Sardi ad Oropa con la neve tra segni, colori e linguaggi antichi

Sardi ad Oropa con la neveCon la neve marzolina che copriva di nuovo candore i cortili di Oropa, i Sardi di Biella si sono recati ai piedi della Madonna nera. Il pellegrinaggio si rinnova nella “Domenica di Laetare”, giorno in cui la Chiesa sospende la penitenza che prepara alla Pasqua. Per l’occasione, in sintonia cromatica col rosaceo dei paramenti sacri del sacerdote, i Sardi hanno indossato gli abiti della festa, entrando processionalmente in chiesa al suono delle launeddas. Accompagnati dagli antichi strumenti musicali isolani, davanti all’antico sacello eusebiano, sono stati intonati i gosos, lodi in limba mama, in lingua materna, dove Maria è invocata come “consoladora”, consolatrice.
In tale giorno, interrompendo il tempo quaresimale in cui gli altari sono spogli di fiori e l’organo tace, utilizzato solo per sostenere il canto, è permesso l’uso più ampio di strumenti musicali.
Alla fine della Missa majore cantata in sardo, don Edoardo Moro, canonico del capitolo di Santo Stefano, ha benedetto i semi di frumento che di lì a poco sarebbero stati distribuiti per essere messi a germinare in assenza di luce. Le tenere piantine ottenute, decorate con nastri, fiori e lumini accesi, potranno essere portate in chiesa per decorare l’altare del Santissimo Sacramento il prossimo Giovedì Santo, dopo la Messa che apre il triduo pasquale.
Segni e colori, linguaggi antichi popolarmente noti, custoditi e diffusi dai Sardi.

Eulalia GalanuContinua a leggere →

Buon compleanno Italia! Piemonte e Sardegna, 295 anni assieme

Biella, bandiere a Nuraghe Chervu
Biella, bandiere a Nuraghe Chervu.

154° Anniversario dell’Unità d’Italia – Festa ufficiale istituita nel 2012 come “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia”.

Stamane alle prime luci del giorno, il Tricolore è stato issato sul pennone centrale dell’area monumentale di Nuraghe Chervu. A far da corona alla bandiera della Repubblica, le insegne della Regione Piemonte, della Città di Biella, della Brigata “Sassari” e della Regione Autonoma della Sardegna.
Il 17 marzo 1861, attraverso la promulgazione della legge n. 4671, l’ultima emanata dal Regno di Sardegna, l’Italia diventa unita. Il successivo 21 aprile, la Legge sarda 4671, diventa la Legge n.1, la prima del nuovo Regno d’Italia, con Vittorio Emanuele II, ultimo Re di Sardegna che diviene primo Re d’Italia continuando a mantenere la numerazione dinastica “II” (secondo), a conferma della continuità con l’antico Regno sardo.
Frutto del Risorgimento, il Regno di Sardegna si amplia accogliendo sotto la sua corona territori continentali, peninsulari e insulari, Sicilia compresa.
85 anni dopo, con il referendum del 2 giugno 1946, la forma istituzionale del Regno cambia nuovamente, divenendo l’attuale Repubblica Italiana.
Nei gesti e nei simboli, la Comunità sarda di Biella vuole ricordare i 295 anni di storia comune tra Piemonte e Sardegna. Infatti, dopo al guerra di successione spagnola, a partire dall’8 agosto 1720, Vittorio Amedeo II di Savoia ricevette – sottratto dalla Corona di Spagna – l’antico regno sardo, in forza dei trattati di Londra (1718) e dell’Aia (1720).

Simmaco Cabiddu

È morto Remido Crepaldi

Remido CrepaldiCircondato dall’amore dei suoi familiari, è mancato Remido Crepaldi di 83 anni. Ne danno il triste annuncio i figli Daniela e Maurizio con le rispettive famiglie unitamente a tutti i parenti.
La sepoltura sarà celebrata martedì 17 marzo alle ore 15 nella chiesa parrocchiale San Carlo.
Il caro Remido sarà tumulato nel cimitero di Biella Pavignano. Il santo Rosario sarà recitato lunedì 16 marzo alle ore 20.00 nella chiesa parrocchiale di Pavignano.
Nato a Taglio di Po, Remido Crepaldi si trasferisce a Biella con i genitori dopo la grande alluvione del Polesine del 1951. Apprezzato nel lavoro per serietà e come lavoratore capace e instancabile, fu fabbro serramentista alle dipendenza di una piccola officina artigiana. Negli anni Sessanta viene chiamato da una importante ditta meccano-tessile del biellese, presso la quale lavorerà sino alla pensione.
Portato ad esempio dai titolari dell’azienda per le spiccate capacità artigianali e per la dedizione al lavoro, è stato un maestro per tanti giovani che si sono formati alla sua scuola.
Nel 1957, sposa Santina dalla quale avrà due figli, Daniela e Maurizio; se ne separerà solo con la sua scomparsa avvenuta nel 2005.
Marito e padre affettuoso, ha dedicato la sua esistenza alla famiglia per assicurare agli anziani genitori una vecchiaia serena e un’istruzione a figli e nipoti dai quali ha ricevuto affetto e conforto, specialmente negli ultimi anni della sua esistenza.
Al dolore dei parenti e della numerosa famiglia polesana di Biella, si unisce la comunità sarda, accomunate a figli, nipoti con genitori e nonni, provenienti dalla valle del Po e dalla grande Isola.
Durante il rito funebre, le Voci di Su Nuraghe intoneranno il “Deus ti salvet Maria”, preghiera e suffragio per chi muore lontano dalla terra in cui è nato.

Battista Saiu

Sardi di Biella tra Fede e cultura alla novena di S. Giuseppe di Riva

processione e momenti della partecipazione dei Sardi alla novena di San Giuseppe di Riva

Biella, novena di San Giuseppe – Sabato pomeriggio, su invito della “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis”, l’Associazione di apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, fondata un secolo da san Luigi Guanella, presieduta da Gabriele Prola, la comunità sarda di Biella ha partecipato alla novena di san Giuseppe, venerato nell’antico sacello di Riva che sorge nello stesso quartiere in cui ha sede il Circolo sardo.
Alle ore 16, una piccola processione con in testa lo stendardo processionale di Sant’Eusebio da Cagliari e Santa Maria di Oropa, scortato dalle bandiere religiose, si è avviata dalla sede dei Sardi per raggiungere, a Nord della città, il sacello dedicato a San Giuseppe morente, luogo di culto superstite dell’antico percorso devozionale che da Vercelli conduce al santuario di Oropa. A Sud, prima dell’antica “Porta Vercellina” che introduceva alla “via Maestra della città”, nei pressi dell’attuale Questura di Biella, sorgeva l’abitato di Sant’Eusebio con chiesa dedicata al santo sardo evangelizzatore del Piemonte del IV secolo, tappa obbligata per i pellegrini che dalle piane di Vercelli volevano recarsi ai piedi della Vergine nera.Continua a leggere →

Splendida vittoria di Su Nuraghe Calcio Biella: 7-4 su Garella FC

le formazioni di Su Nuraghe Calcio Biella e Garella FC con al centro l'arbitro Gian Franco Casalicchio

Venerdì 13 marzo si è disputata la quarta giornata del girone di ritorno del campionato di calcio a 7, promosso da A.C.S.I (Associazione Centri Sportivi Italiani). In campo, presso il Centro Sportivo “Vittorio Pozzo” di Ponderano, il “Garella FC”, capitanato da Antonio Farinaccio, a sfidare i padroni di casa di Su Nuraghe Calcio Biella, guidati dai mister Giovanni Mocci e Pietro Lecca.
Fin dalle prime battute, la gara è stata combattuta con passione e qualche scorrettezza, ben diretta dall’arbitro Gian Franco Casalicchio che, per due volte, ha mostrato il cartellino giallo ai giocatori del Garella FC. Le diverse escoriazioni riportate da alcuni giocatori della squadra sarda e il dolore di grafi e piccole ferite sono stati subito leniti dalla miglior medicina disponibile sul campo, con il Garella FC sconfitto, sommerso di una pioggia di gol. Il risultato finale: 7-4 incorona di splendido alloro i giocatori di Su Nuraghe Calcio Biella.
Con l’odierna schiacciante vittoria i giovani atleti della formazione sarda hanno dimostrato capacità e bravura atletiche. L’esito finale ottenuto è frutto di maggiore attenzione e impegno nel gioco di squadra; col gioco solidale si vince, lezione che vale nel campo di pallone e nella grande partita della vita.

Efisangelo CalaresuContinua a leggere →