Valbrona dona la sua pietra di memoria a Biella: un gesto di comunità nel segno della storia condivisa

descrizioneArriva da Valbrona, comune della provincia di Como, una nuova pietra di memoria destinata al lastricato del “Nuraghe Chervu” di Biella. Sarà consegnata ufficialmente durante la 96ª Adunata Nazionale degli Alpini, in programma il 9, 10 e 11 maggio 2025. A portarla sarà il capogruppo Massimo Proserpio, promotore dell’iniziativa, che accompagnerà il Gruppo Alpini.

È stato proprio Proserpio a ricevere il “Calendariu 2025” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella e, con esso, l’invito ad aderire al progetto nazionale “Pietre di Memoria”, nato per rendere omaggio ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Un’idea che unisce simbolicamente tutta l’Italia in un lastricato commemorativo, dove ogni pietra – incisa con il numero dei Caduti di ogni singolo comune – racconta storie di sacrificio e di appartenenza.

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Cossato, a scuola si riscoprono dialetti e lingue minoritarie: il Sardo e il Piemontese

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Una lezione fuori dall’ordinario ha animato, lo scorso 15 aprile, la classe 4D del Liceo Linguistico di Cossato. Protagonista dell’incontro è stato il professor Matteo Rebuffa, docente di lingue straniere, che in collaborazione con la professoressa Michela Vallera, insegnante di italiano, ha guidato gli studenti in un viaggio tra dialetti e lingue minoritarie.

L’incontro si è aperto con un aneddoto personale del professor Rebuffa sul suo soggiorno in Spagna, dove inizialmente faticava ad accettare il catalano, percepito come ostacolo. Quel che sembrava un limite si è però trasformato in occasione di crescita: col tempo, il professore ha imparato ad apprezzare non solo il catalano, ma l’intero universo delle lingue minoritarie, scoprendo quanto siano parte integrante dell’identità culturale. Un tema particolarmente attuale in un Paese come l’Italia, dove si contano ben 31 lingue tra idiomi ufficiali e dialetti locali.

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“Su Nuraghe Calcio Biella” torna alla vittoria: sport, etica e memoria al San Biagio

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BIELLA – Una serata di sport, emozioni e riflessione quella vissuta martedì 22 aprile 2025 al Centro Sportivo San Biagio di Biella, in via Fratelli Enrico (Nello) e Carlo Rosselli, dove si è disputato l’atteso incontro di recupero tra Su Nuraghe Calcio Biella e Ghenez. Un match che va ben oltre il semplice risultato sul campo, testimoniando ancora una volta quanto il calcio possa essere veicolo di valori morali, educativi e sociali.

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“Su caminu longu si faghet curtzu”/ “Il cammino lungo si fa corto”

descrizioneDìcios e Peràula de Deus / Proverbi e Parola di Dio – immagini e nomi sardi di fiori – Laboratorio linguistico transoceanico – appuntamento mensile tra il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella e il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina).

Il proverbio sardo: “Il cammino lungo si fa corto”, lascia intendere che la buona motivazione accorcia le distanze. Per cui, a chi adduce la distanza come scusa per non compiere un dovere, viene rivolto come rimprovero.

Presentada de su dìciu: Su dìciu: “Su caminu longu si faghet curtzu” nos faghet pensare chi unu bonu mutivu faghet inchirtzinare sa distantzia. Peristantu, a chie non faghet unu dovere e bogat sa contiga de che esser àtesu, issu benit nadu comente rinfacciu.

Su dìciu: “Su caminu longu si faghet curtzu” l’impreat chie cheret dare trancuillidade a unu chi pensat chi si fetat sacrifitziu mannu pro andhare dae isse, o silu narat a isse matessi chie intendhet de devet fagher unu dovere mancari devat fagher caminu longu. Ma si impreat puru pro rinfaciare caligunu chi no andhat dae chie tiat dever andhare cun sa contiga de che esser atesu.

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Nel Biellese, un ponte culturale tra Sardegna e Piemonte: il Museo delle Migrazioni e la statua di Ciusa

descrizioneMuseo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – via Fiume, 12. Visite gratuite – Info e prenotazione: Idillio, 334.3452.685 – Apertura straordinaria venerdì 9 e sabato 10 Maggio 2025 per l’Adunata Nazionale degli Alpini (ore 10-12:30 – 14:00-18:00) – Ingresso libero.

In un angolo suggestivo del Biellese, a Pettinengo, il Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli si sta affermando come un polo culturale di rilevanza nazionale. Fulcro di questa realtà è una vera e propria gemma dell’arte sarda: La Madre dell’ucciso, celebre scultura marmorea di Francesco Ciusa, maestro nuorese che agli inizi del Novecento portò la creatività isolana alla ribalta internazionale.

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