Vercelli, 1° agosto – A Vercelli la solenne celebrazione in onore di Sant’Eusebio presieduta dall’Arcivescovo padre Enrico Masseroni – i Sardi di Biella e di Ivrea partecipano alla festa nelle parrocchie di Lessona e Bollengo – Immagini nella sezione fotografias.

Domenica 4 agosto, rappresentanze di Sardi che vivono nel Biellese e nel Canavese, con i presidenti di Su Nuraghe di Biella, Battista Saiu e di Sa Rundine di Bollengo, Elide Ibba, hanno partecipato alla festa patronale a Bollengo d’Ivrea, officiata dal parroco don Piero Agrano, presenti il sindaco di Bollengo, Luigi Ricca, il Gruppo Alpini, la Cantoria parrocchiale diretta da Elena Cossu, la Banda Musicale, i Coscritti, la Pro Loco e tanta popolazione, ben coordinati dalla mirabile regia di Alessandro Ugo. Nel Canavese, Sant’Eusebio è patrono anche di Montalto Dora e di Cuceglio.
Dopo la solenne processione, il gradito rinfresco offerto dalla Pro Loco.
Vercelli, prima sede metropolita della vasta regine ecclesiastica piemontese ha celebrato la Solennità di S.Eusebio, primo Vescovo e Patrono di Vercelli e del Piemonte. Moltissimi Vercellesi hanno partecipato alla celebrazione in cattedrale a lui dedicata, presente buona parte dei presbiteri diocesani, religiosi e religiose degli Ordini e Congregazioni che vivono e pregano nella Diocesi. Molti sacerdoti e fedeli di altre diocesi piemontesi sono convenuti a Vercelli.
Negli stessi giorni, festa anche nelle numerose parrocchie piemontesi dedicate al grande evangelizzatore sardo.
Nella Diocesi di Biella, festa nelle parrocchiali di Muzzano, Ternengo e Riabella. A Vallemosso, la festa patronale di S.Eusebio è iniziata in anticipo, il 20 luglio, conclusa alcuni giorni dopo con grande spettacolo pirotecnico.
Venerdì 2 agosto, i Sardi di Biella si sono uniti alla comunità ecclesiale partecipando alla festa di Lessona.
Giovanni UsaiContinua a leggere →

Gli europei? In fondo sono tutti un po’ sardi. Con buona pace dei “cultori” della razza pura (le cui teorie non hanno mai generato buoni frutti). Perché per conoscere la storia dell’Europa, le curiose vicende del primo popolamento del Vecchio Continente e per ottenere una stima (ulteriore rispetto a quanto già sappiamo) sull’epoca di origine dell’Homo sapiens moderno, occorre studiare il Dna dei sardi. Meglio, il cromosoma Y. Quello, per capirci, che viene trasmesso solo dai padri ai figli maschi e che nei maschi, appunto, non ha ricevuto “rimescolamenti” tra i contributi paterni e materni tipici degli altri cromosomi.
Domenica 25 agosto, a Pozzomaggiore, alle ore 18.30, nella sede della Biblioteca Comunale “Prof. Pietrino Castagna“, in via Mercato, 2, si terrà la IX edizione del “Premio biennale di Poesia sarda” intitolato a “Giorgio Pinna”. Durante la cerimonia “il Comitato Organizzatore del Premio di Poesia, di intesa con l’Amministrazione Comunale di Pozzomaggiore, ha deciso di assegnare il Premio alla Cultura 2013 al dott. Battista Saiu di Pozzomaggiore per i meriti acquisiti come scrittore e divulgatore della lingua sarda“. Con lui viene premiato il Circolo Su Nuraghe al quale si riconosce, anche nella terra di origine, l’importante attività culturale che l’Associazione dei Sardi di Biella svolge nei territori di adozione.