Presepi sardi, paglia e fieno, zucche secche e materiale di riciclo

Natale 2012 – presepe realizzato con prodotti della terra e materiali di riciclo, xievedda per lustrazioni, trine e teoria di zucche a segnare il cammino, protetti e guidati da Angeli di paglia e fieno.

Mamoiada, presepe di Mariangela Buzzi
Mamoiada (Nuoro), presepe allestito nella Chiesa di Santa Croce, opera di Mariangela Buzzi.

Servendosi di materiale da recupero e vari oggetti, Mariangela Buzzi ha voluto realizzare, anche quest’anno, un presepio che richiami la tradizione del Natale in ambiente mamoiadino.
Sa manta“, l’antica coperta tessuta a mano, sistemata sui gradini dell’altare, rappresenta la terra. Su di essa, una rustica trina delimita la strada percorsa tutti i giorni per arrivare da Gesù.
La Natività è stata allestita in alto, in “su pede de lavamanu“, su un vecchio treppiede per lavarsi le mani, come un trono che accoglie il Bambino custodito da Angeli laterali, mentre Maria e Giuseppe, inginocchiati, pregano e contemplano il Figlio-Dio portatore di luce e di pace.
I ceri illuminano la via dei viandanti, dei poveri, degli emarginati rappresentati dall’allineamento di zucche essiccate.
Da artista autodidatta quale è, Mariangela sa trarre dagli oggetti ormai inutilizzati, inutili, una nuova vitalità, un messaggio sempre attuale: dalle cose semplici e, a volte, apparentemente senza più valore, può ancora ri-nascere la vita, come oggi nasce per noi il Bambino a Betlemme.Continua a leggere →

Capodanno dei Sardi all’insegna della solidarietà e della condivisione

Immagini della serata nella sezione Fotografias

Capodanno 2013
Partecipanti al veglione di Capodanno di Su Nuraghe.

Tanti sono i modi di vivere i momenti di festa. Anche quest’anno, a Su Nuraghe, la tradizionale festa di Capodanno è stata vissuta con gioia ed allegria, dense di significato e valore, all’insegna dell’amicizia e della solidarietà.
Un appuntamento carico di suggestioni, segnato dal grande desiderio di stare assieme. Vissuto in serena compagnia, coordinato da Anna e Melinda, è stato organizzato interamente dai soci con la preparazione di oltre cinquanta portate per il gran cenone e il successivo brindisi di mezzanotte. Ciascuno ha portato “qualcosa” di speciale da condividere con l’altro.
Così, la tavola imbandita della grande famiglia dei Sardi di Biella si è arricchita di leccornie e ghiottonerie. Tutti avevano “qualcosa” da offrire, da presentare e illustrare all’altro; tutti hanno ricevuto “qualcosa” attraverso la materialità di dolci e bevande, di cibi condivisi, beni materiali gustosi; impareggiabili quelli immateriali: tutti importanti. Ancor più notevoli quelli invisibili, concretizzati nella parola di augurio e nel gesto di invito alla condivisione.
Palestra straordinaria che, annullando le barriere di indifferenza ed emarginazione, in un mondo segnato da egoismo e disagio, indica un rimedio, seppur fugace, alla solitudine e all’isolamento.
L’amore, si sa, si dimostra con azioni concrete. Il modo più bello di iniziare il nuovo anno.Continua a leggere →

«A largos annos», Buon anno con le farfalle sarde e biellesi

Immagini in mostra di Su Calendariu a Su Nuraghe di Biella – Calendariu donato a tutti i soci 2013 – Mostra visitabile fino al 28 febbraio 2013 (martedì, venerdì e sabato, ore 21-23) – ingresso libero

Macaone sardo (Papilio hospiton)
Copertina di Su Calendariu 2013 dedicata al Macaone sardo (Papilio hospiton).

Su Calendariu 2013 racconta per immagini e brevi testi di Lucio Bordignon e Franco Lorenzini la storia delle farfalle tornate a popolare le miniere dismesse di Curino, nel Biellese orientale; di Florinas, Orani e Ottana, nella Sardegna centro settentrionale, grazie a precisi e sapienti ripristini ambientali. Le cave appartengono tutte al gruppo Minerali Industriali S.p.a. di Novara.
La prima copertina di Su Calendariu 2013 è dedicata al Macaone sardo (Papilio hospiton), un endemismo che, a buon titolo, potrebbe essere definito un portabandiera del patrimonio faunistico sardo-corso e avere un posto di riguardo anche rispetto ad insetti ed altri artropodi spesso “dimenticati” nelle cosiddette campagne per l’ambiente.
Il successo riproduttivo dell’hospiton è strettamente legato alla sovrapposizione temporale tra il proprio ciclo biologico e quello vegetativo della ferula (Ferula communis; ferula, lua, in sardo), pianta su cui depone le uova e di cui si nutrono le giovani larve.
Le possibilità di sopravvivenza sono connesse alla pianta ospite, ampiamente distribuita in Sardegna; un’ombrellifera infestante che ben sopporta i processi di conversione della macchia mediterranea ad uso agricolo o ad altre attività antropiche, resistendo persino alla distruzione dovuta alla piaga degli incendi estivi, grazie alla sua forte capacità di ricolonizzare i terreni di ricrescita secondaria: bordi delle strade, agri incolti o, appunto, devastati dal fuoco.Continua a leggere →

Il 35° di fondazione di Su Nuraghe inizia con la festa dei più piccoli

Domenica 6 Gennaio 2013, ore 16 – Il primo appuntamento del 2013 del Circolo Culturale Sardo di Biella pone al centro i bambini, premiando i figli migliori.

giovani virgulti di Su Nuraghe
Biella, giovani virgulti di Su Nuraghe davanti alla grande torta in loro onore.

Già a Novembre 2012, i neonati di Su Nuraghe sono stati protagonisti durante la piantumazione di altrettante piante di ginepro provenienti direttamente dalla Sardegna per i 23 nuovi nati in seno alla vasta comunità di Biella.
La partecipatissima e suggestiva cerimonia, svoltasi presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, ha avuto un piacevolissimo momento conviviale conclusivo presso il Ristorante degli Antoniminesi con il taglio della grande torta dedicata ai nuovi nati, opera dello chef titolare Giuseppe Nevolo. Per l’occasione si è mobilitata tutta la famiglia: in cucina, zia Titti, Simona e Marco; in sala, il giovanissimo figlio Francesco e Rosi.
Il nuovo anno, il 35° di fondazione di Su Nuraghe, inizia con la festa dei più piccoli: premi per tutti i bambini presenti e assegnazione delle tradizionali otto Borse di studio ai figli meritevoli dei Soci.
Le pagelle e gli attestati, in precedenza consegnati presso la segreteria dell’Associazione, verranno esaminati da una apposita Commissione formata dalla prof. Anna Taberlet Puddu, dalla maestra Elena Garella e presieduta dal prof. Roberto Perinu.
Otto premi in denaro verranno consegnati direttamente ai vincitore. Una vera e propria tradizione che si rinnova da 35 anni che, riconoscendo i meriti e il valore scolastico dei giovanissimi ragazzi e ragazze, vuole incoraggiare negli studi e nell’apprendimento, poiché alle nuove generazioni è affidato il futuro della nostra società.
Unitamente agli assegni in denaro per i vincitori, verranno consegnati premi e calze ricolme di doni a tutti i bambini presenti, con l’aggiunta di alcuni libri e volumi di storia locale messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.Continua a leggere →

Presidio dei «ragazzi della crisi» per costruire il futuro in Sardegna

Dal 2000 ad oggi, centinaia di migliaia di giovani hanno lasciato l’Italia – Oltre 200 mila, nel 2012, alla ricerca di un lavoro e di una condizione di vita più dignitosa. Immagini del presidio di Cagliari nella sezione Fotografias

ragazzi della crisi
Cagliari, ragazzi della crisi presidio presso il Palazzo della Regione Sardegna.

Cagliari – I “Figli della crisi” a Capodanno non andranno in discoteca o in ristorante. Loro, i ragazzi del Sulcis che da alcuni giorni hanno piantato le tende sotto i portici del Palazzo della Regione resteranno in via Roma. Per ribadire che dalla loro terra, ora che stanno per finire gli studi, non vogliono andare via. E che per la loro provincia è importante mantenere aperte le industrie. Ma anche per pensare a come valorizzare una volta per tutte tesori ambientali e turistici che per il momento conoscono soltanto in pochi. Intanto protestano. Anche perchè il futuro è già il presente. Chiara Froldi, 18 anni, tra cinque-sei mesi sosterrà l’esame di maturità in Ragioneria, a Iglesias e sa già bene che cosa c’è dietro l’angolo per quelli della sua generazione che vivono nel Sulcis: «L’Università? – si chiede e spiega – ci vogliono i soldi per le tasse e per spostarsi. Il lavoro? Se si trova qualcosa è roba da molte ore e pochissimo compenso». E allora: Londra, Milano? «No, Sulcis – dice sicura –. Stiamo combattendo e combatteremo per non andare via dalla Sardegna». Non sono mai rimasti soli i ragazzi che arrivano dal cinquantesimo chilometro della Statale 130: a loro si sono uniti anche dei ragazzi di Cagliari del liceo “Euclide”. E poi tante persone si avvicinano e offrono benzina (venti litri) per i generatori, panettoni e anche pranzi e cene. È arrivato anche un agnello cucinato da un pastore. E pasti caldi. L’ultimo, quello di ieri, l’ha offerto “zia Maria” di Uta. Una donna che ha ricevuto solidarietà quando le volevano portare via la casa dopo lo sfratto. E che ora restituisce la generosità ricevuta, anche ai giornalisti che si avvicinano a trovare i ragazzi: versa bicchierini di mirto, fatto da lei. Un’azione eroica, questa dei “Figli della crisi”. Che costa anche lacrime. Come quelle versate la notte di Natale: «È stato il momento più difficile – raccontano Federico Orrù e Chiara, le “guide” del campeggio anti-crisi -.Continua a leggere →