Sardegna e Biellese, un ponte di storia e identità nella Brigata “Sassari”

descrizioneLa cerimonia di avvicendamento al comando militare a Sassari rinnova il legame tra l’Isola e il Piemonte, con il Circolo “Su Nuraghe” e progetti che intrecciano cultura, memoria e promozione territoriale

Venerdì 30 maggio 2025, nella storica cornice di Sassari, si è tenuta la cerimonia ufficiale di avvicendamento al vertice della Brigata “Sassari”. Un momento solenne e carico di significati, durante il quale il Generale di Divisione Stefano Messina ha passato il testimone al Generale di Brigata Andrea Fraticelli.

A suggellare l’importanza dell’evento, una rappresentanza del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, guidata dal presidente Battista Saiu, ha preso parte alla cerimonia insieme al giovane atleta biellese Tommaso Raspino, già giocatore della Dinamo Sassari nelle stagioni 2022-2024. La loro partecipazione ha incarnato la continuità di un legame profondo e millenario tra la Sardegna e il Biellese, fatto di storia condivisa, di migrazioni antiche e recenti, di fede, di solidarietà e di identità.

La loro presenza non è stata solo formale: ha incarnato un legame che affonda le sue radici nel tempo e che continua a rafforzarsi attraverso iniziative culturali, sociali e solidali.

Un ponte millenario unisce l’Isola alla terraferma, fin dai tempi di Sant’Eusebio da Cagliari – primo vescovo di Vercelli nel IV secolo e proclamato patrono del Piemonte da papa Giovanni XXIII – incarnando la continuità di un dialogo fra culture, fedi e popoli, che attraversa il Mediterraneo.

Un cammino che prosegue attraverso le molteplici declinazioni del “migrare”, tra popoli e culture che si riconoscono parte di una stessa storia. Come testimonia la caserma comando di Sassari, intitolata al Generale Alberto La Marmora, le cui spoglie riposano nella cripta della basilica di San Sebastiano, a Biella.

Durante il suo intervento, il Generale Messina ha voluto esprimere un pensiero speciale per il suo successore, con parole cariche di stima e fiducia: “Permettetemi di rivolgere un pensiero particolare al Generale Andrea Fraticelli, mio successore, al quale mi legano esperienze condivise, valori comuni, visione identica dell’essere soldati. A te, Andrea, affido questa Brigata che imparerai ad amare profondamente, con la certezza che saprai guidarla con passione, equilibrio e competenza. So che la tua sensibilità e il tuo rigore saranno garanzia di continuità e crescita. La Sardegna ti accoglierà come ha accolto me: con rispetto, con calore, con affetto sincero. Imparerai, se già non lo sai, che essere adottati da questa terra è un onore raro. Qui l’Esercito non è un’istituzione distante, ma una presenza viva, amata, parte integrante della comunità. E la Brigata “Sassari” è molto più che una formazione militare: è un orgoglio collettivo, un simbolo identitario, un patrimonio del popolo sardo e dell’Italia intera. Andrea, a te lascio una realtà coesa, forte, rispettata. Una squadra di uomini e donne straordinari, pronti a seguirti con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione di cui io stesso, e tanti prima di me, hanno beneficiato.”

Il passaggio di consegne si è svolto con il consueto senso di appartenenza che caratterizza la “Sassari”, riconosciuta come una delle più radicate e amate realtà dell’Esercito italiano. Un sentimento ribadito dal Generale Messina nel suo discorso d’addio, dove ha descritto il rapporto tra la Brigata e la Sardegna non solo in termini logistici, ma esistenziali: “La Sardegna non è solo la terra che ospita la nostra Brigata. È la nostra casa. Qui abbiamo radici, qui troviamo ogni giorno il calore di un popolo fiero, generoso e leale. Il popolo sardo ama la Brigata ‘Sassari’ perché la considera parte integrante del proprio destino, della propria storia, della propria identità.”

Nel ricordare il biennio alla guida della Brigata, Messina ha ringraziato il Generale Andrea Di Stasio, comandante delle Forze Operative Sud e già 44° comandante della “Sassari”, per l’onore e la fiducia ricevuti, affermando che il comando della “Sassari” ha rappresentato per lui il momento più alto della sua carriera, un’esperienza “umana, profonda, trasformante”.

Il legame tra la Brigata e il Biellese non è fatto solo di celebrazioni. Durante il suo mandato, il Generale Messina ha coltivato e rafforzato il legame con Biella. Fu infatti presente nell’ottobre 2023 all’inaugurazione della mostra Lampi di trincea, ospitata nello storico Palazzo La Marmora, grazie alla collaborazione tra il Circolo “Su Nuraghe”, il Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al capitano Emilio Lussu, il Museo Storico della Brigata “Sassari” e le scuole del territorio. Questo rapporto si è rinnovato anche nel 2024 con un’importante missione di solidarietà: oltre una tonnellata di giocattoli, materiale didattico e di cancelleria è stata inviata dal Biellese ai bambini libanesi del villaggio di Libato, nell’ambito della missione UNIFIL delle Nazioni Unite. Un progetto nato su impulso del Comando della Brigata e reso possibile grazie al sostegno del Comune di Biella, della Banca del Giocattolo, dell’impresa Mondoffice, dei volontari AIB e dell’associazionismo locale biellese per portare un messaggio di pace e vicinanza umana.

Anche a maggio 2025, la “Sassari” ha testimoniato la propria vitalità culturale partecipando alla 96ª Adunata nazionale degli Alpini. Il Museo Storico della Brigata ha allestito una mostra documentaria dedicata alle esperienze condivise tra Alpini e Sassarini sul fronte orientale durante la Prima Guerra Mondiale, confermando quanto la storia militare possa trasformarsi in potente veicolo di memoria e coesione nazionale: occasioni di dialogo e, al tempo stesso, opportunità di promozione culturale e turistica per territori capaci di raccontarsi insieme.

Questi continui intrecci tra memoria, identità e solidarietà rappresentano molto più di un semplice atto celebrativo: offrono una chiave concreta per una narrazione turistica ed economica capace di valorizzare le specificità dei territori. Il dialogo tra Biella e la Sardegna, infatti, apre a possibilità di promozione integrata, dove cultura, storia e solidarietà diventano leve di sviluppo sostenibile. La partecipazione della delegazione biellese – con la tradizionale berritta sarda indossata con fierezza – è simbolo visibile di una diversità che, lungi dall’essere divisione, è ricchezza e forza, parte viva di un’unità nazionale composta da molteplici identità.

In chiusura, il Generale Messina ha ricordato con orgoglio l’essenza della Brigata: “In tutte le circostanze – dalle operazioni congiunte con le forze dell’ordine, agli interventi in occasione di calamità naturali, fino al difficile mandato in Libano – la Brigata ha mostrato la sua vera essenza: professionalità, disciplina, spirito di sacrificio e grande umanità. Sempre all’altezza delle aspettative, sempre fedele alla propria storia e alla propria identità.”

Parole che riassumono un modo di “fare patria” che parte dal senso di comunità e abbraccia la solidarietà, la cultura, la promozione dei territori. Un modello di coesione che unisce Sardegna e Biellese come tessere di un mosaico nazionale, capace di trasformare la diversità in ricchezza comune.

Salvatorica Oppes

Nell’immagine: Battista Saiu e Tommaso Raspino tra il Generale di Divisione Stefano Messina e il Generale di Brigata Andrea Fraticelli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.