Stamane, alle prime luci dell’alba, è morto Alessandro Sanna, 66 anni.
Lo annunciano la mamma Vera, la moglie Maria Carmen, il fratello Alberto con la moglie Maria Grazia ed i figli Giovanni, Giulia con il marito Andrea; la zia Jolanda con i figli Paola e Filippo, con le rispettive famiglie. Parenti ed amici tutti.
Il santo Rosario verrà recitato Giovedì 12 aprile, alle ore 19.30 nella Chiesa parrocchiale di Tollegno.
La sepoltura sarà officiata Venerdì 13, alle ore 15, sempre nella Chiesa parrocchiale di Tollegno, accompagnato dalle “Voci di Su Nuraghe” che intoneranno il canto di “Su perdonu”.
La cara salma sarà tumulata nel locale cimitero.
Alessandro Sanna, Sardo e Biellese ad un tempo, era di padre sassarese, arrivato a Biella nel 1939, e di madre biellese, nata nello stesso cortile della casa natale di Pietro Micca. Nel Suo libro, “Terra di sole, Terra di neve”, edito da Su Nuraghe nel 1997, Alessandro Sanna ha voluto dedicare ai nonni, sardi e biellesi, la sua opera di versi e riflessioni poetiche.
Ragioniere presso l’Ospedale cittadino, per anni ha collaborato al giornale Il Biellese. Amava conoscere, leggere e riflettere, comunicando il suo sapere in modo disinteressato.
Importante per la microstoria locale la sua collaborazione con Giampalo Pansa ne “Il sangue dei vinti”, un resoconto storico in cui vengono ricordati alcuni fatti del Biellese, in particolare l’episodio tragico occorso al pittore sassarese Giuseppe Biasi, morto ad Andorno Micca nel maggio 1945, a guerra oramai finita e a libertà appena conquistata.Continua a leggere →
Pasca Manna 2012, Bonas Pascas, Bona Pasca de Abrile

Is pardulas – dolci sardi di Pasqua
Is pardulas, una peculiarità del mondo pastorale, tipiche della tradizione pasquale sarda, sono dolci realizzati con formaggio o ricotta, dal gusto delicato e leggero.
Si tratta di una delle varianti delle diffusissime formaggelle, presenti in tutta l’Isola, conosciute anche come sas casadinas, apprezzate per il sapore più deciso.
Alcuni alimenti prodotti in questo periodo dell’anno conservano negli ingredienti, nelle forme e nelle tecniche di preparazione interessanti tracce riconducibili alla loro antica origine.
Is pardulas è un dolce che i pastori offrivano a parenti, amici ed ospiti in occasione della Pasqua.
L’importante festa equinoziale universalmente celebrata ha diversi miti di fondazione. Da noi, la Pasqua cristiana, innestata su quella giudaica, rimanda alla passione, morte e resurrezione di Gesù; si sovrappone (senza mai coincidere), a quella ebraica che, a sua volta, presenta curiose similitudini con certi culti mesopotamici connessi con la festa del solstizio ascendente.
Il 21 marzo, in Iran e nei territori compresi nell’antica Persia, viene celebrato il capodanno, detto di Nauroz, del “nuovo giorno”, durante il quale vengono approntate tavole imbandite, decorate con i sabze, piatti di grano – ma anche di lenticchie o ceci – germinato al buio, simili ai “giardini di Adone” dei culti precristiani, conosciuti dai Sardi con l’appellativo di nenneres.
I nenneres vengono portati in chiesa il Giovedì Santo per decorare ed onorare i Sepolcri, le cappelle in cui viene custodito il “Santissimo Sacramento”, fino alla sera del Sabato Santo. Successivamente, trapiantati in giardino o in campagna per fecondare la terra. È, forse, casuale che, sulle sontuose mense persiane, siano presenti anche alcuni cibi a base di formaggio, confezionati a forma di stella o di spirale che, nell’aspetto e nel gusto, rimandano a is pardulas, i dolci sardi della Pasqua.Continua a leggere →
Sardegna, beni immateriali e giovani nella Settimana Santa
Sabato 7 Aprile, dalle ore 17,55 alle 18,55, RAI3 Regione Sardegna trasmetterà il documentario Is cantoris de Cira Santa. L’opera, realizzata da Marina Anedda e prodotta dall’Associazione Culturale “Dìes” e da sardegna-visuale.it, frutto di un lungo lavoro di ricerca, racconta i Riti della Settimana Santa a Cagliari.

Mercoledì 28 Marzo, l’Associazione Culturale “Dìes” ha presentato il nuovo portale web presso la chiesa di San Domenico a Cagliari alla presenza di un numerosissimo pubblico, dei gruppi cantori del quartiere di Villanova, delle autorità cittadine e docenti dell’Università di Cagliari
Frutto di cinque anni di ricerca etnografica, le prime sezioni del portale sardegna-visuale.it sono adesso in rete. Un rigoroso lavoro di indagine sul campo, che apre al pubblico con i riti della Settimana Santa di Cagliari. Filmati documentari, immagini fotografiche, interviste ai protagonisti. Introdotti da schede esplicative e accompagnati da brevi commenti testuali.
Il portale offre una documentazione multimediale rigorosa e approfondita di molti aspetti dei più famosi beni immateriali dell’Isola: ai Riti della Settimana Santa cagliaritana seguiranno a breve le sezioni dedicate alla Festa di S. Efisio, all’Ardia di Sedilo e al Carnevale di Cagliari. Per proseguire con la documentazione di tutte le più importanti ricorrenze della Sardegna.Continua a leggere →
Primavera Su Nuraghe, attività del mese di aprile

Il mese d’aprile, caratterizzato dai riti della Settimana Santa, si apre con i nenneres, i semi di grano germinato al buio che verranno portati in chiesa, nelle parrocchie di appartenenza, la sera del 5 aprile – Giovedì Santo, dopo la Messa in Coena Domini, per decorare la cappella in cui verrà custodito il Santissimo Sacramento.
6 aprile – Venerdì Santo, ore 20.30, antiche melodie in Lingua sarda: le Voci di Su Nuraghe si uniranno ai fedeli di Pettinengo partecipando alla Via Crucis che prenderà le mosse dal piazzale antistante la Chiesa parrocchiale, fino a raggiungere l’Oratorio di Gurgo, reintitolato a San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, Patrono del Piemonte. Nella seicentesca chiesa frazionale sarà possibile ammirare le sei opere in grande formato, che illustrano momenti della vita dei Santi Grato ed Eusebio, realizzate dai detenuti della Casa Circondariale di Biella.
Lunedì 9 aprile, Pasquetta, tradizionale scampagnata fuori porta presso l’area attrezzata di Chiaverano.
Mercoledì 11 aprile, ore 20.30, sarà possibile partecipare alla Cena in ricordo di Enrico Maolu, in favore dei bambini poveri dell’India. (Info e prenotazioni: Bruno 015.352792).
Sabato 14, dalle ore 16.00 alle ore 22.00 – Nuove elezioni al Circolo. Si potrà votare presso la sede in via Galileo Galilei, 11, dove verrà allestito apposito seggio, corredato dall’elenco dei Soci. Alla chiusura delle urne seguirà immediatamente lo spoglio delle schede e la pubblicazione dei risultati. Le elezioni avverranno con voto scritto e segreto. Sono elettori tutti i Soci in regola con il tesseramento alla data dell’Assemblea (24 marzo 2012). Gli eletti non debbono aver riportato condanne penali.Continua a leggere →
In continuità di fede e cultura, «Via Crucis» a Pettinengo
Venerdì 6 aprile, alle ore 20.30, a Pettinengo, “Via Crucis” con partenza dal piazzale della chiesa parrocchiale – arrivo a San Grato di Gurgo, oratorio seicentesco restaurato dai Sardi – esposizione dei dipinti realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Biella – distribuzione dei testi con traduzioni in italiano

Venerdì Santo, la comunità dei Sardi di Biella si unirà ai fedeli di Pettinengo per la “Via Crucis” che prenderà le mosse dal piazzale antistante la chiesa parrocchiale.
Durante la processione verrà intonato in lingua sarda l’antico canto della Madonna addolorata che accompagna Gesù verso il monte Calvario. Una melodia triste, lamento ripetuto più volte – come usavano le antiche prefiche – per la perdita del figlio innocente che sta per essere crocifisso: Sette ispadas de dolore, su coro m’hant trapassadu, sette spade di dolore, mi hanno trafitto il cuore, recita il ritornello.
Antiche musicalità di una tradizione profonda da condividere attraverso un percorso di fede e di cultura; oltre e al di là dei significati delle parole, sonorità che al di là della lingua – latino, italiano o sardo – rimandano al sacro a formare un intreccio sempre più saldo attraverso la voce del cuore e i sentimenti dell’anima.
La tappa finale si concluderà nell’antico oratorio cointitolato a San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari, a significare una continuità di fede e di cultura che attraversa i secoli.
Sant’Eusebio da Cagliari, eletto a Patrono del Piemonte, venne inviato nel IV secolo nella regione subalpina a reggere la neodiocesi appositamente costituita a Vercelli dove istituì il cenobio, un primo seminario, un centro comunitario per la formazione dei presbiteri in cui Grato si formò e crebbe negli studi per succedere, poi, a Eustasio, protovescovo di Aosta. All’epoca, tutte le Chiese dell’Italia settentrionale – ci ricorda Sant’Ambrogio – si rivolgevano al cenobio eusebiano per scegliere i propri pastori.Continua a leggere →