Dall’età di 17 anni Massimiliano Siddi lavora come elettricista, dopo aver concluso il quinquennio di studi presso l’I.P.S.I.A., Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato, indirizzo elettronico.
A soli sette mesi, il suo primo viaggio in Sardegna, accolto da nonna Angelina Foddi, a Guspini. Meta e approdo in un ambiente familiare che, unitamente alla famiglia naturale, ha formato il suo imprinting, quel particolare attaccamento alle origini, caratteristico degli esseri viventi, che si forma proprio nei primi mesi di vita. Da allora ogni momento è buono per ritornare nei luoghi degli affetti e dell’anima, non essendo sufficienti i tre mesi estivi, vissuti finché era studente.
“La Sardegna è casa mia, più mia che la stessa Biella in cui vivo e sono nato – afferma Massimiliano – perché, ogni volta che posso partire in Sardegna, mi coglie un senso di benessere, sia che vada sa solo, con amici o con la fidanzata. Dell’Isola – continua – mi piace la mentalità aperta e solare della mia gente, il modo in cui vengo accolto, non solo dai familiari, i sorrisi di quelli che incontro, il senso di rispetto e di valori che si percepisce in ogni gesto e comportamento. Già all’arrivo della nave a Porto Torres, mi sento arrivato a destinazione, anche se devo ancora attraversare tutta la Sardegna per arrivare alla casa dei nonni“.
Eulalia Galanu

La serata sarà presentata da Massimiliano Siddi, nato a Biella nel 1972, da Antonello di Capoterra e da Renata Tuveri, di Guspini.
Giovedì sera è mancata all’affetto dei suoi cari zia Antonietta Sotgiu di 95 anni, vedova Calesini.
Troppo presto ha terminato la sua gara Cesare Pedrazzo di 42 anni, ucciso da un male incurabile, ex recordman del chilometro lanciato sugli sci, tra gli atleti biellesi più importanti nel settore degli sport invernali, dallo scialpinismo al trail.