Significato dei mesi in sardo secondo antichi dizionari: Gennaio

Scano Montiferro, Alma mater

ARGHÍTTU anticamente indicherebbe il mese di GENNAIO. Oggi esso è rimasto ad un cognome, il quale, come tutti i cognomi, era un nome personale. Evidentemente esso veniva dato anche, sia pure non sempre, ad un figlio che nasceva in questo periodo. Ma indicò ovviamente anche il mese tout court.
La base etimologica di ARGHITTU starebbe nell’accadico (w)arḫu(m) ‘Luna’, ‘giorno della luna nuova’ + tû(m) ‘(formula di) incantesimo’ (parola anche sumerica). Il che lascerebbe supporre che al sorgere della Luna nuova, o al suo primo formarsi (quale Dio supremo del mondo sumerico) si facevano dei riti propiziatori o degli incantesimi.
Ma questo cognome potrebbe avere anche lo stesso significato del toponimo ARCHITTU. In tal caso la base etimologica più congrua sembrerebbe l’accadico (w)arḫitum ‘montly instalment, giorno iniziale del mese lunare (con la luna che inizia ad assumere la perfetta forma di arco)’.
A dirla corta, tutto lascerebbe intendere che il cognome ARGHITTU in origine indicasse il Capodanno (compreso, ovviamente, il primo mese dell’anno).Continua a leggere →

Brigata Sassari, film di Davide Mocci a Biella

Sabato 16 gennaio, alle ore 21, a Biella, nelle sale del Punto Cagliari, verrà proiettato il film Brigata “Sassari”, dai campi di battaglia, alle missioni di pace, opera del regista cagliaritano, Davide Mocci – ingresso libero.

LocandinaLa serata fa parte del XVIII ciclo di proiezioni Su Nuraghe Film, presentate da Sardi di seconda e di terza generazione, nati fuori, lontano dall’isola. Negli anni che celebrano i 100 anni della Grande Guerra, Manuel Gatti Bosincu, illustrerà la storia della Brigata “Sassari”, formata dai gloriosi 151° e 152° Reggimento fanteria, dalle trincee di allora alle “missioni di pace” di oggi.
La pellicola che è stata girata nell’anno 2000, ha una durata di 40,19 minuti.
La Brigata “Sassari”, nata nel corso della Prima Guerra Mondiale, rivive nei fotogrammi di questo film-documentario girato nei luoghi in cui il reparto nacque (Sardegna) e combatté (Veneto e Friuli Venezia Giulia).
Una serie di straordinarie sequenze d’epoca ed un rarissimo e inedito filmato concorrono a rievocare un’importante pagina della storia della Sardegna contemporanea e invitano le nuove generazioni a riscoprire la partecipazione dei Sardi alla Prima Guerra Mondiale.
Nella seconda parte del documento emerge il lungo cammino che, sulla strada del sacrificio e del valore, ha portato la Brigata agli onori della storia fino ad essere, dagli anni Novanta, protagonista nei Balcani ed in Medio Oriente di importanti missioni di pace.
Il filmato permette, in particolare, di conoscere la missione NATO (Stabilization Force) della Brigata Multinazionale Nord, in Bosnia Erzegovina, della quale hanno fatto parte i Sassarini della Brigata “Sassari”.

Salvatorica Oppes

Prodotti sardi e medaglie con nastro bianco-rosso

Torneo di carte a scopa, premiazione

Sabato 9 gennaio 2016, nelle sale del Circolo Su Nuraghe di Biella si è svolto il Gran Torneo di carte a scopa al quale erano invitati a partecipare gli affiliati ad altre Associazioni biellesi aderenti ai Circoli Arci ed Acli presenti sul territorio.
La serata, coordinata da Cesare Desotgiu e Carlo Avantario ha visto la partecipazione di giocatori estratti a sorte nella modalità a baraonda, cambiando ad ogni tornata di gioco la formazione dei tavoli.
A metà della lunga serata, su cumbidu, il rinfresco dolce e salato preparato ed offerto da Antonietta Ballone. Poi di nuovo a sfidarsi tra primiera, settebello, ori, carte e qualche scopa, in un clima di amicizia; nel mentre, in altra parte della sala, amici e sostenitori conversavano serenamente, passando di tanto in tanto tra i tavoli a controllare l’andamento delle partite.
A fine gara, grandi cesti ricolmi di prodotti sardi sono stati assegnati agli otto finalisti: Agus Franco, Atzei Luciano, Berton Alessandro, De Marchi Luciano, Faina Stefano, Foglietto Severino, Maffiotti Mario, Olla Giancarlo. A ciascuno di loro, il presidente Battista Saiu ha consegnato la medaglia di partecipazione con il nastro bianco-rosso, colori della Brigata “Sassari”, identificativi della Sardegna al pari dei più noti rosso-blu indossati dalla squadra del cuore.

Giovanni Usai

Nell’immagine: Torneo di carte a scopa, premiazione.

Manuel Gatti Bosincu dal mare dell’Asinara, alle Alpi biellesi

Manuel Gatti Bosincu, nato a Biella nel 1981 da Ricciotti, di Mesola (Ferrara) e da Maria Giovanna Bosincu, di Pozzomaggiore (Sassari) – presenterà «Brigata Sassari», film di Davide Mocci – Appuntamento a Biella, sabato 16 gennaio, ore 21, sale del Punto Cagliari – ingresso libero.

Manuel Gatti BosincuNato a Biella, Manuel Gatti Bosincu, iscritto all’Albo degli Agenti di commercio, da undici anni lavora per A.M.C. Alfa Metalcraft Corporation S.p.A, gestendo i 22 agenti diretti che operano nelle province di Biella, Vercelli e Torino: dalla Valsesia al Canavese, passando per il Biellese.
Da piccolo è cresciuto all’Asinara, in Sardegna, frequentando la scuola materna con i figli del personale impiegato nel più esclusivo penitenziario italiano dismesso alla fine del secolo scorso. Le cagionevoli condizioni di salute e il suo sottopeso avevano convinto i genitori ad affidarlo allo zio, Salvatore Lorenzo Spanu, comandante gli agenti di custodia, chiedendo di accoglierlo con gli altri bambini che vivevano tra Cala Reale e Cala Oliva, immersi nella splendida natura incontaminata che di lì a pochi anni sarebbe stata dichiarata Parco Nazionale dell’Isola dell’Asinara.
Rientrato a Biella, l’imprinting dei primi anni lo porterà a trascorrere le vacanze nei luoghi della sua infanzia, fino al 1998, anno della definitiva chiusura di quello che era carcere di massima sicurezza.
Ogni estate continua ad andare in Sardegna, affittando casa in località sempre diverse, per cercare di conoscere la grande Isola in ogni suo aspetto e paesaggio. “Vado in Sardegna – afferma illuminandosi in viso – perché è casa mia almeno al 90%. Il rimanente di me è romagnolo e un po’ piemontese“. E continua: “Sono andato alle Maldive e ai Caraibi, ma niente che non abbia già visto all’Asinara“.
Quando può, trascorre i fine settimana in Liguria, davanti al mare che arriva alla sua terra, esercitandosi nella pesca del tonno a traina, in barca per tenersi allenato, sempre pronto a ritornare all’Isola che ama.

Salvatorica Oppes