Muzzano, Ternengo e Vallemosso, nel nome del sardo Eusebio

Don Michelangelo Miranti e Battista Saiu con organizzatori e pubblico
Don Michelangelo Miranti e Battista Saiu con organizzatori e pubblico.

Domenica 2 agosto 2014 – Mercoledì scorso (30 agosto), in preparazione della festa di Sant’Eusebio (1 e 2 agosto), don Michelangelo Miranti, parroco di Muzzano, ha tenuto a Graglia una dotta conferenza “Sant’Eusebio Patrono del Piemonte e di Muzzano”, incontro inserito all’interno del XIV edizione di “Vita d’artista”, appuntamenti quotidiani estivi coordinati da Anna Lasiu, Patrizia Bartolomei, Michele Facenna ed Eralda Zuccoli. Una sorta di preparazione laica alla celebrazione della ricorrenza religiosa, seguendo e anticipando i tempi, com’è nella storia dei Salesiani di don Bosco a cui don Michelangelo appartiene.
Muzzano, Vallemosso e Ternengo sono tre parrocchie della Diocesi di Biella intitolate al Santo evangelizzatore del IV secolo. L’iconografia lo raffigura anziano, con barba incanutita e attributi vescovili. La chiesa di Pollone – differendo la data della memoria liturgica ad altro giorno di agosto – è dedicata a Sant’Eusebio prete: lo ricorda come giovane “lettore” con l’incarico di custodire e proteggere i testi sacri nella Roma delle persecuzioni.
Chiesette, oratori, cappelle e piloni votivi proteggono il vasto territorio piemontese affidatogli il 16 dicembre dell’anno 345. Diffusissima la toponomastica eusebiana. In molti affreschi Sant’Eusebio appare associato alla Madonna di Oropa ed altri santi, testimonianza iconica della ultramillenaria evangelizzazione nel nome di Maria “Madre di Dio”. Secondo forte e consolidata tradizione popolare, Crea, Oropa e la sua nativa Cagliari custodiscono le tre Madonne nere portate dall’Oriente. Religiosità dei semplici per indicare il culto mariano forte e vivo presente nelle terre che hanno sentito e accolto la sua voce e la sua ombra.

Simmaco Cabiddu

Festa a Lessona Mozzetto di sant’Eusebio “natione sardus”

Festa a Lessona Mozzetto di sant'Eusebio

Sabato 2 agosto 2014 – In questa strana estate, un sole raro, atteso e particolarmente caldo ha salutato la Festa di sant’Eusebio, con al centro il seicentesco oratorio della frazione Mozzetto di Lessona; addossato all’edificio sacro, una casa di civile abitazione con in facciata un coevo affresco della Madonna di Oropa. Dal sagrato, il vicolo Sant’Eusebio si addentra tra le case che incoronano la chiesa proteggendola, protetti dal Patrono che dà nome al villaggio, allargandosi al centro, con le abitazioni che si affacciano sulla centrale irregolare piazzetta.
Venerdì 1° agosto, alle ore 18.00, richiamati dalla campana, la celebrazione della santa Messa officiata dal parroco don Renzo Diaceri, resa più solenne da canti accompagnati dal M° Silvio Bono, direttore della cantoria parrocchiale.
Decorato da fiori bianchi e rossi, sull’altare una sontuosa tovaglia ricamata ad intaglio e per terra un bel tappeto sardo filato e tessuto a mano al telaio, il tempio è dominato dalla Vergine nera e dalla statua a grandezza naturale del pio Eusebio. Evidenti richiami a due tratti distintivi del Santo evangelizzatore del IV secolo “natione sardus”, nato a Cagliari, come testimoniano gli antichi documenti e introduttore del culto mariano sui nostri monti, come ricordato il celebrante durante il panegirico. Attraverso la lettura della lettera inviata da Eusebio dall’esilio di Scitopoli, il parroco ha sottolineato la tenerezza verso il gregge privato del Pastore e il saluto a quanti erano ancora pagani. “Il mondo lo guardava per imitarlo”, ricorda Sant’Ambrogio di Milano, allora come oggi, anticipando di diciassette secoli i gesti e le parole del nostro amato papa Francesco.Continua a leggere →

Destinazione Solarussa: nuova donazione da Biella alle scuole sarde

Collage bambini Terralba

Biella, 1° agosto 2014 – Nei giorni scorsi, il Centro Assistenza Macchine Ufficio di Luigi Dalla Riva di Oristano ha consegnato all’Istituto Comprensivo Statale di Solarussa (Or) un fotocopiatore fascicolatore modulo stampante. La donazione, gesto concreto di amore da Biella alle scuole sarde, è frutto della campagna di solidarietà attivata dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe in aiuto alle popolazioni colpite dal “ciclone Cleopatra” che, nello scorso mese di novembre, ha flagellato l’Isola.
In particolare, questo nuovo acquisto è stato possibile grazie alle offerte raccolte dalla Comunità Biellese Aiuti Umanitari (C.B.A.U.), presieduta da Carlo Ferrero. Nel Biellese, da subito, sono stati allestiti diversi mercatini coordinati da Adriano Briasco che hanno fruttato 4.540 Euro che il C.B.A.U. ha consegnato a Su Nuraghe per finanziare il “progetto fotocopiatore”.
Dalla Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Terralba, dove nei mesi scorsi sono stati consegnati altri due fotocopiatori, giunge un simpatico collage di ringraziamento formato dall’autoritratto di ciascuno dei 63 piccoli allievi con la scritta: “I bambini della Scuola dell’Infanzia di Terralba ringraziano di cuore gli amici di Biella per la loro immensa solidarietà e per la loro grande generosità”. Al centro due mani che si stringono con al polso gli stemmi di Piemonte e Sardegna. Nel retro, timbro ufficiale della Scuola e firma del Dirigente Scolastico dott. Dante Melis.
Quella di Piemonte e Sardegna è storia comune che da circa trecento anni continua.

Simmaco Cabiddu

Lessona, due giorni di festa: venerdì 1° e sabato 2 agosto

menù della cena di solidarietà
Menù della cena di solidarietà.

Venerdì 1° Agosto – alle ore 18.00, a Lessona, festa di sant’Eusebio da Cagliari, don Renzo Diaceri celebrerà la Santa Messa nell’antico oratorio della frazione Mozzetto intitolato al santo evangelizzatore del Piemonte.
Sabato 2 Agosto – alle ore 20.00, a Lessona, cena di sant’Eusebio, ovvero della solidarietà, al Palazzetto, area delle feste, in via per Masserano, proposta dal gruppo dei volontari di Lessona coordinati da Adriano.
Due momenti di festa in due giorni diversi: Venerdì e Sabato. All’appuntamento sono invitati tutti i frazionisti, parenti, amici, simpatizzanti e quanti hanno piacere di trascorrere momenti sereni e in allegria.
Il ricavato 2014 verrà utilizzato per lavori al tetto della chiesa. Nelle passate edizioni si è provveduto a rifare e ritinteggiare la facciata della dell’edifico sacro; il rimanente in beneficenza. Nell’edizione 2013 è stato donato un contributo alla Sardegna alluvionata, consegnando direttamente alla ditta Mastio di Galtellì la solidarietà concreta biellese per far fronte alle prime emergenze dopo i danni che hanno flagellato l’Isola nel passato mese novembre, un aiuto per la ricostruzione delle serre distrutte.
Info e prenotazioni, Paolo: 015 981883

Simmaco Cabiddu

Sulla scia di Frassati, Casalegno, Gobetti, Gramsci e Jemolo

Torino, cerimonia della consegna della tessera di iscrizione all'Ordine dei Giornalisti del Piemonte a Battista Saiu (foto Raffaele Zanella)
Torino, cerimonia della consegna della tessera di iscrizione all'Ordine dei Giornalisti del Piemonte a Battista Saiu (foto Raffaele Zanella).

Nelle scorse settimane, Alberto Sinigallia, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha consegnato a Battista Saiu la tessera di iscrizione nell’elenco dei pubblicisti.
La cerimonia si è svolta a Torino a Palazzo Ceriana Mayneri, presso la sede dell’Ordine, in Corso Stati Uniti.
Durante l’incontro, tenuto nella prestigiosa cornice della “Sala Roccati”, sono state illustrate le regole e le responsabilità del giornalista. Unitamente al documento di iscrizione, ai neogiornalisti presenti sono stati consegnati il “Quaderno di etica del giornalismo” e copia della “Carta di Firenze”.
Chiamati in ordine alfabetico, ogni nuovo iscritto ha spiegato il luogo di provenienza illustrando l’attività giornalistica svolta. Saiu nel presentare la sua Biella ha esposto brevemente i settori culturali in cui opera attraverso contributi professionali a mezzo stampa, ringraziando il presidente Alberto Sinigallia per l’accoglienza nell’Ordine del Giornalisti del Piemonte, impegnandosi a continuare ad operare sulla scia e “in memoria di quanti hanno fatto grande il giornalismo piemontese libero, civile, onesto – da Frassati a Casalegno – passando per Gobetti, Gramsci e Jemolo”.

Salvatorica Oppes