La vita dei Sardi a Biella è storia propriamente biellese – numerosi “affluenti” di diversa matrice etnico-culturale – Sant’Eusebio da Cagliari, grande antesignano degli storici legami tra Biella e la Sardegna – con il passaggio del Regno di Sardegna ai duchi di Savoia, i rapporti tra il Piemonte e l’Isola si sono ulteriormente intensificati – Su Nuraghe ricerca e valorizza antichi legami tra la terra di origine e quella di adozione
Biella ed il suo territorio presentano una storia pluri – millenaria cui si adatta particolarmente la celeberrima metafora del filosofo greco Eraclito, il quale, prendendo spunto dall’osservazione della natura, ha paragonato il “fluire del tempo” allo “scorrerre di un fiume“. Infatti, il copioso “corso dell’esistenza” dei luoghi ove oggi viviamo e lavoriamo non è altro che il risultato della somma e della sedimentazione, nel succedersi degli anni, dei contributi di numerosi “affluenti” di diversa matrice etnico-culturale.
Dapprima popolazioni celtiche e liguri hanno avuto come punto di incontro le sponde del torrente Elvo per la ricerca dell’oro della Bessa, come testimoniato dal rinvenimento di bronzi celtici e di ceramiche di matrice ligure a pasta nera nelle tombe della zona. Successivamente la conquista dei Romani ha segnato il territorio lasciando ai posteri un’interessante ara sacrificale, proveniente da San Secondo di Salussola, raffigurante una “tauromachia“, nonché due necropoli rinvenute nell’odierno capoluogo, rispettivamente nei pressi del vecchio macello di via Ivrea e nella zona ove attualmente ha sede la birreria Menabrea. Queste terre ricche di risorse naturali hanno poi attirato la migrazione di genti allemanne prima e longobarde poi, delle quali, attualmente, resistono piccole comunità nella Valle Cervo, nei comuni di Rosazza, Piedicavallo, Montesinaro e Campiglia Cervo.Continua a leggere →

La Chiesa ha ereditato alcune ritualità precedenti, plasmate sulla tradizione cristiana, sussumendole, conservandole e tramandando, attraverso la religiosità popolare, alcuni aspetti di antiche tradizioni.
L’incontro tra Comunità di origine territoriale e culturale diverse può essere occasione di arricchimento e condivisione reciproca, nonché opportunità per riscoprire le radici ed i valori che permeano la vita del presente. In questa ottica di pensiero si colloca il filone di intenti che anima le attività del Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella nella terra di Piemonte, caratteristica che si delinea tanto più evidente in circostanze come le Celebrazioni di Giugno di Sa Die de sa Sardigna. Ogni anno, in prossimità del Solstizio di Estate, tempo simbolico che da sempre racchiude in sé i significati del passaggio ad una nuova stagione esistenziale e della propiziazione della fecondità, i Sardi di Biella, patria di adozione, si fanno promotori dell’organizzazione, nei luoghi del lavoro e della propria vita quotidiana, di una serie di manifestazioni incentrate sull’incontro tra la realtà del Continente, che li ha accolti ed ospitati, e le tradizioni della propria Isola di origine. Eventi che segnano una volontà di continuità delle ottime relazioni storicamente esistenti tra il Biellese e la Sardegna, radicate sin dal IV secolo d.C. con l’arrivo di S.Eusebio da Cagliari ad Oropa nel corso della sua missione di cristianizzazione delle popolazioni locali, continuando in epoche più recenti con figure emblematiche come quelle della famiglie La Marmora e Sella ed ai loro rapporti con la gente sarda. Queste perduranti dinamiche relazionali hanno finito col segnare nel profondo, nel corso del tempo, tanto le persone quanto il territorio di Biella.
Biella, sabato 20 giugno, ore 21. Nella suggestiva cornice del borgo storico del Piazzo di Biella, si è tenuto l’annunciato spettacolo di canti, danze a balli sardi con Mazzimo Zaccheddu e il Gruppo folcloristico Traccas e Sonus di Villamar (Cagliari). La pioggia battente ha consigliato di eseguire lo spettacolo in forma ridotta. L’appuntamento non poteva essere rinviato perché si trattava di una serata speciale per i Sardi che per la prima volta sceglievano di tenere la loro festa nel borgo medievale della Città. Giorno singolare anche per la nuova Amministrazione cittadina che decideva di far presenziare due Assessori per l’inaugurazione ufficiale; per tutti si trattava di una sorta di battesimo: Andrea Delmastro, Assessore alla Cultura di Biella ha portato il saluto ufficiale a nome del nuovo Sindaco della Città, a cui sono seguite le parole di Massimiliano Gaggino, Assessore agli Eventi e Manifestazioni.
Incontro con lo scrittore cagliaritano alla Festa dei Sardi di Biella – Fascino e suono delle parole sarde