Mondo dei sordi e lingua dei Segni tra Canto, Gesto e Parola

Biella, Sabato 26 novembre, ore 21, Basilica di San Sebastiano – Prosecuzione esemplificativa del Convegno nazionale “La Lingua sarda ieri e oggi/Sa Limba sarda deris et oe” – quattro compagini biellesi: Coro 100% Misto, Coro Valle Elvo, Voci di Su Nuraghe e il Duo EP di Eleonora Pomice e Paolo Mattinelli con i ragazzi del Gruppo ABC che segneranno in contemporanea brani in Linguaggio LIS, la Lingua Italiana dei Segni.

Saggio finale del Corso di Limba sarda
Biella, maggio 2009, Saggio finale del Corso di Limba sarda a Su Nuraghe. Giovani sardi e ragazzi sordi, uniti da Limba e da segni, con ragazzi sordi che segnano simultaneamente in Linguaggio LIS i testi il Limba sarda.

Il gruppo ABC nasce dall’idea di Elena Acquadro, Fiammetta Bertaglia e Marcella Coda.
Siamo tre interpreti e lavoriamo presso il Progetto di Bilinguismo Italiano/Lingua Italiana dei Segni in atto presso la Direzione Didattica di Cossato dal 1994 per l’integrazione dei bambini sordi all’interno della scuola comune.
Il nostro intento è quello di portare a conoscenza di più persone possibili il mondo dei sordi e la lingua dei segni, le sue caratteristiche e le sue potenzialità, tipiche di una vera e propria lingua. Per questo motivo, accompagnate da sei ragazzi, tra cui giovani sordi e udenti, abbiamo partecipato alla seconda edizione di “Italia’s got talent“, programma in onda su canale 5, interpretando canzoni in LIS.
Il nostro lavoro di promozione della realtà della quale ci sentiamo di far parte a pieno titolo, però, non finisce qui. Infatti abbiamo organizzato con i nostri colleghi la manifestazione “In-segnando apre le porte” che si terrà sabato 26 novembre a partire dalle ore 14 presso la Scuola Primaria di Cossato Capoluogo in Piazza Angiono 24. Durante questo evento sarà possibile “toccare con mano” momenti di quotidiana vita scolastica partecipando ad alcune simulazioni, ascoltare relazioni sul bilinguismo e su risultati di ricerche scientifiche di livello accademico effettuate sui nostri ragazzi che testimoniano gli effetti positivi che questa realtà di integrazione, nella quale convivono due lingue e due culture, ha sia sugli alunni sordi che su quelli udenti.Continua a leggere →

Biella, Convegno nazionale: “La lingua sarda ieri e oggi”

Si terrà nei giorni 26 e 27 novembre 2011, nelle sale della Biblioteca Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, il Convegno nazionale: “La lingua sarda ieri e oggi/Limba sarda deris et oe. Percorsi, testimonianze, studi tra lingue romanze alpine, parlate locali e lingue non autoctone presenti in Piemonte e Valle d’Aosta”.

Giovani di Su Nuraghe
Giovani di Su Nuraghe a Nuraghe Chervu per le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.

Sarà il Sindaco di Biella, dott. Donato Gentile a portare il saluto ufficiale della Città di Biella, unitamente alle Autorità regionali di Piemonte, Valle d’Aosta e Sardegna. Il vescovo della Diocesi di Biella, mons. Gabriele Mana, nel salutare i convegnisti, accoglierà mons. Antioco Piseddu, Vescovo di Lanusei, don Mario Cugusi proveniente Cagliari e il Papàs ortososso P.Hancu Viorel Adrian.
Le relazioni saranno incardinate nella giornata di sabato 26 novembre, riservando al venerdì la registrazione, la presentazione e i saluti alle Autorità e ai Relatori che appositamente arriveranno dalla Sardegna e dalle località più lontane di Piemonte e Friuli Venezia Giulia.
Domenica 27 sarà dedicata alle cerimonie religiose e civili nella Basilica di San Sebastiano e presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu dove ci sarà la “Cerimonia di benedizione religiosa e benedizione col grano dell’incisione a ricordo del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, segno di fratellanza tra Sardi e Biellesi”, incisa direttamente sulle pietre di Nuraghe Chervu.
Il convegno “La lingua sarda ieri e oggi/Limba sarda deris et oe” è inserito nel contesto del quadro normativo offerto dall’Articolo 6 della Costituzione, dalla Legge 15 dicembre 1999, n. 482; dalla Legge Regione Sardegna 15 ottobre 1997, n. 26 e, da ultimo, dalla recentissima Legge della Regione Piemonte 7 aprile 2009, n. 12, relativa alla “Promozione delle tradizioni culturali delle minoranze linguistiche storiche non autoctone presenti sul territorio regionale“.Continua a leggere →

Limbas, una via alla coesione ed all’arricchimento reciproco

Regia Provvisione di Carlo Emanuele III
Regia Provvisione di Carlo Emanuele III che sancisce l'uso esclusivo dell'Italiano negli atti ufficiali del Regno (Torino, 7 febbraio 1767) per cortese concessione dell'Archivio di Stato di Cagliari.

Luoghi di memoria e di incontro caratterizzano la vita quotidiana molto più di quanto ogni singolo possa esserne consapevole. Talora si è soliti pensare che questi “ambienti” abbiano solo una consistenza fisica. Tuttavia, ripensando alle esperienze collettive ed individuali di migrazione e di viaggio, riflettendo sulla storia e ponendo attenzione alle situazioni di relazione di ogni giorno, è possibile riscontrare come altri “contesti” rivestano una funzione molteplice ed, insieme, particolare, concreta ed, allo stesso tempo, non solo metaforica.
Le Lingue, a riguardo, rappresentano un caso emblematico di tutto ciò, sostanziandosi, al contempo, sia in un modo di essere, sia in un vero e proprio spazio. Filosofi, linguisti e sociologi hanno evidenziato come ogni Idioma sia assimilabile ad una «vecchia città», ad un ambito all’interno del quale è possibile riscoprire una «forma di vita» peculiare: le parole, infatti, «raccontano» l’identità, lo spirito e la storia dei singoli e delle collettività. Ma oltre ad essere un luogo di memoria, le Parlate rappresentano anche un ambito di relazione, circostanza tanto più evidente per quanti si trovano a fare esperienza di migrazione, costretti ad allontanarsi dal proprio contesto di nascita. Storica è rimasta l’affermazione di Luigi Settembrini, il quale, riferendosi all’Italiano, ha sottolineato come per chi «ha perduto patria e libertà e va disperso pel mondo, la lingua gli tiene luogo di patria e di tutto». Un concetto che sembra riecheggiare anche in un detto emblematico del Sardo, «Chie no at logu no est in logu – chi non ha un luogo non è in nessun luogo». In questo senso possiamo dire che “chi ha una Lingua ha una “patria”, possiede un luogo del cuore“.
Ogni Parlata rappresenta, quindi, una ricchezza da promuovere e da tutelare. Una realtà che, proprio in quanto espressione di identità e di cultura, è un qualcosa che strutturalmente, fin tanto che è vitale, è capace di evolversi e di relazionarsi anche oltre i propri “confini”. Ed ogni Lingua, perché sia viva, necessita di un rapporto tra persone che la parlino: senza il fondamento delle relazioni umane, infatti, Essa non può esistere.Continua a leggere →

Programma del Convegno “Limba sarda deris et oe”

locandina convegno
Locandina del Convegno.

Il Circolo “Su Nuraghe” di Biella Vi invita al Convegno nazionale La Lingua sarda ieri e oggi, “Sa Limba sarda deris et oe“. Percorsi, testimonianze, studi tra lingue romanze alpine, parlate locali e lingue non autoctone presenti in Piemonte e Valle d’Aosta.

Sabato 26 novembre 2011

Ore 8.30 – sale di Su Nuraghe – 1a Sessione – apertura lavori
Le Lingue minoritarie: problematiche e Istituzioni
Saluto del Sindaco di Biella, dott. Donato Gentile
Saluto della Regione Sardegna, On. Sergio Milia
Saluto della Regione Piemonte, dott. Lorenzo Leardi
Saluto della Diocesi di Biella, mons. Gabriele Mana
Presiede: prof. Tito Orrù
Introduzione: dott. Battista Saiu

Relazioni
Antonio Gioseffi – Vicepresidente di Vatra Arbëreshe -L’esperienza di dieci anni della Legge Regione Piemonte 482/99, le lingue storiche al di fuori dai territori originari
Saverio Favre – Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Iniziative a tutela delle minoranze linguistiche in Valle d’Aosta
Cristiano Becciu – Funzionario Regione Autonoma Sardegna,”Limba sarda comuna”: bandiera insieme ai gonfaloni

Pausa – Coffee Break – CumbiduContinua a leggere →

Tombolone a Su Nuraghe, in una sorta di famiglia allargata

Tombolone di Natale
Famiglie riunite per il Tombolone di Natale a Su Nuraghe di Biella.

L’annunciato Tombolone di Natale ha animato i locali di Su Nuraghe di Biella la sera di Sabato 19 novembre. La nuova edizione, con la posta in palio di centinaia di premi, donati e messi a disposizione dagli stessi associati, ha accompagnato una serata di serenità e di allegria.
Nel dono, nell’atto scambievole e ricambiato della gratuità e del ricevere, si alimentano e si rafforzano legami sociali profondi. Conosciuto fin dall’antichità, l’istituto del “dono-controdono”, il rito dello scambio di regali che raggiunge il suo apice nel periodo antecedente il Natale e le feste di fine anno, conserva anche nel tempo presente tutto il suo lustro, mai scalfito dal trascorrere dei millenni, restando, comunque, sempre un modo di instaurare e irrobustire rapporti amicali, economici e sociali. È risaputo come anche ai nostri giorni, in occasione di momenti di festa familiare come nascite, matrimoni o battesimi, spesso correlati e sovrapposti con le ricorrenze del calendario liturgico cristiano, quali Pasqua e Natale, si scambino doni, sospendendo, in una sorta di “epoché”, le molte piccole controversie che immancabilmente accompagnano la vita di relazione, tanto maggiori, quanto più intensa è la frequentazione.
La vita associativa di Su Nuraghe, una sorta di famiglia allargata, partecipa, così, delle dinamiche sociali tra le quali si riscontra quella citata del dono-controdono. Proprio come nel caso del Tombolone di Natale, evento cui partecipano intere famiglie, ricomposte, proprio in questa occasione, con entrambi i coniugi e i figli, riuniti, per una sera, davanti a cartelle di numeri, insensibili al richiamo della televisione e altre distrazioni individualizzanti del tempo presente.Continua a leggere →