La Sardegna è casa mia, luogo di affetti e dell’anima

Massimiliano SiddiDall’età di 17 anni Massimiliano Siddi lavora come elettricista, dopo aver concluso il quinquennio di studi presso l’I.P.S.I.A., Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, indirizzo elettronico.
A soli sette mesi, il suo primo viaggio in Sardegna, accolto da nonna Angelina Foddi, a Guspini. Meta e approdo in un ambiente familiare che, unitamente alla famiglia naturale, ha formato il suo imprinting, quel particolare attaccamento alle origini, caratteristico degli esseri viventi, che si forma proprio nei primi mesi di vita. Da allora ogni momento è buono per ritornare nei luoghi degli affetti e dell’anima, non essendo sufficienti i tre mesi estivi, vissuti finché era studente.
La Sardegna è casa mia, più mia che la stessa Biella in cui vivo e sono nato – afferma Massimiliano – perché, ogni volta che posso partire in Sardegna, mi coglie un senso di benessere, sia che vada sa solo, con amici o con la fidanzata. Dell’Isola – continua – mi piace la mentalità aperta e solare della mia gente, il modo in cui vengo accolto, non solo dai familiari, i sorrisi di quelli che incontro, il senso di rispetto e di valori che si percepisce in ogni gesto e comportamento. Già all’arrivo della nave a Porto Torres, mi sento arrivato a destinazione, anche se devo ancora attraversare tutta la Sardegna per arrivare alla casa dei nonni“.

Eulalia Galanu

Su Nuraghe Film, Dolce Pompìa di Davide Mocci

Sabato 18 aprile – A Biella, alle ore 21, nelle sale del Punto Cagliari, in via Galileo Galilei, 11, appuntamento con Su Nuraghe Film, lezioni di cinema “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. In cartellone, Dolce pompìa – Regia di Davide Mocci – Ingresso libero.

Locandina filmLa serata sarà presentata da Massimiliano Siddi, nato a Biella nel 1972, da Antonello di Capoterra e da Renata Tuveri, di Guspini.
Il documentario mostra alcune peculiarità della Sardegna, alcune rare, altre uniche: la natura gradevole nella parte interna dell’isola ma soprattutto nelle coste, dominate sia da montagne che emergono dal mare che da candide spiagge dai fondali sabbiosi.
Le caratteristiche del clima e del terreno isolano favoriscono la produzione di numerose eccellenze alimentari e la crescita spontanea di altre, in certi casi salvate in extremis, prima di scomparire del tutto, fra queste l’antica tradizione della raccolta dei capperi nel Cagliaritano e la crescita di sa pompìa, un agrume sconosciuto in altre parti del mondo, una vera e propria rarità, esclusiva della Baronìa, territorio incastonato tra il mare e la montagna nella Sardegna orientale.
Le origini di questo agrume dalla forma rotondeggiante e dalla buccia bitorzoluta, sono tutt’oggi sconosciute.
Nel documentario scopriamo l’habitat degli alberi di sa pompìa e la preparazione di un dolce tipico che si ottiene lavorando l’agrume in base ad una antica ricetta tramandata oralmente.

Eulalia Galanu

Bambini, giovani e anziani a Su Nuraghe, 1°Memorial Enrico Maolu

Biella, 1°Memorial Enrico Maolu

Una giornata per ricordare Enrico Maolu nel quinto anno dalla sua scomparsa. La memoria del giovane amministratore di Su Nuraghe con una giornata che ha coinvolto anziani, giovani e giovanissimi che fanno capo alla comunità dei sardi di Biella.
La nutrita partecipazione alla tradizionale cena in favore dei bambini poveri dell’india, in continuità con la meritoria opera iniziata da Enrico Maolu, permette di continuare a sostenere i progetti di adozioni a distanza, in collaborazione con l’Associazione “Padre Renzo Zola” di Viverone, per sostenere in India gli studi di ragazzi bisognosi, aiutare concretamente la Scuola Primaria Braminica di Khajuraho (una missione umanitaria guidata dalla famiglia del maestro Ram Prakash Sharma) e un villaggio vicino, nello stato del Madhya Pradesh, a 600 km a sud di Delhi.
Nel pomeriggio si è svolto il 1° Torneo di ping pong, con la partecipazione di: Avantario Carlo, Chebh Rauf, Cianciosi Gregorio, Desogus Daniele, Donato Carlo, Mocci Andrea, Morello Gianni, Morello Luca, Nwolicha Temple, Pisoni Gabriele, Sau Alfio, Scaloni Mauro, coordinati dal direttore di gara Idelmino Rossi, col supporto di Cesare Erba di Tennistavolo Biella.
Il nuovo spazio ricreativo, allestito con due tavoli da ping pong presso il Circolo Su Nuraghe, è stato inaugurato sabato sera con una dimostrazione dei Campioni d’Italia Jacopo Sulis e Simone Cagna.Continua a leggere →

È morta zia Antonietta Sotgiu di Bosa, decana di Su Nuraghe

zia Antonietta SotgiuGiovedì sera è mancata all’affetto dei suoi cari zia Antonietta Sotgiu di 95 anni, vedova Calesini.
Lo annunciano i figli Gianluigi con Angela e le figlie Irene e Marta, Maurizio con la moglie Nicoletta e la figlia Erika con il marito Claudio e la piccola Ginevra. Le sorelle Maria, vedova Falchi, il fratello Alfonso e famiglia, la nipote Caterina con il marito Gianni e famiglia, i parenti tutti.
I funerali avranno luogo in Ponderano lunedì 13 aprile alle ore 10, partendo dalla chiesa parrocchiale di San Lorenzo.
Dopo la funzione religiosa la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Ponderano.
Il Santo Rosario sarà recitato domenica 12 aprile, alle ore 18.
Con il certificato di buona condotta morale rilasciato dal parroco di Bosa nel 1947, Antonietta partì dalla Sardegna per raggiungere, all’mbra del Monte di Oropa, Suor Maria Battistina – al secolo Caterina Sotgiu – una zia che, dal 1939, era “Pietatina” di clausura al Cottolengo di Biella. Alla sua morte, le suore consegnarono a zia Antonietta il telaio con il quale la religiosa era solita riprodurre i filet bosani. Antesignana dell’uguaglianza di genere, zia Antonietta ha continuato a trasmettere cultura e sapere e, soprattutto, la sua costante opera generatrice di riscatto femminile. A lei si deve anche il Corso di filet attivato presso il Circolo Culturale Sardo, nel 2009, erede di quella cultura materiale che affonda le radici nel solco del tempo, tramandando, attraverso la pratica del ricamo a meandro, la fabrilità appresa, fin da bambina, sulla soglia di casa, all’ombra dei vicoli assolati di Bosa.
Dopo la sua lunga vita di lavoro e di sacrifici, la sua opera prosegue nelle conoscenze donate alle abili mani delle “Donne del filet” di Su Nuraghe, unite nel rimpianto al dolore dei familiari.

Battista Saiu

È morto a 42 anni Cesare Pedrazzo, atleta e attore sacro

Cesare PedrazzoTroppo presto ha terminato la sua gara Cesare Pedrazzo di 42 anni, ucciso da un male incurabile, ex recordman del chilometro lanciato sugli sci, tra gli atleti biellesi più importanti nel settore degli sport invernali, dallo scialpinismo al trail.
Ne danno il triste annuncio la mamma Pina, il papà Corradino, la moglie Patrizia con il piccolo Luca, la zia Noris, i suoceri Adriano e Graziella, la cognata Paola con Stefano, zii, cugini e parenti tutti.
I funerali avranno luogo a Sordevolo sabato 11 aprile, alle ore 10.30, partendo dalla chiesa parrocchiale. Dopo la Santa Messa, il caro Cesare proseguirà per il cimitero locale.
Il Santo Rosario è stato recitato venerdì 10 aprile, alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale.
Attore nella sacra rappresentazione della Passione di Sordevolo, interpretava il difficile ruolo di Satana. Partecipava attivamente alla vita della comunità alpina e a quella di origine della moglie; ultima, la piantumazione a Nuraghe Chervu del piccolo albero in occasione della nascita del figlio Luca, nuovo virgulto in seno alla comunità dei Sardi di Biella.

Battista Saiu