Sardegna e Terra biellese, un’amicizia antica che continua

bertone e mana
Il Cardinale Tarcisio Bertone e il Vescovo Gabriele Mana ritratti con i Fucilieri di Su Nuraghe a fianco dello stendardo processionale di Sant'Eusebio e N.S. di Oropa

Venerdì 16 e sabato 17 luglio, la Comunità dei Sardi di Biella ha accolto l’invito del Sindaco di Sordevolo, Riccardo Lunardon e del Presidente del Teatro Popolare di Sordevolo, Carlo Pedrazzo a partecipare alle manifestazioni di saluto ed accoglienza per l’arrivo del Cardinale Tarcisio Bertone, SDB, Segretario di Stato di Sua Santità, in Visita Ufficiale nel Territorio biellese.
Venerdì 16, una nutrita delegazione guidata dal Presidente di Su Nuraghe, ha partecipato all’opera teatrale “La Passione 2010”. La Sacra rappresentazione, che con cadenza quinquennale coinvolge gli abitanti del dinamico Comune alpino (oltre quattrocento gli attori non professionisti partecipanti), si è svolta nell’anfiteatro intitolato a Giovanni Paolo II.
Il pomeriggio del giorno successivo, sulla scena della rappresentazione della “Passione di Cristo”, è stato allestito lo spazio sacro per la celebrazione liturgica presieduta dal Cardinal Bertone, officiata dai massimi Presbiteri della Diocesi, primo fra tutti il Vescovo Mons. Gabriele Mana e il suo predecessore Mons. Massimo Giustetti.Continua a leggere →

Animali mitici del letargo, sacra rappresentazione e identità

orso e salamandra
Passione di Sordevolo (2005): orso e salamandra, sfilata di attori e comparse per le vie del paese prima della rappresentazione

Nel calendario rituale contadino, gli animali del letargo presidiano i giorni della rinascita della nuova stagione e indicano all’uomo della tradizione il tempo in cui intraprendere le attività della nuova annata agraria scandita dalle diverse fasi siderali.
Ad una luna precoce (coincidente con il 2 febbraio) quindi una Pasqua alta che cade il 22 di marzo, corrisponde l’inizio dell’annata agraria anticipata: i lavori dei campi cominciano per tempo promettendo un raccolto abbondante, poiché i prodotti della terra hanno modo di giungere a completa maturazione.
Quando la luna di febbraio si compie tardivamente, il plenilunio pasquale coincide con il 25 aprile (Pasqua bassa) e i lavori dei campi iniziano in ritardo e possono compromettere il raccolto e la stessa sopravvivenza dell’uomo.
L’orso mitico, posto a presidio del 2 febbraio, è ampiamente attestato nell’Europa della tradizione. Meno analizzata è la figura della salamandra che sembra essere posta a guardia della Pasqua bassa, quella che ricorre il 25 aprile. Oggi è difficile ritrovare ancora attiva o nella memoria la presenza di questi due animali che vigilano le due date estreme del tempo della rinascita. Eccezionalmente appaiono nella sacra rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo a Sordevolo, presenti ancora nelle edizioni del 1924 e del 1934 ((Filmato del 1924, conservato nell’archivio parrocchiale di Sordevolo da padre Luciano Acquadro e il filmato ripreso dal comm. Alcide Bona, custodito da Federico Bona di Ivrea.)), testimoni del perdurare di cultualità depotenziate ma ancora molto forti tra le genti delle Alpi biellesi. Scopo di questo lavoro è di analizzare questi due animali presenti nella memoria rituale di Sordevolo anche alla luce dell’area storico-geografica che comprende.Continua a leggere →

Costruire Unità, dopo la Sardegna, Calabria protagonista

Occhieppo Superiore – Sabato 17 Luglio, inizio ore 20, cena tipica calabrese – molti i Calabresi residenti nella Frazione “Galfione” – provenienti perlopiù dal Comune di Antonimina – Prenotazione per la cena: 329 804 60 69

cena sarda
Cena tipica sarda a Villa Mossa di Occhieppo Superiore: maialini allo spedo e gruppo di cucinieri

Sabato 17 luglio, alle ore 20, gli Occhieppesi di origine calabra presenteranno i piatti tipici della cucina della loro terra di origine.
Proseguono le cene tipiche regionali per Occhieppo Estate 2010 a “Villa Mossa”; dopo il successo della “cena tipica sarda” appuntamento con la “cucina calabrese”.
La ricchezza di un Territorio è data dagli uomini e dalle donne che lo abitano, dalla loro vita, dai loro saperi. Fin dai primordi, il Biellese è stato cerniera, luogo di incontro di genti diverse. Sappiamo che, in un lontano passato, sulle due rive del torrente Elvo risiedevano, incontrandosi e fronteggiandosi, Victimuli e Salassi, Liguri e Celti, interessati entrambi all’estrazione dell’oro della Bessa. Col tempo si sono succeduti i Romani e, durante il loro dominio, popolazioni tratte in schiavitù, costrette ad estrarre il metallo prezioso per le casse l’Impero. Poi, nel succedersi dei secoli, diverse sono state le infiltrazioni dal Nord, perlopiù di Alemanni, divenute nei secoli successivi, subito dopo l’anno Mille, una vera e propria colonizzazione di popolamento. Dalle regioni del Vallese, arrivarono nuclei consistenti per abitare la montagna; i rapporti con la Diocesi di Sion si intensificarono e normarono grazie agli Challant di Aosta e i Vescovi di Vercelli successori di Sant’Eusebio da Cagliari, primo vescovo di Vercelli, Patrono del Piemonte, inviato nel IV secolo ad evangelizzare le popolazioni alpine.Continua a leggere →

I Sardi di Biella salutano gli artisti Fresu, Gurtu e Sosa

Caratteristica del jazz contemporaneo è il suono unico della tromba di Paolo Fresu – tre “artisti del mondo” a Biella – incontro fecondo di diversità attraverso il linguaggio universale della musica.

locandinaMartedì 13 luglio, alle 21.30, nello spazio polivalente di Andorno Micca (Biella), tre grandi della musica contemporanea parteciperanno alla rassegna LIBRA… la musica nell’aria.
Un appuntamento importante con tre maestri della musica del presente.
Saliranno sul palco il trombettista sardo Paolo Fresu, il pianista afro-cubano Omar Sosa ed il percussionista indiano Trilok Gurtu: tre voci musicali provenienti da diversi angoli del mondo – uniche e diverse ad un tempo – che combinano elementi musicali tradizionali e moderni scandagliando le culture altre; incontro fecondo di diversità in una sorta di allegoria attraverso lo scambio artistico che si avvale del linguaggio universale della musica.
La comunità sarda di Biella dà il benvenuto agli artisti Fresu, Gurtu e Sosa.
Paolo Fresu, jazzista di fama internazionale, vive tra Bologna, Parigi e la sua Sardegna.
Dal 1988 è ideatore e organizzatore del festival Time In Jazz, che si svolge ad agosto nel Comune in cui è nato: Berchidda.
Trilok Gurtu, percussionista di livello internazionale, è nato a Bombay da una famiglia di musicisti, ha iniziato a suonare all’età di 6 anni. Il suo stile, profondamente radicato nella tradizione indiana combinata con elementi jazz e rock, ne hanno fatto un maestro affermato della World Music.
Omar Sosa, compositore e pianista afro-cubano, ha vissuto in una comunità di discendenti africani in Ecuador. La sua carriera incarna lo sguardo estroverso di un artista che lavora incessantemente per progettare e creare un’unica voce cosmopolita.Continua a leggere →

Su foghiteddu po sa Limba sarda, acciungendi fattu fattu arrogusu de linna

Mannigos de memoria a su Circulu sardu de Biella – S’italianu furiara obbligatoriu in iscola – si s’intendenta fueddendi in sardu si ponenta dusu in italianu.

bestimentas sardas
Bestimentas sardas, immagine di Ivana Mancosu, Pro Loco di Siliqua

Fairi prasceri a si torrai agattai in paricisi po fueddai (faeddare, po cuntentare tottu sos limbazzos), in Limba sarda campidanesa e logudoresa amustuarasa po dasa imparare tottu ei duasa.
Eusu piagau sa prommissa de ciccai de tenni allutu su foghiteddu po su sardu, acciungendi fattu fattu arrogusu de linna; si chistionara de su chi si boliri comenti atrèssara, e si poriri sartai de unu argumentu a s’atru, su chi contara esti a fueddai in sardu, e immoi chistionausu.
Zelinu Pusceddu de Biddanoa Forru… “candu fudia pippiu pitiu, teniat unu cincu o sesi annus, nonnu mi ingoliara a su sartu e candu furiara ora de mi torrai a mandai a domu, zerriara a Paulina, su cani, da cumandara: “bai, accumpangianci su pippiu a domu”. Partestusu, Paulina ainantis e deu infattu finzasa a domu; bessiara nonna a mi arrigoli e narara a su cani de torrai anche su meri, e torraiara a furriai”.
Pigara sa paraula Cesare De Sotgiu … s’ammentara ca in sa scola elementari tenianta dusu maistus, unu fera sa traduzioni de su sardu a s’italianu (ai cussus tempus, meras s’italianu no du cumprendestusu), po du fai intrai in conca mellusu e impressi a “memorizzare”, nanta in italianu, fadianta esempiusu: «Sa “o” in italianu este cun s'”h” candu boliri nai: “uggere” (sorreggere), “tènnere” (tenère), “hada” (avere)».Continua a leggere →