“Su Nuraghe Film”: nuovo viaggio di immagini

Alcuni, recandosi a Praga e passando su “Ponte Carlo”, non si chiedono chi fosse questo re Venceslao, rinominato Carlo, che diede un’impronta così pregnante a ogni angolo di Praga” – Il filmato racconta per immagini la gita a Praga degli amici di Su Nuraghe – Una nuova occasione per produrre e proporre cultura

Guido ReSabato 19 settembre, alle ore 21, nelle sale del “Punto Cagliari” a Biella, ci sarà il primo appuntamento della rassegna autunnale “Su Nuraghe film“. In cartellone la proiezione di “A Praga con Su Nuraghe“, un “montaggio delle girate” effettuate dal nostro Socio Guido Re durante la gita sociale a Praga, arricchite da immagini d’epoca relative ai fatti della “Primavera di Praga”.
“Alla fine di marzo – scriveva Isabella Salaris, responsabile ed organizzatrice della gita – 32 persone si sono date appuntamento in piazza Martiri della Libertà a Biella, dove un autobus le aspettava per portarle all’aeroporto di Malpensa: destinazione Praga. Così è iniziata la breve avventura dei Soci del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella che si sono recati in gita sociale nella bella città mitteleuropea: pochi giorni alla scoperta di monumenti, chiese, piazze, musei, quartieri, cucina, mercati, oggetti da portare a casa”.
L’esperienza di quei quattro giorni vissuti insieme dal gruppo viene ora proposta attraverso il film realizzato da Guido Re. Un nuovo viaggio di immagini attraverso strade e ponti, visitare il Castello, la Piazza con l’orologio, assaggiare il gulasch e la birra scura dei ristoranti tipici, fare piccoli acquisti ai mercatini, riflettere al quartiere ebraico, cenare sul battello mentre scivola dolcemente sulle scure acque della Moldava, respirare la magia della città di notte.
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“Su Nuraghe” tra presentazione e produzione culturale

Nuovo ciclo di lezioni di cinema “Su Nuraghe Film” – per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore – le opere in cartellone saranno presentate da Sardi di seconda e di terza generazione – giovani Soci nati lontani dall’Isola saliranno in cattedra per presentare la loro Terra.

Calendario filmProssimamente, nelle sale del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella, verrà presentato il sesto ciclo di “Su Nuraghe Film, lezioni di cinema per “conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”.
La rassegna autunnale si arricchisce e prende il “via!” con un nuovo lavoro del nostro Socio Guido Re, le cui riprese sono state realizzate durante la recente gita sociale nella capitale della Repubblica Ceca, valorizzate e attualizzate dall’inserimento di alcuni spezzoni della “Primavera di Praga”.
In calendario altri tre lavori di Davide Mocci, regista cagliaritano, apprezzato documentarista di “Geo & Geo”, la trasmissione televisiva pomeridiana di Raitre per conto della quale ha recentemente girato nella Baraggia Biellese uno dei suoi ultimi lavori, prossimamente in onda nella rete televisiva nazionale. Prodotti dalla “Master Film” dello stesso regista, le opere sono state tradotte in spagnolo, inglese, francese e tedesco; la narrazione della versione italiana è legata all’inconfondibile voce di Claudio Capone, il famoso doppiatore recentemente scomparso.
Esploratore etico, con il gusto dell’originalità, Davide Mocci invoglia lo spettatore ad avvicinarsi alla realtà attraverso l’immagine. I documentari di Davide Mocci sono un concentrato accattivante della durata di trenta minuti ciascuno; quelli che vengono presentati fanno parte di una più ampia serie di produzioni in cui viene illustrato “un pezzo di Sardegna”, perlopiù trascurato dagli itinerari turistici più battuti, ma che meglio di altri custodisce intatto lo spirito del popolo della grande Isola. Un ritratto sincero che, tralasciando l’enfasi retorica, consegna alla memoria ambienti incontaminati e paesaggi unici che ancora resistono. Non tutto ciò che si produce merita di essere visto, pochi autori riescono a tener desta l’attenzione del pubblico. Davide Mocci riesce a farlo con originalità, quasi al servizio della realtà, non limitandosi a documentare. Con la macchina da presa restituisce un’immagine della realtà vista con l’etica dell’osservatore: raccontando in prima persona, ci narra la realtà così come la sente, facendoci sentire – con poesia e con sentimento – coautori della scena.Continua a leggere →

“Biellesos et Sardos umpare”, identità biellese e Sardegna

Biella conserva anche nei simboli ufficiali segni della propria identità che rimandano alla Sardegna – Risultante di antichi contatti e di secolari sedimentazioni. Dagli insediamenti palafitticoli di Bertignana e di Viverore ai contatti con popolazioni celtiche e liguri – Cristianizzazione eusebiana e apporto delle colonizzazioni di popolamento alemanne dal Vallese – contributi transalpini e dal Regno di Sardegna.

Domenica 30 agosto, a Biella, presso il Santuario Mariano Eusebiano Alpino di Santa Maria di Oropa si è rinnovata la commemorazione della centenaria Incoronazione della Vergine Nera, la Festa dell’intitolazione della Basilica, svoltesi in concomitanza con la cerimonia del Patronato civico.
Mazza civica della Città di BiellaIl rito è stato officiato nella basilica nuova gremita, Biellesi e Sardi uniti nella comune preghiera a Maria. Per gli isolani, un modo popolare di rivolgersi alla Deipara, la Madre di Dio, sono i Gosos:

Biellesos et Sardos umpre
Ammunta nos sutta s’infagliu
Dispensa nos salude et trabagliu
In su paris alturas et mare
Innoghe semus a Ti chircare
Et sias nostra protettora.

De-i custos montes Reina
Mama de Oropa consoladora.

Una caratteristica della Religione Cristiana è Dio che irrompe nel tempo ed entra nella storia degli uomini attraverso Maria con l’Incarnazione che – ha affermato Monsignor Gabriele Mana – ha concepito Gesù prima con la mente, poi con il cuore e infine con le viscere. Così anche quelli celebrati oggi ad Oropa sono fatti storici, ricordati ed elencati nell’omelia alla presenza delle massime Autorità cittadine, singolarmente salutate dal Vescovo: il Prefetto, rappresentato dal suo vice; il Sindaco, dott. Donato Gentile; il Presidente della Provincia, on. Roberto Simonetti; il Questore di Biella, dott. Giuseppe Poma e il Comandante la Compagnia dei Carabinieri, dott. Giuseppe Arrigo (alla sua ultima cerimonia pubblica in Città per via dell’imminente trasferimento). I Consiglieri e gli Assessori cittadini presenti, le autorità civili e militari sono stati idealmente uniti in un unico caloroso fraterno abbraccio al Vescovo della Diocesi di Biella e ai suoi Sacerdoti.
Il culto divino è stato preceduto dalla breve processione in cui è stata portata la Mazza civica, affiancata dai Vigili urbani come scorta d’onore.
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I Circoli Sardi nel mondo, fucine di esperienze culturali

Sono 124 le Associazioni riconosciute dalla Regione Autonoma della Sardegna. Molte iniziative dei circa 200 Circoli sardi nel mondo promuovono la Sardegna e i territori in cui risiedono: un’incredibile e insospettabile risorsa anche per i paesi che li ospitano; straordinaria risorsa che si scontra spesso con pregiudizi e diffidenza; si ignorano le eccezionali potenzialità che possono offrire tutto l’anno; con “l’appaesamento” i nuovi arrivati diventano operatori qualificati di cultura locale e di quella di origine. Il nuovo fenomeno dell’emigrazione intellettuale impoverisce ulteriormente la nostra Isola.

videoEsistono “due Sardegne”, una formata da 1.665.617 Sardi residenti (dati Istat 1° gennaio 2008), ed un’altra composta da circa 2.000.000 di Isolani sparsi sui cinque continenti. Un’emorragia continua che vede giovani studenti partire attraverso specifici progetti regionali o col progetto comunitario “Socrates-Erasmus”, che gestisce la mobilità degli studenti in ambito europeo e che, a distanza di anni dalla sua istituzione, si presenta quasi come una deportazione intellettuale di massa.
Emblematico il caso del Circolo “Ichnusa” di Madrid, di recente costituzione e riconosciuto dalla Regione Sarda nel corrente anno, frutto della nuova emigrazione d’eccellenza, essendo formato essenzialmente da studenti o da giovani laureati. La Spagna è diventata la nuova meta dei Sardi per la lingua, alcune comunanze culturali e, soprattutto, le nuove prospettive di lavoro qualificato, il cordone ombelicale, mai completamente reciso, di cinque secoli di storia in comune all’interno della Corona di Spagna.Continua a leggere →

Emigrazione e “tenores”, il presente della tradizione

I lavori del 12° Convegno Emigrazione in Sardegna, “Rundines, il fenomeno di Domusnovas Canales“, svoltosi a Norbello (Oristano), martedì 11 agosto 2009, si sono conclusi con due canti proposti da Su Cuntzertu Abasantesu. Per l’occasione, Felice Cau, “oghe” e poeta della formazione canora di Abbasanta, ha composto un apposito sonetto, ispirato al titolo del Convegno: “Rundines“. Infine, i Gosos de N.S. de Oropa, lodi a Maria Regina dei Monti biellesi, composti in lingua sarda nel 1996 in occasione dell’Anno eusebiano indetto dall’arcivescovo di Vercelli.
manifesto del convegno di Domusnovas CanalesSegni consueti, usanze che si ripetono e che testimoniano come la tradizione sarda si rigeneri continuamente nel presente, attualizzandosi. Radici che affondano nella plurimillenaria storia dell’Isola continuano ad alimentare il presente senza interruzione di continuità.

Rundine chi donzi ‘orta festosa
Fidele torras a s’antigu nidu
Su nidu chi pro primu ti at bidu
E ti at pesadu cun mama amorosa

Et oe in Domosnoas, orgogliosa
Cuntenta as cumpridu su cumbidu
Atera rundine puru as batidu
Chi pro sa festa de oe fit bramosa.

Domosnoas ti nd’e podese ‘antare
Pro su bellu modu chi afestas
Cun ballos et tenores canta canta

De nou oe ti cheret saludare
(ca sintzeru s’amore manifestas)
De coro su “Cuntzertu de Abbasanta”
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