14 marzo, domenica di Laetare – ore 16.30, Santa Messa ad Oropa – Deus ti salvet Maria e i Gosos, lodi a Maria in lingua sarda – 1.000 sacchetti di grano distribuiti nelle Parrocchie della Diocesi di Biella – istruzioni per la semina – testi e preghiere del Cappellano di Su Nuraghe don Ferdinando Gallu
Un modo un po’ diverso, ma attivo, interessante, di prepararsi alla festa di Pasqua?
È il germoglio di grano da portare alla chiesa la sera del Giovedì Santo.
Come fare: metti il grano in un bicchiere o in una scodella e versa acqua fino a coprire tutti i chicchi.
Il giorno dopo, prendi un colino o un colapasta e cola i chicchi di grano; mettili poi dentro un piatto.
Copri il piatto con una scatola, in modo che non prenda luce.
Dal terzo giorno in poi: controlla la crescita del grano e, se necessario, con lo spruzzino mantienilo umido (non sommerso dall’acqua, perché ammuffirebbe).
Il pomeriggio del Giovedì Santo porta in parrocchia il piatto con il grano germogliato, servirà per ornare l’altare in cui si conserva la Santa Eucaristia, il Corpo del Signore Gesù Cristo.
Il Sabato Santo ritira il piatto e metti i germogli di grano nella terra del tuo giardino, vedrai che crescerà e farà delle belle spighe.Continua a leggere →

Sabato 6 marzo, alle ore 21, è stata inaugurata la Mostra fotografica Feminas, Piemonte fiorito. I fiori dell’inverno, allestita nei saloni della Biblioteca del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.
Partecipata serata di festa, densa di significati, Sabato 6 Marzo scorso presso i locali di Su Nuraghe. La Festa della Donna 2010 è stata una di quelle tipiche occasioni attraverso le quali la comunità dei Sardi di Biella ha avuto modo di mettere in atto tutte quelle potenzialità insite nella propria natura e nel copioso numero dei propri membri ed affiliati. Una comunità dinamica, in continua evoluzione, ma sempre ancorata ai cardini del luogo di vita quotidiana e di lavoro, il Piemonte, ed al territorio di origine, la Sardegna, entrambe culle di cultura e di originalità che sommate moltiplicano la possibilità di condividere. Condivisione, infatti, è probabilmente la parola più idonea per descrivere il filo conduttore che guida le attività degli ultimi tempi del Circolo: un concetto che indica il non tenere solo per sé quanto si possiede, ma che comporta un dare, un donare, un mettere a disposizione degli altri, con generosità, quelle ricchezze possedute, anche perché solo con un’attenzione oltre le proprie mura di casa è possibile realmente vivere ed appartenere alla grande comunità di vita del territorio.
Durante la Santa Messa concelebrata nella basilica antica, alle ore 16,30 dal Canonico Don Michele Berchi, Rettore del Santuario e da Don Ferdinando Gallu, Cappellano di Su Nuraghe, verranno cantate lodi mariane in sardo, la lingua di Sant’Eusebio. Al termine del culto divino, davanti al sacello eusebiano verranno intonati i Gosos de Nostra Segnora de Oropa, composti per le celebrazioni del 1750° anniversario della nomina di Sant’Eusebio sulla cattedra di Vercelli, indette dall’allora Arcivescovo di Vercelli, il Cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., Segretario di Stato, Camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Nato in Sardegna e vissuto per decenni a Roma, visse tra gente ancora incerta tra cristianesimo e paganesimo, e fu anche lui lievito in questa massa (Roma aveva un milione di abitanti) che esitava davanti alla nuova mentalità cristiana. Imparò ad essere pastore mite, maestro nella Parola di Dio, animatore della carità.