Martedì 27 maggio 2025, negli impianti all’avanguardia dello Sportec Center di Gaglianico, si è disputata una delle semifinali più attese del campionato Serie A Open di Calcio a 7, promosso da R.C.B. (Ricreativo Calcio Biella) in collaborazione con A.S.C. (Attività Sportive Confederate), ente riconosciuto dal C.O.N.I. e presieduto da Pino Lopez.
Alle ore 21:00, Su Nuraghe Calcio Biella ha affrontato la capolista Real Maggese in un confronto ad altissima intensità, conclusosi sull’1-1 grazie alla rete di Franco Marangon. Nonostante l’ottima prestazione dei biellesi, capitanati da Alessandro Scanzio e guidati dal mister Andrea Savoi con Gaspare Carmona in panchina, il regolamento ha premiato la squadra con il miglior piazzamento in classifica durante la regular season, negando così a Su Nuraghe l’accesso alla finale. A completare lo staff tecnico, l’instancabile supporto del responsabile organizzativo Gaetano Pitarresi e del preparatore atletico e massaggiatore Filippo Gugliotta. Sul fronte opposto, Real Maggese, capitanata da Ludovico Maggia, ha trovato la via del gol con Giovanni Ivaldi, sotto la direzione tecnica di Nicolò Corongiu e la guida in panchina di Alessandro Sella.
L’altra semifinale, disputata alle ore 20:00 sullo stesso terreno di gioco, ha visto i Giullari di Corte imporsi su Bugella in Piazzetta, guadagnando l’accesso alla sfida conclusiva del torneo.
Il pareggio, frutto di un incontro equilibrato e combattuto, ha lasciato l’amaro in bocca ai ragazzi di Su Nuraghe. A pesare, un episodio tattico isolato e due pali più una traversa colpiti nella ripresa, quando la fortuna ha voltato loro le spalle. Il triplice fischio finale, giunto dopo soli due minuti di recupero malgrado un match carico di tensione, sei cartellini gialli e tre interventi arbitrali verso le panchine, ha sancito una chiusura che molti hanno ritenuto prematura rispetto alla gestione effettiva del gioco.
Tuttavia, nonostante l’esclusione, il gruppo ha saputo dimostrare grande maturità e spirito sportivo, raccogliendo i complimenti sinceri degli avversari e del pubblico presente. Tra le voci negli spogliatoi, emerge quella del capitano Manuel Pizzo, fermo per infortunio insieme ad altri cinque compagni: “Loro hanno meritato per quanto fatto durante la stagione. Il loro portiere ha fatto davvero la differenza. Questa esperienza nel calcio a 7, nonostante le difficoltà personali, rappresenta per me un momento importante: mi sento onorato di far parte di questo gruppo che mi ha accolto come una famiglia”.
A fargli eco, Nazzaro Lama, uno dei protagonisti storici della squadra: “Dispiace per l’errore di posizionamento in occasione del loro gol, unico vero difetto di una partita giocata con attenzione e cuore. Nella ripresa, ci abbiamo provato in tutti i modi, ma la fortuna non ci ha assistiti. Siamo consapevoli di aver onorato la maglia da veri campioni in carica. Ai nostri avversari va il nostro rispetto e l’augurio per una finale degna del loro percorso”.
Su Nuraghe Calcio Biella, squadra figlia del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, conferma ancora una volta di rappresentare un modello di sportività, impegno e coesione. Atleti temprati alla fatica e al rispetto delle regole, forti nel fisico ma ancor più nell’animo, capaci di riconoscere e valorizzare il merito altrui anche quando la delusione brucia.
Eppure, resta il rammarico di una regola che, pur rispettando la lettera della legge sportiva, sembra tradire lo spirito del gioco. In questi casi, si comprende come legalità e giustizia, pur viaggiando spesso sullo stesso binario, possano talvolta separarsi: ciò che è corretto secondo regolamento non sempre riflette ciò che sarebbe equo secondo il merito mostrato in campo. Il calcio, come la vita, è fatto anche di queste contraddizioni.
Ma il valore autentico di Su Nuraghe emerge proprio qui: nell’accettare il verdetto, senza polemiche, con la dignità di chi sa che essere campioni non significa solo alzare un trofeo, ma saper perdere con onore, riconoscendo sé stessi e l’altro. Perché il rispetto, la lealtà e l’amicizia – anche tra avversari – restano le vere medaglie da portare con orgoglio.
Battista Saiu
Nell’immagine, atleti e dirigenti del Real Maggese e di Su Nuraghe Calcio Biella prima della gara