Limba a Su Nuraghe, conservare e tramandare memoria

Pastore alla tosa, opera di Marcello Pitzalis
Pastore alla tosa, opera di Marcello Pitzalis

Laboratorio linguistico – incontro mensile – partecipazione libera a tutti, anche per chi non è o non parla sardo ma conosce ed usa la lingua materna.

Biella, 30 settembre 2014, alle ore 21, al Circolo Su Nuraghe, riprendono “sos atobios”, gli incontri mensili per conoscere la Sardegna attraverso l’uso della lingua materna, utilizzata nelle mille sfumature dei parlanti provenienti da diverse parti dell’Isola.
Altri “mannigos”, “mannelli di memoria” si aggiungono così ad incrementare il ricco “granaio” di Su Nuraghe in cui far convergere racconti e testimonianze; preziosa riserva da cui attingere per future nuove iniziative promosse dalla Comunità dei Sardi di Biella.
In ampia condivisione con gli associati, il laboratorio linguistico sperimentato da anni a Biella è un volano per apprendere, conservare e tramandare cultura popolare; raramente, nei testi accademici si trova tanta ricchezza di dettagli delle mille sfaccettature di saperi popolari.
Durante l’appuntamento, Baingio, pastore di pecore e Pietro, guardiano di porci, entrambi di Osilo (Sassari), faranno riemergere i ricordi delle esperienze che hanno segnato le loro vite fin da bambini. Saranno chiamati a farlo dall’interloquire e dalle domande che verranno poste dai presenti.
I partecipanti all’incontro sono invitati ad intervenire in lingua materna: sarda, piemontese, veneta o di altre luoghi della terra…

Efisangelo Calaresu


Marcello Pitzalis, di origine barbaricina, vive e risiede ad Olbia. Mette a disposizione alcune immagini in attesa di poter presentare a Biella le sue opere originali.
Fin dagli anni 90 mi accingo a creare opere artistiche inerenti il riciclaggio di materiali naturali e non, ricerca artistica iniziata sin dai tempi dell’Accademia di Belle Arti e ancora in fase di sviluppo. Si tratta prevalentemente di quadri realizzati con l’assemblaggio di materiali di recupero (carta, juta, plastica, sabbia ,etc), assemblati fra loro per dare nuovamente vita a cose inerti che si trasformano in qualcos’altro. Da qualche anno il mio interesse verte sulle maschere e i mestieri di Sardegna. Dopo aver partecipato a diverse mostre locali, in occasione di manifestazioni di cultura sarda, nasce l’esigenza di portare le opere in giro per il mondo, per poter rivivere i sapori, i colori, le sensazioni, i ricordi e quant’altro della nostra cultura insieme a chi per qualche motivo è costretto a starne lontano“.

Candelo, un tuffo nel mare di mille melodie, ospite la Sardegna

Coro Paulicu Mossa di Bonorva
Coro Paulicu Mossa di Bonorva

Domenica 28 settembre, a Candelo, alle ore 21, nella Chiesa di San Lorenzo, quattro cori in concerto con le formazioni: La Campagnola di Mottalciata, diretto dal Maestro Simone Capietto; La Rotonda di Agliè, diretta dal Maestro compositore Giampiero Castagna; Candeloincoro, diretto dalla Professoressa Stefania Vola. Ospite d’onore, il Coro Paulicu Mossa di Bonorva (Sassari), diretto dal Maestro Marco Lambroni.
La sera prima, sabato 27 settembre, alle ore 21, il coro sardo si esibirà presso il salone polifunzionale Alladium di Agliè per il 30° anniversario del locale Coro La Rotonda.
Nel tour continentale, il “Paulicu Mossa”, ospite delle formazioni corali alpine, farà tappa al Ricetto di Candelo, con visita alle cantine e passeggiata per le antiche rue, prima di trasferirsi presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, alle porte di Biella per l’immancabile foto di gruppo. Inserito nei programmi di alcune agenzie di viaggio, Nuraghe Chervu è sempre più tappa obbligata, visita scelta da gruppi e comitive che arrivano nel Biellese.
Immancabile il passaggio nella casa dei Sardi di Biella dove verrà servito l’aperitivo nelle accoglienti sale del Circolo Su Nuraghe.
Alle 21, a Candelo, nella Chiesa di San Lorenzo, un tuffo nel mare di mille melodie, tra canti di neve e di sole, dalle Alpi biellesi e torinesi, alla grande Isola che sta al centro del Mediterraneo.Continua a leggere →

Pranzo in chiesa, pane “a fittas” sardo e polenta della Valle Oropa

prove di preparazione della polenta Valle di Oropa
Prove di preparazione della polenta Valle di Oropa.

Domenica 28 settembre 2014, alle ore 12.30, a Pettinengo: tutto pronto per la festa della frazione Gurgo. All’interno dell’antico oratorio intitolato a San Grato d’Aosta e a Sant’Eusebio da Cagliari verrà servito pranzo benefico in chiesa con piatti specialissimi: alla polenta della Valle di Oropa macinata a pietra, con l’immancabile pagnotta messa nel paiolo rigorosamente di rame, servita con coniglio nostrano, appositamente allevato nelle terre della Malpenga di Vigliano Biellese, è associato “su pane a fittas”, conosciuto anche come “su zichi di Bonorva”, spianate di semola di grano duro frantumate, cotte nel brodo e condite “in bianco”, all’antica, col solo formaggio pecorino, come quando ancora non si conoscevano i pomodori.
Uno sposalizio di sapori a significare anche nel gusto, unione e fratellanza ricercata e coltivata attraverso il cibo.
Subito dopo, sarà possibile partecipare all’atteso “incanto del gallo” che culminerà con l’assegnazione del viaggio in Sardegna per due persone e permanenza di una settimana, offerto da Kibo Viaggi di Biella.
Il ricavato servirà per un nuovo lotto di lavori e continuare il recupero del gioiello architettonico che, grazie alla comunità dei Sardi di Biella e alla generosità e degli abitanti di Pettinengo, viene ridonato a tutti i Biellesi.
Il contributo per il pranzo è di 18,00 Euro; 10,00 per bambini fino a 12 anni.
Prenotazioni fino ad esaurimento posti: Liliana Gaia 015 8445046; Mario Menegon 015 8445688; oppure direttamente al Circolo Su Nuraghe, 01534638.

Giovanni Usai

Affacciarsi a Su Nuraghe per scoprire un mondo meraviglioso

Donne del Filet, tovaglia di Oropa

Con la fine delle ferie estive, riprendono via via le diverse attività del Circolo Culturale Sardo di Biella. Domani, mercoledì, dalle ore 15, alle ore 17, ritorneranno a riunirsi nella sede di via Galileo Galilei, le Donne del Filet, primo incontro settembrino di lavoro: con le loro abili mani faranno “danzare” aghi, ferri, uncinetti e navette su fili e telai tradizionali.
Durante l’estate, chi è rimasto a casa ha potuto fare le ferie a Borriana nell’accogliente cortile di Laura, svolgendo, però, una sorta di compito delle vacanze: trasferire su carta a quadretti i disegni di una preziosa tovaglia del ricco corredo del Santuario di N.S. di Oropa, con l’obiettivo di farne copia da riprodurre a filet.
Durante l’incontro di domani verranno assegnate le parti da realizzare, “un po’ per ciascuna ricamatrice”, ci tengono a sottolineare le Donne del Filet; vogliono fare un lavoro corale realizzando un pizzo prezioso, quasi una prova d’arte da donare come nuovo decoro per la mensa dell’antico sacello eusebiano.
Mentre si stanno scegliendo i fili, è già stata individuata la stoffa di lino che verrà donata dalle telerie Fratelli Graziano di Mongrando, appositamente tessuta nella giusta “altezza” dell’altare a cui è destinata.
Per saperne di più ed entrare in un mondo meraviglioso, quasi fantastico, è sufficiente affacciarsi alle porte di Su Nuraghe, in via Galileo Galilei, 11, a Biella. Info Grazia 3294236841.

Eulalia Galanu

Enrico Berlinguer e tre sardi presidenti della Repubblica Italiana

Circolare 160, annullo filatelico, Enrico Berlinguer, Biella Micca
Circolare 160, annullo filatelico, Enrico Berlinguer, Biella Micca.

Dopo la pausa estiva, sabato 13 settembre Su Nuraghe ha riaperto i battenti. Riprende così la consueta attività del Circolo Culturale Sardo di Biella, con una serata in famiglia, tra racconti che si intrecciano con la Sardegna ancora negli occhi e le narrazioni delle sempre maggiori difficoltà a raggiungere e lasciare l’Isola a causa dei troppi disagi, dei vettori marittimi che non partono e aerei a prezzi ordinari sempre più impossibili. La terra madre che a volte pare irraggiungibile, risulta essere sempre più lontana.
Sabato, incontro atteso e desiderato, annunciato con apposita circolare inviata agli associati, impreziosita dall’annullo filatelico delle poste centrali di “Biella Micca”. Affrancata col francobollo speciale emesso dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato Roma, celebrativo di Enrico Berlinguer (Sassari 1922- Padova 1984), amato dirigente del partito storico della Sinistra italiana. Cugino di Francesco Cossiga (Sassari 1928 – Roma 2010), presidente della Repubblica Italiana, entrambi erano parenti di un altro Sassarese, Antonio Segni (Sassari 1891 – Roma 1972), anch’egli presidente della Repubblica Italiana. Nomi sardi che hanno segnato la storia dell’Italia del Novecento, prima e dopo la guerra su fronti diversi ma con grandi comuni ideali con al centro l’uomo.
A questi personaggi importanti va aggiunto un altro nome di un altro conterraneo, Giuseppe Saragat (Torino 1898 – Roma 1988), poco noto nella sua origine isolana in quanto il cognome “Saragat(u)” è stato adottato nella forma catalana dal nonno Pierto Saragatu, avvocato nato a Tempio Pausania (Sassari), sepolto a Sanluri (Cagliari).

Simmaco Cabiddu