“Nuraghini al mirto” per il Natale del Vescovo di Biella

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Il vescovo di Biella, monsignor Roberto Farinella, ha accolto mercoledì 14 dicembre, Battista Saiu, presidente del Circolo Culturale Sardo di Biella, per lo scambio di doni e la consegna in anteprima di Su Calendariu 2024con immagini di libellule che vivono nel Biellese e in Sardegna.

Quest’anno, spiega il presidente di “Su Nuraghe”, le didascalie sono opera di Lucio Bordignon, cui si sono aggiunti due studenti universitari: Marta Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto a completamento delle immagini di Walter Caterina, valente fotografo naturalista.

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Libellule, fotografie in mostra a “Su Nuraghe”

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Sara inaugurata sabato 16 dicembre alle ore 21:00 a Biella, la mostra “Libellule”: serata di auguri e inizio del nuovo anno sociale del Circolo Culturale Sardo con musica per il corpo e per l’anima di Paola Matera, medico ospedaliero che ama cantare per alleviare la sofferenza dei suoi pazienti.

Nell’allestimento curato da Giovanni Carta nei saloni della Biblioteca “Su Nuraghe” in via Galileo Galilei, 11, la mostra sarà visitabile fino a Pasqua 2024. Alle pareti, quaranta immagini di libellule ritratte nel Biellese e in Sardegna, opera di quattro fotografi: Lucio Bordignon, Marta Cadin, Leonardo Siddi e Walter Caterina. Dei primi tre sono anche le didascalie di “Su Calendariu 2024”, frutto di attente osservazioni naturalistiche effettuate a Florinas (Sassari) e nel Biellese orientale.

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Finestra sulla storia nel “Calendariu 2023” di “Su Nuraghe”: dicembre, Biella e Sardegna unite nella Storia

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Al centro immagini delle pietre di memoria dei Comuni italiani presenti nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, sulle quali è inciso località e numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come la IV Guerra di Indipendenza

Le lapidi dei Comuni in ricordo dei Caduti

Dal 2018, il Comune di Biella, in sinergia con il Circolo Sardo Su Nuraghe, ha messo a punto un progetto di condivisione per la commemorazione del Centenario dal termine della Grande Guerra. L’attenzione è puntata sull’area monumentale di “Nuraghe Chervu“, esistente dal 2008.

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Libellule in “Su Calendariu 2024 di “Su Nuraghe”

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Sabato 16 dicembre 2023 – ore 21 a Biella, nei saloni Biblioteca “Su Nuraghe” in via Galileo Galilei, 11, serata di Auguri e presentazione di “Su Calendariu 2024” –  inaugurazione della Mostra “Libellule” “immagini di Lucio Bordignon, Leonardo Siddi e Walter Caterina” – inizio tesseramento nuovo anno sociale – ingresso libero – cumbidu (rinfresco)

I temi dedicati alla Natura hanno fatto spesso da sfondo a Su Calendariu, che il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella offre ogni anno agli Associati e agli amici del Sodalizio. La prima edizione (1996) aveva al centro il “Falco di Eleonora”, illustrato e censito, nell’’Ottocento, da Alberto Ferrero della Marmora, con un nome che intendeva rendere omaggio alla giudichessa sarda regnante sul giudicato di Arborea. Nel XIV secolo, Eleonora aveva compilato un codice di leggi (Carta de Logu, promulgata nel 1395, in cui vietava la caccia dei falchi adulti e dei pulli, chiamati astores o falcones). Negli anni successivi, “Fiori e piante di Sardegna” (2001);La Sardegna, Immagine e Parola tra Lingua, Natura e Cultura” (2012), con venti raffigurazioni di animali, opera di Andrea Quaregna; “Far tornare a volare le farfalle” (2013), con immagini di Lucio Bordignon, socio di Su Nuraghe, esperto di natura e di ambiente, professionalmente impegnato nel ripristino di ambienti degradati dalle attività dell’uomo; “Volare alto nei cieli, uccelli tra Piemonte e Sardegna” (2015), con immagini di Franco Lorenzini e didascalie di Lucio Bordignon; sempre a Bordignon si deve “Migrazione di animali e vegetali: funghi di Piemonte e di Sardegna” (2018); “Biellese e Sardegna, fantastico mondo di api e fiori” (2019), testi di Paolo Detoma, presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori; Animali impollinatori: Nuraghe Chervu, casello biellese dell’autostrada delle api” (2022), con immagini e testi di Lucio Bordignon e Paolo Detoma, ideatore della gabbia di volo che segue gli alveari – i “casiddos di Nuraghe Chervu”, realizzati in collaborazione con il Club Soroptimist di Biella, nel centesimo anniversario della loro fondazione – e accompagnatore delle visite di cittadini, apicoltori e, soprattutto, di studenti.

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Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, Dicembre, “A” come “ALA”

descrizioneOmaggio dei Sardi dell’Altrove alla terra di accoglienza, “omagià daj Sardagneuj fòra ’d Finagi”.

“ALA” è la parola che accompagna l’ultimo mese dell’anno come la si ritrova nella ricca produzione letteraria biellese di “Tavo Burat”, Gustavo Buratti Zanchi.

Ala [pl. e] s.f. ▪ 1 [anat.] ala || parèj ‘d na prussa a sbat, ale duverte, ël cheur sarà ant ël cassiòt [Tavo] = come una cinciallegra sbatte, ali aperte, il cuore chiuso nel torace || al ghé an cél frandà l’é restaje në sbrincc ëd bleu an sj’ale marcà [Tavo] = alla ghiadaia scagliata in cielo è rimasto uno spruzzo d’azzurro segnato sulle ali || j’ale dij Grand con toa mantlin-a at paro [Tavo] = le ali dei Nonni con il tuo tabarro ti proteggono || che sagrin l’adiù coma sospèis sle fërpe dl’onda parèj ‘d n’ala d’ochëtta përzonera … [Tavo] = che pena l’addio come sospeso sulle frange dell’onda quasi ala di gabbiano prigioniero … || la scufia ‘d j’ale longhe, fërma rèida a la bisa subiarin-a, ant sò bel ni ‘d giajèt, ëd vir d’orin e d’angosse a j’orìe (mach bele lì), pura a volava … ant ij cheur dij matòt, an mes a barbisin e barbison [Barba Tòni] Continua a leggere →