Sabato 15 marzo: dolce festa “da leccarsi le dita”

Per la Comunità dei Sardi di Biella la giornata di sabato 15 marzo è stata particolarmente ricca di avvenimenti:
– la mostra dei dolci sardi con la preparazione dal vivo del torrone di Tonara;
– la consegna delle palme intrecciate a mons. Massimo Giustetti, vescovo emerito di Biella, a padre Accursio, custode di san Sebastiano, Basilica in cui riposano le spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora, al cappellano di Su Nuraghe, don Ferdinando Gallu;
– la presentazione del cortometraggioDèi e soldati, il mistero di Santa Cristina e del nuraghe Losa” di Marco Antonio Pani, presentato da Michela Celadin.

Coordinate da Alma Cabras, nonostante i mille impegni della vita quotidiana, alcuni Soci di Su Nuraghe hanno deciso di “mettere le mani in pasta” per preparare e donare all’Associazione i dolci della tradizione pasquale di Sardegna che, come immaginabile, sono andati letteralmente a ruba, compresi quelli dell’incanto battuto dal presidente del Sodalizio.

La riuscitissima manifestazione è stata possibile grazie alla disponibilità di Pina Serra, Milvia Picciau, Caterina Orrù, Maria Cau, Anna Axana, Maria Teresa De Tiana, Lina Lampis, Maria Scalas, Bruna Dessì, Valentina Cannas, Paola Saiu, Gianfranco Boninu, Mario Zara, Grazia e Bruna Ziranu.

Il “Punto Cagliari” di via Galilei – sede del gemellaggio tra le Province di Biella e di Cagliari – si è vestito a festa con i panni rosso-blu e candide tovaglie di lino, decorati da composizioni di palme e fiori di primavera, mentre sulle corbule, i cestini di asfodelo venivano esposte pardule e tericcas, dolci propri della Pasqua dei pastori e dei contadini: a base di formaggio le une, di sapa, vin cotto, le altre.
Immancabili gli amarettos, i guefos, i nocini e su gattò con diverse altre tipologie di dolci tutti a base di pasta di mandorle, alcuni finemente lavorati.
C’erano, poi, i papassinos a base di noci e uvetta, i cardinalis, sos biscotts fines, dolci simili ai savoiardi e “sa cocone de s’ou“, il pane con l’uovo intero da donare ai bambini, e “su pistiddu di sant’Antonio“, un pane specialissimo che ancor oggi viene distribuito il 17 gennaio in occasione della festa del santo eremita.

Alle ore 14, 30, prima dell’inaugurazione della mostra, Battista Saiu e don Ferdinando Gallu si sono recati con un piccola delegazione di corregionali a Muzzano, nella parrocchia di sant’Eusebio da Cagliari, per donare la palma intrecciata al Vescovo mons. Giustetti e poi a Biella, da padre Accursio dei Frati francescani di san Sebastiano (foto).
Nel frattempo, nell’androne della sede di via Galilei, i Soci tonaresi Alfio Sau e Cesare De Sotgiu, aiutati da Ermanno Marchesi versavano miele, uova e nocciole nel paiolo di rame stagnato per la preparazione artigianale del torrone, distribuito caldo ai presenti dopo quattro ore di cottura e di dolce attesa…

Infine, alle ore 21, la proiezione del cortometraggio sulla storia dei nuraghi, presentato da Michela Celadin.

Battista Saiu

Nelle foto alcune immagini dell’intensa giornata.

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