Il Giorno della Memoria serve ad interrogare il presente

Il Giorno della Memoria, organizzato da Su Nuraghe, ha visto la presenta di un pubblico molto attento e partecipe, arricchito dall’intervento dell’avv. Emilio Jona, uno degli ultimi testimoni biellesi superstite alle tragiche conseguenze delle Leggi razziali promulgate nel 1938 – “Non c’era tempo per temere, la paura arrivò dopo…” – Brevi appunti tratti dalla testimonianza di Emilio Jona

giovani attori
Veronica Morellini, Francesco Logoteta e Mirko Cherchi con l'avv. Emilio Jona e Ludovica Pepe Diaz.

Il noto penalista biellese, oggi ha 83 anni. Quando si verificò la persecuzione degli Ebrei in Italia era adolescente. Nato in una famiglia borghese – il padre era un noto avvocato dell’industria biellese, decorato e oggetto di benemerenze per la sua partecipazione alla Grande Guerra – nel 1938, Emilio Jona frequentava, insieme ai figli dell’alta borghesia locale, il primo anno del Ginnasio. All’epoca i figli di tale classe sociale avevano solitamente una sorta di baby-sitter, per lo più giovani ragazze (20 anni) teutoniche. Capitò, così, che Emilio Jona sia stato oggetto di vessazioni da parte di alcune di queste ragazze a casa dei coetanei che frequentava. La famiglia Jona viene coinvolta nella tragedia dei Lager con alcuni parenti, cugini zii e zie, che perdono la vita nei campi di concentramento.
Gli Jona sono costretti a nascondersi e, nel 1943, Emilio ed il padre si rifugiano nella Valle di Andorno per sfuggire alle persecuzioni. Altri familiari, riparano altrove (la sorella presso un istituto di suore).
In quegli anni esisteva il pericolo del tradimento-denuncia dell’Ebreo. Nel suo parlare a Su Nuraghe, Emilio Jona ricorda i cartelli antiebraici e la taglia di Lire 5.000 per ogni Ebreo denunciato. Ma, allora, non c’era tempo per avere paura. La paura arrivò dopo.Continua a leggere →

Su Nuraghe, ricco programma con molti appuntamenti fissi

Antonietta Ballone
Sapori di Sardegna: al centro sas cocones de berdas di Antonietta Ballone.

Sabato 29 gennaio, al Circolo Su Nuraghe di Biella, sì e tenuto l’annunciato appuntamento con i Sapori di Sardegna illustrati da Antonietta Ballone che ha presentato sas cocones de berdas, il “pane di ciccioli”, diffuso in tutta l’Isola nelle varianti sia dolce che salato e conosciuto, con diversi nomi nella Penisola e nel Continente europeo.
Durante la serata Antonietta Ballone ha spiegato la ricetta e le fasi di lavorazione, mentre Battista Saiu ha tracciato brevi note su alcune caratteristiche simboliche di sas cocones de berdas.
Alla fine, già con l’acquolina in bocca, l’immancabile fotografia di gruppo.
In un crescendo di appuntamenti, il prossimo fine setttimana sarà caratterizzato dalla proiezione del film autoprodotto Il Gelindo ritorna per la regia di Guido Re. Un guardare allo specchio della comunità dei Sardi di Biella che, nelle passate settimane, ha dato vita a una sacra rappresentazione del Natale, attualizzata al tempo presente.
Sabato 5 febbraio, è in programma la “gran favata”, piatto povero della tradizione contadina isolana che fa il paio con le gustose fagiolate, preparate nelle piazze del Biellese. Le prenotazioni sono ancora aperte per i pochi posti ancora disponibili.Continua a leggere →

Occorre uno scatto di orgoglio del popolo sardo

Emigrati gravemente penalizzati – insularità gravemente tradita – aumento delle tariffe dal 40% all’80%. Apprendiamo da notizie di stampa del 29 gennaio, dell’accordo sulla nuova continuità territoriale per quanto riguarda il trasporto aereo, tra Ministero di Trasporti, Enac e Regione Sardegna pubblicato sulla G.U.del 27-1-2011 – La nuova continuità territoriale – Comunicato stampa 30-1-2011 dell’Esecutivo F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia)

Denunciamo che nel giro di venti giorni raggiungere la Sardegna è diventato un lusso per pochi.
Le compagnie marittime ed aeree stanno di fatto imponendo al popolo sardo isolamento ed embargo.
Non si possono non definire altrimenti gli aumenti dal 40 all’80 per cento per i passaggi in nave e le nuove tariffe aeree stabilite nell’accordo le quali, a fronte di tre euro di sconto per i residenti, registrano un aumento di 27 euro per gli emigrati e i non residenti.
Quale organizzazione degli emigrati sardi in Italia siamo profondamente allarmati per queste decisioni ed increduli che le istituzioni sarde abbiano concorso a questo piano sulla continuità territoriale avallandone (o nel migliore dei casi subendone) le gravi ed inevitabili conseguenze: diminuzione del traffico da e per la Sardegna e dunque penalizzazione dell’economia e dello sviluppo dell’isola.Continua a leggere →

Gran favata a Su Nuraghe, origini comuni di antichi sapori

locandina favataSabato 5 febbraio, alle ore 20, nelle sale di via Galilei, primo appuntamento del Carnevale dei Sardi di Biella. Verrà proposta la “Gran favata” della tradizione contadina, piatto tipico a base di legumi e carne di maiale, finocchi selvatici e verdure di stagione, preparato dagli abili cuochi di Su Nuraghe.
Gli ingredienti della ricetta isolana sembrano fare il paio con le gustose fagiolate capillarmente diffuse nel Biellese che caratterizzano il panorama alimentare del Piemonte Orientale. Nella regione alpina i fagioli della varietà “borlotti di Saluggia” sostituiscono le fave impiegate in Sardegna, presenti, per altro, in altri contesti della tradizione culinaria mediterranea.
Entrambi i piatti fanno parte dei riti di ridistribuzione alimentare attestati nell’universo folclorico europeo; si tratta di momenti di socialità collettiva all’insegna della gioia e del mangiar grasso, dando fondo alle scorte alimentari invernali. Sia per le fave che per i fagioli, si registrano diverse varianti di un’unica ricetta a base di carne di maiale, ciascuna custodita gelosamente dai cuochi che sovrintendono alle diverse fasi della preparazione.
La favata sarda e la succedanea fagiolata piemontese, testimonierebbero il permanere di antiche ritualità popolari connesse col morire stagionale; un vero e proprio banchetto funebre, un pubblico refrigerium: tempo sospeso nell’attesa del ciclico risorgere della nuova primavera.Continua a leggere →

Il Sindaco Gentile celebra la “Sassari” a Nuraghe Chervu

labari a nuraghe chervu
Biella, Nuraghe Chervu: labari scortati dai Vigili Urbani della Città.

Venerdì 28 gennaio, organizzata dal Nucleo di Biella Cap. Emilio Lussu dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, si è svolta la cerimonia della Festa delle Bandiere, in contemporanea con analoga celebrazione tenuta nella caserma “Gonzaga” in Sassari, sede del 152° Reggimento fanteria “Sassari”, alla presenza del Comandante della Brigata “Sassari”, generale di Brigata Luciano Portolano.
Il giorno 28 gennaio 2011, 93° anniversario della Battaglia dei “Tre Monti”, segna l’importante vittoria delle armi italiane con la ripresa operativa e morale dell’Esercito Italiano dopo le infauste giornate di Caporetto.
A Biella, alle ore 9.40, presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno percorso in corteo il breve tragitto che conduce al Monumento che ricorda i Caduti sardi e i Caduti Biellesi della Grande Guerra, precedute dal labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro scortato dai Vigili Urbani della Città di Biella.
Tra i presenti le massime Autorità della Provincia: il Vice Prefetto Vicario dott. Claudio Ventrice, il Vicepresidente della Provincia di Biella Dott. Orazio Scanzio, il Sindaco di Biella dott. Donato Gentile e i rappresentati delle maggiori Istituzioni del territorio.Continua a leggere →