“Nenneres”, semi germinati al buio, gesti sardi di Fede e cultura

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Il formarsi della prima luna piena successiva all’equinozio di primavera determina la Pasqua cristiana, come codificata dal Concilio di Nicea nell’anno 325. Rimodulata sulla Pasqua ebraica, è memoria della passione, morte e resurrezione del Redentore.

In quella che è la maggiore festività cristiana convergono arcaici gesti di ritualità popolare presenti su entrambe le sponde del Mediterraneo – africane ed europee – giunte fino a noi attraverso il Vicino Oriente dove è nato Gesù.

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Da Nicola Loi in poesia per “Su Nuraghe”: “Bona Dominiga de Pramas/ Buona Domenica delle Palme”

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In preparazione alla maggiore festività cristiana, arriva da Nicola Loi di Ortueri (Nuoro) la poesia “Bona Dominiga de Pramas/Buona Domenica delle Palme”.

Messaggio di auguri consigliando al contempo la pratica di quelle virtù che l’uomo deve coltivare per poter essere considerato buono e degno, con atti concreti di benevolenza:Cun bonu-coro e cun menzus manu, Sa caridade cun coro isortu”, vale a dire, “con buon cuore e con generosa mano, la carità con cuore aperto”.

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“Su Nuraghe” consegna al vescovo di Biella “prammas filadas”, palme intrecciate all’antica da Federico Scannella

descrizioneSabato 1° aprile il Circolo Culturale Sardo ha consegnato al vescovo di Biella, mons. Roberto Farinella le palme “filadas”. Intrecciate all’antica secondo moduli tradizionali utilizzando tecnica di raccolta e lavorazione giunta nelle nostre terre dal Vicino Oriente e dalle sponde africane, unitamente alla nuova Fede di Cristo morto e risorto.

Sacra fin dall’antichità, la palma è una delle prime piante domesticate dall’uomo per avere cibo; associata alla fertilità dell’uomo, degli animali e della terra, ma anche al cielo e al sole che lo domina. Simbolo di regalità e di vittoria, di rigenerazione e di immortalità, palme intrecciate sono presenti nelle processioni di Iside; trasmigrano nel Cristianesimo fin dai primi secoli, a ricordo di quelle innalzate al cielo o posate per terra all’ingresso di Gesù in Gerusalemme, acclamato “Re dei Giudei”.
Dopo l’Editto di Costantino Magno I – venerato come Santo dai Sardi e dalla Chiesa d’Oriente – palmizi processionali sono attestati nel IV secolo a Gerusalemme, a Edessa e a Costantinopoli; nei paesi freddi europei privi di palme, fronde verdi e fiori le sostituiscono. Per trasferimento, successivamente anche l’ulivo, sacro ad Atena, sarà presente nei riti della Pasqua cristiana.
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“Su Nuraghe Calcio Biella” vince contro “Associazione Sportiva Divano Kiev”

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Mercoledì 29 marzo si è disputata la partita di recupero della 10° giornata del campionato provinciale di calcio a 7, categoria “open”, organizzato da A.S.C. (Attività Sportive Confederate) di Biella, Ente di promozione sportiva, presieduto da Pino Lopez, riconosciuto e patrocinato dal C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).

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Finestra sulla storia nel “Calendariu 2023” di “Su Nuraghe”: marzo, Biella e Sardegna unite nella Storia

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Al centro immagini delle pietre di memoria dei Comuni italiani presenti nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, sulle quali è inciso località e numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come la IV Guerra di Indipendenza

Dalla Regia Armata Sarda all’Esercito Italiano

L’aggettivo “sardo” accompagnò la denominazione di atti e istituzioni degli Stati Sabaudi sin dal 1720. In primis, la Regia Armata Sarda, l’esercito di terra, protagonista della I Guerra d’Indipendenza, celebrata da diversi monumenti. Tra questi, in piazza Castello a Torino, davanti a Palazzo Madama, la scultura all’Alfiere Sardo, opera dell’artista Vincenzo Vela. Innalzata sin dal 1859, fu offerta al Comune del capoluogo subalpino dai fuoriusciti milanesi a memoria del sacrificio e delle imprese gloriose e sfortunate del 1848.

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