancora pagano, insediandolo come primo vescovo nella nuova sede episcopale di Vercelli, il 16 dicembre dell’anno 345.
In continuità di Fede e cultura con l’antesignano Eusebio, anche per l’edizione 2016, Su Nuraghe accoglie l’invito della “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis”, l’Associazione biellese di apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella, presieduta da Gabriele Prola.
Con gli abiti tradizionali della festa, la Comunità sarda di Biella parteciperà alla novena di San Giuseppe, venerato nel quartiere Riva, lo stesso in cui ha sede l’Associazione dei Sardi di Biella.Continua a leggere →

Gran favata, in tavola il gustoso Carnevale dei Sardi di Biella

favataSabato 13 febbraio 2016, alle ore 20, il Carnevale del Circolo Su Nuraghe entra nel vivo con un menù di tutto rispetto: la Gran favata, piatto tipico della cucina contadina. Al pari delle fagiolate alpine che riempiono le piazze di gente e profumi, i legumi di Sardegna sono l’alimento ricco della povera mensa contadina. Retaggio di antichi culti in ricordo dei morti ai quali venivano offerti legumi durante i banchetti funebri, ridistribuiti gratuitamente ai convenuti. Nella Roma antica, dall’inizio delle idi di febbraio (giorno 13) e fino al giorno 21, per nove giorni si celebravano gli antenati defunti.
Con la cristianizzazione, frammenti di antichi riti, tollerati e declassati riaffiorano nel folclore popolare.
Diversi gli ingredienti, oggi come allora; diverse sono le mille ricette di fagiolate e favate, in Piemonte come in Sardegna, tutte gelosamente custodite; tutte ottime al palato, una migliore dell’altra.
Quella di Su Nuraghe 2016 sarà la risultante degli accordi tra diverse tradizioni culinarie di cui sono depositari i cuochi chiamati ai fornelli.
Nel mentre, si inizia a mondare le fave, scegliendole una ad una, prima di essere messe a bagno nelle capienti xiveddas, grandi recipienti di terracotta ancora in uso in Sardegna e che a Biella fanno bella mostra di sé, appese alle pareti delle cucine di Su Nuraghe.
Costine, zampini, cotenne, muso e code di maiale saranno gli ingredienti che daranno gusto ad un piatto tanto atteso da rendere insufficienti le accoglienti sale del Circolo.
Info e prenotazioni fino ad esaurimento posti: 01534638.

Giovanni Usai

Siamo un popolo di migranti, Sardi a fianco di Caritas

Su Nuraghe Calcio Biella

Caritas, l’accoglienza di Biella per chi non può tornare nel proprio Paese

Don Francesco Soddu, sassarese di origine è oggi il direttore di Caritas Italiana.
Orgoglio sardo e occhi sorridenti sottolinea così l’impegno che la Caritas deve mettere a favore dell’accoglienza di chi viene da lontano: “Siamo un popolo di emigranti – afferma don Francesco – ed ora siamo chiamati ad accogliere persone che arrivano dalla disperazione e donare loro, e a noi stessi, una possibilità di futuro“.
Questo appello, rafforzato dalle parole di Papa Francesco che incita ogni parrocchia d’Europa ad accogliere i profughi, è stato raccolto dalla Caritas diocesana di Biella che ha fatto dell’accoglienza diffusa un vero e proprio modello di intervento.
Biella si è “buttata” per la prima volta in questa “avventura” dal 2012, con tanto entusiasmo, e con la convinzione che l’integrazione vera passi attraverso la conoscenza diretta delle persone. Non lo sta portando avanti solo “facendo”, ma anche “animando” e sensibilizzando la comunità di riferimento. Per Caritas il senso autentico di questa accoglienza “diffusa” è condividere con la comunità il senso e il valore del proprio impegno e della propria attenzione verso gli altri, verso gli ultimi.Continua a leggere →