Palazzo Boglietti: una Casa Italia per il 150° dell’Unità d’Italia

Mostra visitabile fino al 10 aprile 2011 – sabato e domenica, ore 15-19 – ingresso libero. Altre immagini degli avvenimenti nella sezione fotografias.

Voci di Su Nuraghe
Biella, Palazzo Boglietti, Voci di Su Nuraghe, serata inaugurale della mostra Fratelli d'Italia

Sabato 12 Marzo ha preso avvio in Biella un ricco week-end di festeggiamenti promossi dalla locale Comunità dei Sardi per celebrare il 150° dell’Italia Unita. Nel contesto originale di Palazzo Boglietti, sito museale e polivalente nel quale si è assistito ad un esemplare esempio di quel sempre auspicabile connubio di intenti e di azioni tra soggetti privati ed enti pubblici, è stata proposta ai partecipanti una mirabile combinazione di cultura, identità e coesione sostanziale non meramente di contingenza.
Nel pomeriggio è stata dapprima inaugurata e presentata al pubblico ai piedi di Oropa, alla presenza dell’Amministrazione comunale di Biella, nella persona di diversi consiglieri, del Sindaco, Dino Gentile, e del vice-sindaco, Livia Caldesi, la rassegna internazionale di grafica, satira e fumetto “Fratelli d’Italia“, mostra-concorso premiata lo scorso 22 febbraio a Roma, presso la Camera dei Deputati. La relativa vetrina, sostenuta in primo luogo dal mondo dell’emigrazione attraverso la F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), presente nella circostanza nella persona del suo Presidente Tonino Mulas, è stata realizzata grazie ad una copiosa partecipazione di artisti, noti e meno conosciuti, mossi dal fine di celebrare l’anniversario nazionale del 2011 attraverso il disincanto, l’imprevedibilità e l’ironia delle loro immagini artistiche.
Nel dopo cena, invece, ha avuto luogo una partecipatissima serata di suoni, canti e balli della Penisola. In un’atmosfera di allegria e di ammirazione le sale gremite di Palazzo Boglietti sono state animate dalle “Voci di Su Nuraghe” (direttore M° Biagio Picciau), attraverso le note e le parole dell’Inno di Mameli e del Cunservet Deus su Re, e dalle proposte canore alpine delle corali biellesi “La Piuma“, di Tavigliano (direttore Piergiorgio Berruti), e “Valle Elvo“, di Pollone (direttore Annie Zanin). Fulcro incontestabile dello spettacolo, tuttavia, sono stati i suoni delle launeddas di Matteo Muscas e di Maurizio Caria e dell’organetto diatonico di Tore Agus che hanno accompagnato i balli degli eclettici, estrosi e coinvolgenti membri isolani del Gruppo Folk di Masainas.
Palazzo Boglietti, così, adornato per la circostanza dal Tricolore nazionale e dagli stendardi dei Quattro Mori, si è rivelato essere quello che è stato definito come «un Centro polifunzionale di idee e un Laboratorio di Arte e Cultura, un nodo polifonico importante… proprio in questo momento storico in cui la città deve trovare e inventare una sua nuova identità non avulsa dalla particolarità e dall’unicità del suo passato»1.
Una esemplare Casa Italia biellese, quindi, nella quale, nel solco della memoria e della conoscenza, le diversità hanno trovato un ideale habitat per convivere ed arricchirsi nella reciprocità e nella speranza di un domani fruttifero.

Ivan Solinas


Voci di Su Nuraghe

  1. cfr. A.a.V.v., Palazzo Boglietti. Uno spazio per comunicare, Associazione Culturale Obiettivo Domani, Biella 2006, pp. 9-10 []

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