Radici e semantica delle parole sarde, rivisitate mediante i dizionari delle lingue mediterranee (lingue semitiche, lingue classiche). Laboratorio linguistico, di storia e di cultura sarda a Biella
DILLU, dílluru, dìllaru ‘un genere di ballo sardo con accompagnamento di musica e canto’. Secondo i villaggi, può essere un ballo organizzato su 3 tempi forti (in genere suddivisi ulteriormente in 6 pulsazioni); in altri villaggi è una danza a tipologia binaria, poiché il ballo è organizzato su 2 tempi (4 pulsazioni), molto simile per l’andamento cinetico al modello ternario. In altri villaggi su dillu è detto bìkkiri (es. a Ollolai). Oggidì si balla normalmente in gruppo (su ballu tundu, e altri stili), ma nell’alta antichità fu probabilmente una danza praticata individualmente. Infatti l’etimologia sembra poggiare sul sum. dil ‘uno, singolo’, che negli usi plurali opera il raddoppiamento didli ‘varietà (di oggetti)’, e lu-didli ‘vari uomini’. A meno che il termine dillu non sia una semplificazione dell’antico didli o addirittura lu-didli, che in Sardegna, notoriamente, ha capovolto la costruzione, diventando *didli-lu, da cui dillu e specialmente dílluru.