Applausi per il M° Emilio Straudi e il tenore sardo Edoardo Melis

Edoardo Melis e il M° Emilio Straudi durante il concerto
Edoardo Melis e il M° Emilio Straudi durante il concerto

Sabato 21 giugno 2014, sulla terrazza del Palazzo Gromo Losa di Prarolo, nel borgo storico di Biella Piazzo, si è svolto il “Concerto di inizio estate, operetta sotto le stelle”, con il tenore Edoardo Melis e l’Orchestra Filarmonica Biellese, diretta dal M° Emilio Straudi.
La serata, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, è stata accolta molto favorevolmente, con grande afflusso di pubblico che ha occupato tutti gli spazi, lasciando alcune persone in piedi in uno scenario unico, con lo sguardo che spazia dalla collina morenica della Serra, fino ai primi contrafforti alpini, dominati dal monte Mucrone.
Dall’alto della grande terrazza ammirando il bel giardino all’italiana, realizzato e donato dal mecenate biellese Emanuele Rosa, è stato possibile lasciarsi trasportare dalle melodie di Oscar e Joseph Straus, Virgilio Ranzato, Franz Lehár, Vincente Youmans, Emmerigh Kàlmàn, arricchite dall’interpretazione del tenore Edoardo Melis, 45 anni, sardo di terza generazione, nato a Biella, figlio di Pietro, nato ad Andorno Micca. Il nonno Antonio era arrivato in Piemonte nell’immediato dopoguerra, proveniente dalla nativa Jerzu (Nuoro, attuale Provincia dell’Ogliastra).
Tra il numeroso pubblico, nelle prime file, ad applaudire, gli amici di Su Nuraghe a fianco degli amministratori della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.

Simmaco Cabiddu

Vecchie Glorie biellesi in campo con Calabresi, Pugliesi e Sardi

Mercoledì 25 giugno, ore 9.30, in via Marconi, 15/b, a Biella, conferenza stampa per illustrare l’evento.

le tre squadre di Puglia, Calabria e Biella

Su Nuraghe Calcio BiellaDomenica 29 giugno si disputerà a Biella il 1° Trofeo dell’Amicizia.
La manifestazione si svolgerà presso il campo sportivo “Villaggio La Marmora”, in via Cavaglià, 14, a Biella, con inizio alle ore 9.30 del mattino. Quattro squadre in gara: Amici della Puglia, Antonimima – Calabria, Su Nuraghe Calcio Biella e Vecchie Glorie Biellesi. Le prime tre formazioni sono allenate all’interno delle rispettive associazioni culturali, di cui sono l’anima sportiva, la quarta, costituita per l’occasione, è formata da atleti provenienti dal calcio biellese.
L’incontro interregionale viene proposto dai Biellesi di recente (Calabresi, Pugliesi e Sardi) e di più antica provenienza (le Glorie biellesi), per vivere una giornata di amicizia all’insegna dello sport.
È risaputo che oltre la metà della popolazione residente a Biella non è nata in città. Lo testimoniano i cognomi non biellesi attestati anche in altre contrade del mondo, che rappresentano il mosaico etnico che costituisce il Biellese di oggi. Di contro, da generazioni, genti originarie del Biellese sono presenti nei cinque continenti; alcuni, inoltre, sebbene siano nati a Biella, ne conservano la cittadinanza pur vivendo e lavorando all’estero.
Da sempre, il Biellese è la risultante di popoli diversi che hanno scelto di vivere e lavorare ai piedi del Mucrone: ieri Romani e Longobardi; prima ancora, Victimuli e Salassi.
Nel segno della storia e dell’amicizia, i Biellesi di oggi – di antica e nuova residenza – si incontreranno fraternamente in gara per disputare il torneo di calcio; in campo alcune componenti di genti del Sud della Penisola e della grande Isola di Sardegna.Continua a leggere →

Sa Die a Biella: musica, canti, balli e preghiere in sardo

Biella, gruppo alla fine della messa (Zanella)

Immagini della festa. Breve filmato.

Sabato 14 e Domenica 15 giugno 2014, si è svolta la XX edizione della Festa del Popolo sardo, Sa Die de sa Sardigna, organizzata dal Circolo Culturale Sardo, in collaborazione con la Città di Biella e con la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna.
Inaugurata con le parole di saluto del neoletto sindaco di Biella, avv. Marco Cavicchioli e del presidente di Su Nuraghe, Battista Saiu, la manifestazione è stata interrotta dal temporale che i Sardi hanno voluto sfidare, permettendo al pubblico presente di apprezzare le launeddas di Tore Agus, Matteo Muscas, Nicola Diana e Maurizio Caria, le belle voci del Coro polifonico di Terralba (Oristano) e parte delle esibizioni del Gruppo folk “Ichnos” di Concorezzo (Monza-Brianza).
Sotto la pioggia divenuta battente, la serata si è trasferita e conclusa nei locali del Circolo, in via Galilei.Continua a leggere →

Sardi nella società biellese, Edoardo Melis in concerto al Gromo-Losa

LocandinaSabato 21 giugno 2014, alle ore 21, nella terrazza del Palazzo Gromo-Losa di Biella Piazzo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella invita al “Concerto di inizio estate, operetta sotto le stelle”, con il tenore Edoardo Melis, l’Orchestra Filarmonica Biellese. Direttore Emilio Straudi. Ingresso libero.
In cartellone: “Sogno di un valzer” selezione, di Oscar Straus; “Il paese dei campanelli”, “Fox della luna”, di Virgilio Ranzato; “Il paese del sorriso”, “Tu che m’hai preso il cuor”, di Franz Lehár; “No,no nanette” selezione, di Vincente Youmans; “Primavera scapigliata” selezione, di Joseph Strauss; “La principessa della Czarda”, “Donne mie”, di Emmerigh Kàlmàn; “Con le donne…”, È scabroso le donne studiar”, di Franz Lehár.
Edoardo Melis, 45 anni, sardo di terza generazione, è nato a Biella; il padre Pietro era nato ad Andorno Micca. Il nonno Antonio era arrivato in Piemonte nell’immediato dopoguerra, proveniente dalla nativa Jerzu (Nuoro, attuale Provincia dell’Ogliastra).
Ingegnere meccanico laureato al Politecnico di Torino nel 1993, Edoardo incontra la sua Sardegna nel 1978, a Baia Sardinia, in Costa Smeralda; dopo i Mondiali di Argentina, in Sardegna è ospite nell’albergo di Zoff. I suoi viaggi sono proseguiti ancora, divenendo più frequenti. Tiene i rapporti con la Terra d’origine anche attraverso la libera professione con lavori e consulenze per conto della Minerali Industriali; frequenti i viaggi tra Florinas (Sassari) e Brusnengo (Biella).
La sua formazione musicale è iniziata con il M° Giulio Monaco e il Coro Polifonico Biellese, proseguita e perfezionata, poi, con il M° Enrica Maffeo. Diverse e apprezzate le esibizioni pubbliche.Continua a leggere →

Festa sarda, nuova pintadera per pane di sant’Eusebio a Biella

Sabato 14 e domenica 15 giugno, Sa Die de sa Sardigna a Biella – sabato di festa con musica, canti e balli sardi – domenica di fede, cultura e memoria – Missa Majore con canti in lingua sarda – distribuzione del “pane di sant’Eusebio” – cerimonia a Nuraghe Chervu – omaggio ai Caduti sardi e ai Caduti biellesi.

Pintadera intagliata da Mauro
Pane di Sant'Eusebio ottenuto con la pintadera di Su Nuraghe intagliata da Mauro.

Biella, sabato 14 e domenica 15 giugno – Per la XX edizione della Festa sarda “Sa Die de sa Sardigna”, abili artigiani di Su Nuraghe hanno preparato il “Pane di Sant’Eusebio”, un sacramentale, piccoli pani che saranno benedetti e distribuiti domenica 15 giugno, alla fine di Sa Missa Majore. Sono ottenuti con la pintadera, uno stampo cesellato in legno di noce appositamente intagliato. Cotti al forno, verranno confezionati in appositi sacchetti trasparenti, corredati dall’immagine del simulacro di Sant’Eusebio da Cagliari, venerato nell’omonimo oratorio di Lessona (Biella), e dalla preghiera “Deus ti salvet Maria”, l’Ave Maria in lingua sarda che verrà intonata dal Coro di Terralba all’inizio della Santa Messa di domenica.
Si tratta di una tradizione che a Biella si ripete da 20 anni; presente in alcuni centri della Sardegna, attestata anche in alcune località alpine, già testimoniata nella Chiesa del IV secolo. Si tratta di eredità culturale ancora più antica con radici che affondano nel mondo del mito.
Sono note pintadere nuragiche risalenti al periodo neolitico ed analoghi stampi pervenuti dalla civiltà celtica, in entrambi i casi utilizzati per decorare pane cerimoniale, rituale e festivo. La loro forma riflette i mandala in uso in altri universi e culture; in Occidente, nella forma e nella simbologia, trova magnifici riscontri nei rosoni delle nostre chiese; sull’altra sponda del Mediterraneo e nel Vicino Oriente sono di straordinaria bellezza quelli inseriti in sinagoghe e moschee.
La pintadera realizzata a Biella per la festa sarda 2014 riproduce una rosa a sei petali, simbologia botanica del sole, scandita da altrettanti scomparti a rappresentare l’alternarsi dei mesi dell’anno, racchiusa in un cerchio con al centro un piccolo globo, a significare l’eterno nella ruota della vita.

Salvatorica OppesContinua a leggere →